SOA semplice: quando il traffico non c’era e la nicchia sembrava impossibile
Circa 3 anni fa Andrea mi scrive una mail.
È uno di quegli imprenditori che non cercano la scusa, ma la leva.
Titolare di SIPEF, un’azienda storica fondata da suo padre, si occupa di pratiche SOA: la certificazione necessaria per le imprese che vogliono partecipare agli appalti pubblici. Una roba che, detta così, sembra semplice.
In realtà è un ginepraio tecnico‑burocratico che tiene svegli la notte decine di imprenditori del settore costruzioni.
Con il suo progetto SOA Semplice, Andrea vuole innovare. Vuole rendere accessibile un processo che, per chi sta fuori, è opaco e scoraggiante.
Mi chiede se posso aiutarlo a portare traffico organico e nuovi contatti.
Accetto. Ma dentro di me, qualcosa non torna.
Inizio l’analisi.
E quello che vedo mi fa pensare che, forse, stavolta non c’è margine.
Il settore è blindato da enti pubblici e portali istituzionali.
I concorrenti?
Collegati a siti governativi, ben strutturati, vecchi di anni.
E peggio ancora: la domanda sembra “nascosta”.
Nessuno cerca un “consulente per la SOA”.
Nessuno digita “come ottenere la SOA con un supporto privato”.
Le ricerche sono fredde, non consapevoli. Nessuna intenzione commerciale.
Lo dico chiaramente: questo è uno di quei casi in cui, normalmente, chiudo tutto e ringrazio per la fiducia.
Poi però… succede.
Arriva una svolta tanto apprezzata quanto inaspettata
Sono lì, nel cuore dell’analisi, ormai oltre il sesto giorno. Non so bene cosa mi spinga a controllare anche quella parte lì, ma lo faccio: mi metto a scandagliare le keyword legate a ciascuna delle categorie SOA.
E inizio a vedere un’opportunità.
Noto che le persone non cercano il consulente, ma informazioni sulle categorie di opere regolate dalla SOA.
Sono confuse. In difficoltà. Cercano risposte tecniche, e chi arriva prima con quelle risposte, si prende tutta la fiducia.
È lì la chiave.
Cambiamo rotta. Costruiamo una content strategy attorno a quella che all’inizio sembrava “la parte più noiosa”: le categorie SOA, le sotto‑categorie, gli aggiornamenti, gli errori da evitare.
Nasce il blog: ogni articolo è scritto per una persona che sta davanti al bando, e non ci capisce nulla. I numeri cominciano a muoversi.
E stavolta, sul serio.
Primo anno: passiamo da 100 click a decine di migliaia.
Lead qualificati. Aziende grandi, molto grandi.
Oggi SOA Semplice segue realtà strutturate, con 100‑200 dipendenti e fatturati oltre i 100 milioni di euro.
Ma se c’è una metrica che racconta davvero l’impatto di questo progetto, è il CTR.
CTR sta per “click‑through rate”: è il rapporto tra quante volte le persone vedono un risultato su Google e quante ci cliccano sopra.
In altre parole, misura quanto sei convincente.
Un conto è essere visibili.
Un altro è farsi scegliere.
Andrea — che non si limita a guardare i report ma si sporca le mani — un giorno mi scrive:
“Mi sono messo a guardare la Search Console. Il CTR è al 7,8%. È basso, vero?”
Gli rispondo:
“Guarda che è altissimo. La media, in certi settori, si ferma al 2%!”
Poi passano i mesi. Continuiamo a lavorare, a migliorare, ad affinare ogni dettaglio.
Un giorno lo chiamo:
“Andrea, vai a controllare il CTR…”
Era arrivato a 11,8%.
Per darti un’idea: significa che su 100 persone che vedono un risultato firmato SOA Semplice su Google, quasi 12 ci cliccano sopra.
Un dato fuori scala. Un segnale chiaro: le persone vedono, capiscono e scelgono.
Ed è proprio questo il senso di tutto.
SOA Semplice è oggi uno dei principali punti di riferimento online in Italia per chi deve ottenere la certificazione SOA
Riceve lead qualificati ogni giorno, anche dall’estero. Ma soprattutto: viene riconosciuta come una realtà autorevole, capace di semplificare un settore che per anni è sembrato impenetrabile.
Il merito non è di una campagna ben riuscita. È il risultato di un lavoro fianco a fianco, dove ogni decisione è stata frutto di confronto, scambio, e quella sana frizione che si crea solo quando due teste imprenditoriali lavorano insieme sullo stesso obiettivo.
Andrea è il tipo di imprenditore che non si accontenta del “sta andando bene”. Vuole capire. Vuole migliorare. Vuole andare a fondo.
Ci siamo confrontati decine di volte, anche duramente.
Ma ogni discussione aveva una sola direzione: fare la cosa giusta.
Quello che oggi vedi, non è solo traffico. È strategia condivisa, analisi continua, fiducia reciproca.
E pensare che, all’inizio, stavamo per lasciar perdere!
Poi è arrivata quella famosa intuizione. Una keyword. Una categoria SOA cercata alle 22:47 da qualcuno nel panico.
Quella notte non è cambiato solo un dato in una tabella. È cambiata la traiettoria di un progetto.
Bastava saperla vedere. Ma soprattutto, bisognava volerla vedere insieme.
E se toccasse a te?
La tua azienda è davvero visibile per chi ha un problema da risolvere?
Le persone che ti servono ti trovano o cercano altro?
Hai già analizzato i dati fino in fondo, o ti sei fermato ai volumi di ricerca?
SOA Semplice non è esplosa grazie al caso. È esplosa perché c’è stato chi ha insistito nel cercare, e chi ha saputo vedere il valore dove sembrava non esserci niente. Se hai la sensazione che ci sia un potenziale inespresso nel tuo mercato, forse ti serve solo l’analisi giusta.
Magari bastano sei giorni e una query dimenticata per cambiare tutto.
#avantitutta