Poison words: definizione e significato delle parole più dannose in ottica SEO e posizionamento.
Poison words: cosa sono?
Le poison words (chiamate anche forbidden words) sono delle parole malviste dai motori di ricerca che possono impedire o danneggiare il posizionamento di un sito.
Quando i crawler di Google e degli altri motori di ricerca rilevano la presenza di queste parole all’interno di una pagina, specialmente in parti fondamentali come il title, l’URL e la meta description, spesso non la mostrano sulle SERP.
Se stai lavorando sulla SEO del tuo sito e vuoi ottenere un buon posizionamento devi dunque evitare come la peste bubbonica le cosiddette “parole avvelenate” o “parole proibilte”.
Le poison word infatti rendono le tue pagine di scarso valore, inappropriate, invisibili…
Insomma, poi non dire che non t’avevo avvertito!
Vuoi sapere quali sono queste parole? Passa al prossimo paragrafo!
Esiste una lista di poison words?
Al momento non è possibile trovare una lista completa di forbidden words, anche perché dovrebbe contenere termini appartenenti a tutte le lingue del mondo.
Però, da buon consulente SEO, ti ho preparato uno specchietto contenente tutti gli argomenti che dovresti evitare (con annesse spiegazioni utili).
Eccolo:
- Parole volgari: non penso ci sia molto da aggiungere, nevvero?
- Morte: com’è ovvio non intendo di fatti di cronaca o articoli scientifici. Dovresti evitare di trattare argomenti riguardanti metodi adatti a provocarla.
- Medicina: vuoi mettere questa scienza in cattiva luce? Non si fa.
- Sesso: non pensare che Google e gli altri motori di ricerca siano puritani, infatti sul web è possibile trovare numerosi testi che trattano questo argomento. Inoltre i classici siti pornografici non sono generalmente oscurati. Eppure per il posizionamento delle tue pagine sarebbe meglio non utilizzare parole colorite che rimandino al sesso, specialmente se poco pertinenti con l’argomento trattato!
Anche parlare di sostanze stupefacenti e gioco d’azzardo in maniera positiva potrebbe rendere le tue pagine (o nel peggiore dei casi il tuo intero sito) malviste agli occhi dei motori di ricerca.
Poison words e bad neighborhood
Premessa: non ho avuto un improvviso attacco di inglese ma alcuni termini sul web vengono utilizzati prettamente in forma originale.
Quando si parla di poison/forbidden words devi sapere che anche avere un rapporto con siti che le utilizzano può compromettere il posizionamento delle tue pagine.
No ai backlink provenienti da siti malvisti da Google, no agli outbound link a loro diretti: il bad neighborhood (in italiano cattivo vicinato) è dannoso quanto l’utilizzo diretto delle poison words.
Certo, se subisci un attacco di SEO negativa da parte di qualcuno che ti odia non puoi fermare in anticipo questi collegamenti, ma puoi utilizzare particolari tool per monitorare tutti i link del tuo sito.
Vuoi sapere quali sono? Ecco i principali:
- Google Search Console
- Backlink Audit Tool
- Majestic
Conclusioni
Ora conosci la definizione di poison words e anche quali argomenti non dovresti trattare nelle tue pagine.
Vuoi sapere nei dettagli come verificare che il tuo sito non frequenti “cattivi vicini” e magari fare una checklist SEO?
Niente di più semplice: contattami subito e richiedi una consulenza web!