Le regole del digitale stanno cambiando.
O sei visibile o sei fuori. Noi ti aiutiamo a raggiungere i clienti giusti — quando ti stanno cercando.
Contattaci ora →Una manovra che mira a uniformare l’esperienza utente, ma che solleva interrogativi sulla creatività, la monetizzazione e il futuro dei contenuti video sulla piattaforma
Meta ha annunciato che tutti i video su Facebook saranno convertiti in Reels, unificando i formati per semplificare l'esperienza utente. La mossa, volta a competere con TikTok e spingere la monetizzazione, estenderà le funzionalità Reels a tutti i contenuti video. Nonostante l'obiettivo di semplicità, sorgono dubbi sull'impatto per i creator e la diversità dei contenuti.
Facebook cambia tutto (di nuovo): i video diventano Reels, ma cosa significa davvero per te?
Meta ha deciso, ancora una volta, di rimescolare le carte in tavola su Facebook: preparati, perché a breve tutti i video caricati sulla piattaforma diventeranno Reels.
Sì, hai capito bene, tutti.
Una mossa che, come annunciato direttamente da Menlo Park sulla pagina ufficiale di Facebook Meta, mira a “semplificare” l’esperienza video. L’obiettivo dichiarato è quello di unificare i formati, concentrando tutto sulla formula Reels che tanto successo sta avendo nella perenne rincorsa a TikTok.
In pratica, che tu carichi un filmato breve o un contenuto più lungo, finirà sotto l’etichetta e con le funzionalità tipiche dei Reels.
La vecchia e cara tab “Video” sul tuo profilo?
Sparirà, o meglio, si trasformerà anch’essa in “Reels”.
Sulla carta, l’idea è di offrire gli stessi strumenti di editing e scoperta dei Reels a qualsiasi tipo di video, eliminando anche il limite di durata che finora caratterizzava questo formato.
Una bella rivoluzione, non c’è che dire.
Ma dietro questa facciata di “semplificazione”, cosa bolle realmente in pentola e quali saranno le conseguenze concrete per chi usa Facebook, che sia per svago o per lavoro?
La strategia di Meta: tra rincorsa ai competitor e monetizzazione spinta
Non giriamoci intorno: questa mossa di Meta non nasce dal nulla. È l’ennesimo capitolo di una strategia che vede l’azienda di Zuckerberg cercare disperatamente di tenere il passo con la concorrenza, TikTok in primis, e di massimizzare i profitti pubblicitari. Come riportato da Tubefilter, i Reels rappresentano già una fetta importante delle entrate pubblicitarie di Meta, e unificare tutto sotto questo cappello significa, molto probabilmente, cercare di spingere ancora di più sull’acceleratore della monetizzazione.
Alcuni analisti, come Cory Weinberg sottolineano come questa sia la terza grande revisione della strategia video di Facebook dal 2017.
Ricordi il flop di Watch o le metriche video gonfiate che portarono a cause legali?
Ecco, diciamo che i precedenti non sono esattamente rassicuranti.
I creator, infatti, sembrano divisi: c’è chi vede l’unificazione come una semplificazione positiva, ma molti altri, memori delle passate giravolte algoritmiche, sono piuttosto scettici e temono l’ennesimo cambiamento che potrebbe penalizzare la visibilità dei loro contenuti, soprattutto quelli di formato più lungo che ora dovranno convivere, o meglio, trasformarsi in Reels.
E la domanda sorge spontanea:
Questa standardizzazione forzata gioverà davvero alla creatività e alla diversità dei contenuti, o finirà per appiattire tutto in nome del formato breve e virale?
Un futuro già scritto? Cosa aspettarsi da questa ennesima trasformazione
Il passaggio a un modello “tutto Reels” sarà graduale e dovrebbe completarsi a livello globale nei prossimi mesi, coinvolgendo sia i profili personali sia le Pagine business, come dettagliato da Social Media Today. Meta assicura che i video lunghi esistenti rimarranno accessibili, ma è chiaro che il focus sarà interamente sul nuovo formato unificato.
La questione, però, va oltre la semplice interfaccia o la lunghezza dei video, come nota The Verge.
Stiamo parlando di come milioni di persone e aziende comunicano, si informano e promuovono le proprie attività.
Imporre un unico formato, per quanto popolare, non rischia di limitare l’espressività o di penalizzare chi aveva costruito una strategia su contenuti video differenti, magari più riflessivi o narrativi, che mal si adattano alla fruizione rapida e frammentata tipica dei Reels?
Certo, da un lato si potrebbe avere una maggiore coerenza e, forse, una spinta alla creatività nel trovare nuovi modi per sfruttare il formato Reels anche per contenuti più lunghi. Ma dall’altro, il timore è che si vada verso un’ulteriore omologazione, dove vince chi urla più forte o chi riesce a catturare l’attenzione in una manciata di secondi.
E mentre Meta promette strumenti migliori e più opportunità, resta da vedere se questa ennesima “innovazione” sarà davvero un passo avanti per gli utenti o, più pragmaticamente, un altro tentativo di blindare il proprio modello di business in un mercato sempre più competitivo e volatile.
Staremo a vedere se, questa volta, la promessa di semplicità non nasconda qualche complicazione imprevista.
Boh, la situazione per me peggiorerà… Già ora è difficile trovare contenuti interessanti…
Spero non peggiori la qualità dei contenuti. Vedremo come andrà a finire.
Speriamo che almeno la musica usata non diventi troppo ripetitiva! 😬
Uff, un’altra modifica! Mi sembra che Facebook voglia imitare TikTok a tutti i costi. Spero solo che non diventi tutto troppo breve e superficiale. A volte mi piace ancora guardare video un po’ più lunghi… Vedremo se mi abituerò.