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Google dance: di che si tratta e perché è importante.

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La Google Dance spiegata (facile)

L’algoritmo di Google aggiusta e rivede costantemente la classifica delle pagine indicizzate e man mano che ne vengono aggiunte nuove, quelle vecchie vengono cancellate, sostituite o rimpiazzate.

Cosa è la Google Dance?

La Google Dance si riferisce ad un’alta quantità di volatilità che una nuova risorsa (sito web, pagina, ecc.) sperimenta mentre Google sta cercando di determinare in quale posizione metterla nel suo indice.

L’analisi di Google Bot durante la scansione è incessante.

Cerca aggiornamenti e valuta il valore e la rilevanza di ogni risultato H24 e questo porta naturalmente a fluttuazioni e cambiamenti nel modo in cui i risultati sono ordinati, serviti e mostrati.

Presto detto dunque, ecco perché si balla.

Attenzione: quando non ti tratta di Google Dance ma di perdita di Ranking.

Solitamente la Google Dance dura giusto qualche giorno e se riscontri una perdita di posizioni duratura nel tempo è probabile che tu stia facendo confusione.

Ci sono alcuni aspetti da conoscere. In questi casi infatti non parliamo di Google Dance ma di perdita effettiva di Ranking.

Da consulente SEO non posso che sottolineare come il motivo per il quale il tuo sito potrebbe aver perso ranking non è mai uno solo.

Vediamo le principali cause relative ad una definitiva perdita di ranking.

  1. Hai costruito di recente dei nuovi link tramite un’attività di link building e ti è andata male.
  2. Non copri l’argomento nella sua interezza.
  3. Hai problemi di cannibalizzazione dei contenuti .
  4. La velocità d’acquisizione dei link (link velocity) ha rallentato o si è fermata del tutto.
  5. La profondità del contenuto è carente e non hai lavorato su articolo di supporto utili a educare i motori di ricerca al fatto che tu sia l’esperto.
  6. I backlink sono diminuiti perdendo autorità. La perdita di link – leggi bene – è un fattore di ranking negativo per la serp di Google.
  7. Il tuo contenuto manca in generale di qualità.
  8. I rapporti di CTR sono bassi rispetto alla concorrenza.
  9. I nuovi backlink hanno le anchor text sovra ottimizzate.
  10. Non usi contenuti ricchi di elementi multimediali ed hai un basso livello di interazione in pagina.
  11. L’ottimizzazione del tasso di conversione è bassa e non invia segnali positivi di esperienza utente a Google.
  12. Hai pagine vecchie e obsolete.
  13. l’ultimo update di Google ha svalutato il tuo profilo di link building esistente.

Nell’elenco sopra ti ho indicato i principali motivi per cui il tuo sito web potrebbe aver perso posizioni in SERP ma è bene sottolineare che ci sono più di 200 fattori di ranking in gioco. premesso questo niente toglie al fatto che personalmente ad oggi credo che questi elementi siano ancora i più frequenti in termini di perdita di ranking.

Ma se qui il traffico si perde proprio quando è che si balla?

Leggi anche: Le peggiori tecniche di link building

I fattori che influenzano la Google Dance

Tralasciando cause tecniche come, ad esempio, il server che va down (in quel caso dovresti domandarti come risolvere con un hosting veloce) la Google Dance è spesso consuetudine per le nuove pagine.

Quando una nuova pagina viene pubblicata, l’algoritmo fa infatti un “test” facendola salire nelle SERP così da permettere a Big G di raccogliere dati relativi al comportamento degli utenti e di come questi ultimi possano reagire positivamente o negativamente a quel determinato nuovo contenuto.

Una pagina appena pubblicata può avere oscillazioni molto importanti. Inizialmente, può apparire nella posizione 100+ e poi un giorno o due dopo può spuntare nella top 20, solo per scendere di nuovo poco tempo dopo.

In alcuni casi, Google può spingere una pagina web nuova di zecca in alto sulle SERP anche per termini competitivi. Quando questo accade, è tipicamente merito del fattore QDF (Query Deserves Freshness).

Se l’algoritmo determina che il tuo contenuto è degno di nota, potresti trovare una spinta immediata ed un ranking molto più importante di quello che forse meriterebbe per altri fattori.

Tuttavia, non essere troppo sorpreso quando noterai che i nuovi post che ricevono la spinta QDF si stabiliscono in fondo già poche settimane dopo.

Il QDF è solo una parte di molti fattori che hanno impatto sul contenuto che sta subendo la Google Dance.

Alcuni altri fattori che possono avere un impatto immediato e ritardato sulla Google Dance sono inoltre:

  1. Maturità. Di regola, le pagine e i domini più recenti tendono a ballare più ampiamente e a classificarsi in modo più arraffazzonato. I siti web più anziani fluttuano infatti meno frequentemente. L’anzianità del sito web è infatti un grande fattore che contribuisce tra le altre cose a posizionarsi prima ballando di meno.
  2. Backlink. I nuovi backlink hanno un impatto maggiore e immediato sulla volatilità. Maggiore velocità dei link significa maggiore volatilità. E, se stai acquisendo link da siti di alta autorità sulle tue pagine web, noterai per certo una volatilità ancora maggiore, indipendentemente dal fatto che la tua pagina sia nuova o abbia tre anni.
  3. Aggiornamenti del sito web. Se stai facendo aggiornamenti significativi alle tue pagine e post, è quasi garantito che vedrai una maggiore volatilità nelle tue classifiche di ricerca. Tali cambiamenti potrebbero includere:
    • pagina o post di nuova pubblicazione.
    • Aggiornamenti del contenuto di pagine e post.
    • Redirect di tipo 301 dal contenuto vecchio al nuovo.
    • Link building interno a pagine o post.
  4. Competitività. Più competitivo è il termine, maggiore è la volatilità.

Quanto spesso avviene la “Google Dance”?

Il nome “Google Dance” è stato usato in passato per descrivere il periodo in cui un importante aggiornamento dell’indice del motore di ricerca Google veniva attuato.

Questi importanti aggiornamenti dell’indice di Google avvenivano in media ogni 36 giorni o 10 volte all’anno.

A differenza di oggi in passato un update non procedeva come un passaggio da un indice all’altro in un click.

Oggi però è decisamente un’altra storia.

Poiché Google, come ogni altro motore di ricerca, dipende dai propri clienti – che forniscono risultati autorevoli e affidabili 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana – ad oggi gli aggiornamenti, per via del fatto che mischiano le carte in continuazione, rappresentano un problema serio.

Ad onore del vero occorre dire che sebbene il termine “Google Dance” sia rimasto, in termini ufficiali dall’agosto 2003, la famosa / famigerata Google Dance per come la intendevamo in passato non c’è più.

Google ora esegue aggiornamenti ogni settimana, con la maggior parte del movimento che si verifica il lunedì.

Durante ogni mese ci saranno dunque piccoli cambiamenti dovuti al fatto che il bot/spider di Google è sempre in funzione alla ricerca di nuovo materiale.

Ma cosa accade durante questa scansione?

Durante la Google Dance, dunque, il Googlebot rivisiterà ogni sito web, capirà quanti siti si collegano ad esso, e a quanti si collega, quanto sono preziosi questi collegamenti, quali sono i segnali di engagement sui siti e così via…

Durante questi ricalcoli i risultati di ricerca varieranno leggermente nel corso del mese. Tuttavia, è solo in casi specifici e a seguito di segnali forti che questi risultati tenderanno ad oscillare selvaggiamente.

Importante inoltre considerare che Google ha più centri dati e questi sfruttano oltre di 10.000 server.

Ragionando in termini pratici, dunque, gli aggiornamenti dell’indice che si verificano durante il mese si trasferiranno dovunque, ma non contemporaneamente.

Insomma, un ballo continuo!

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Importanza della Google Dance

Per la maggior parte delle persone che gestiscono un sito questo evento di per sé non è importante.

Tuttavia, se monitori l’andamento dei progetti e dei tuoi posizionamenti… le cose cambiano.

Per chi come me è dentro il settore da anni è risaputo come durante la Google Dance le pagine possano venire temporaneamente eliminate, a volte anche per un giorno. Capita però poi spesso che al termine del ballo, passato il panico da “pagina scomparsa” queste vengano posizionate meglio di prima.

Niente panico dunque. Calma e sangue freddo! la Google Dance non sempre finisce male e non per forza è un fattore negativo. Al contrario è una parte del processo di posizionamento e come tale va considerata.

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Ricorda: volatilità = normalità.

Se stai sotto Google Dance ricorda che la volatilità è normale, e in realtà è persino una cosa BUONA.

È un segno che il tuo sito web sta ricevendo attenzione da “The Big G”.

Verifica se le oscillazioni si stabilizzano entro qualche giorno e solo se questo non succede preoccupati in termini di perdita di ranking.

L’aggiornamento dell’indice è un processo complesso ma che fa pienamente parte delle dinamiche di posizionamento, per questa ragione il mio consiglio è quello di fare sempre bene i conti prima di attribuire ad una perdita di ranking momentanea delle cause specifiche o, spesso peggio ancora, delle attività attuate erroneamente per correre ai ripari.

Mai come in questo caso la calma è la virtù dei forti!

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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