Nell’era del personal publishing, una piattaforma di content management system (CMS) open source come WordPress non poteva che rivelarsi estremamente utile, soprattutto per compiere operazioni senza “mettere le mani” direttamente nel codice HTML.
Un CMS è un sistema di gestione dei contenuti, ovvero uno strumento software che, seguendo la praticità tipica del web dinamico, consente ad un webmaster di gestire i contenuti di un sito web senza necessariamente possedere competenze tecniche specifiche di programmazione web.
WordPress, nello specifico, è stata fondata nel 2003, come fork di b2/cafelog, da Matt Mullenweg e Mike Little. Il nome, suggerito da Christine Selleck, si scrive con la W maiuscola e con la P maiuscola.
WordPress consente la creazione e distribuzione di contenuti testuali e multimediali all’interno di un sito web avvalendosi di opportuni plugin gratuiti o a pagamento. Esistono, per esempio, plugin che consentono anche di trasformare un sito sviluppato in WordPress in un e-commerce a tutti gli effetti. Ne esistono poi altri che permettono di inserire slideshow nelle pagine tramite drag and drop o che facilitano e attivano molteplici funzionalità di gestione SEO al sito stesso. Un classico esempio di questo tipo è senza dubbio il plugin di WordPress SEO by Yoast.
Una doverosa precisazione infine: WordPress.org è il sito da cui viene distribuita la versione ufficiale, gratuita, del software WordPress mentre WordPress.com è i un sito della società Automattic che offre piani di hosting online con una versione modificata (ridotta) di WordPress.