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Contattaci ora →Tra nuove anteprime e l’onnipresente AI, Big G promette più controllo ma le ombre sull’automazione si allungano
Google Ads introduce 'Promotion Preview', uno strumento per vedere come appaiono le promozioni prima di andare online. Utile per scovare errori di formattazione, l'anteprima è limitata alla Ricerca e definita 'di riferimento'. La novità si inserisce nel contesto della forte spinta di Google verso l'Intelligenza Artificiale, sollevando dubbi sul reale controllo rispetto all'automazione crescente.
Google Ads ci fa sbirciare le promo: la nuova anteprima è davvero un aiuto o l’ennesima mossa del gigante?
Ok, Google ha tirato fuori dal cilindro un’altra novità per la sua piattaforma Ads: adesso, prima di mandare online le tue sudatissime promozioni, potrai dare un’occhiatina a come appariranno sulla pagina dei risultati di ricerca.
L’hanno chiamata “Promotion Preview”, e sulla carta dovrebbe servire a te, che gestisci le campagne, per evitare quegli erroracci di formattazione o quelle scritte che poi non si capiscono, rischiando di far scappare i clienti anziché attirarli.
L’hanno avvistata in fase di test Adriaan Dekker e Felix Mayo, due che di marketing digitale ne masticano, e subito ne hanno parlato su LinkedIn.
Bella pensata, dirai tu.
E in effetti, poter controllare che il numerino della percentuale di sconto sia giusto o che la data di scadenza non sia quella del mese scorso sembra il minimo sindacale.
No?
Ma aspetta un attimo, perché la faccenda non è così semplice come sembra.
Questa anteprima, per ora, ti fa vedere come la tua promo si presenterà solo sulla Ricerca Google.
Niente Discover, niente Gmail, almeno per il momento.
Google stessa mette le mani avanti dicendo che è uno strumento “solo di riferimento”.
Insomma, una specie di specchietto per le allodole per farti credere di avere più controllo?
Chissà.
Di certo, i primi ad averla provata, come racconta Search Engine Roundtable, hanno tirato un sospiro di sollievo per aver scovato qualche refuso prima del patatrac.
Ma con tutte le diavolerie AI che Google sta sfornando, questa piccola preview sembra quasi un contentino.
Stiamo parlando di un colosso che sta ridisegnando il modo in cui funzionano gli annunci, spingendo forte sull’automazione.
E allora, questa mossa è un reale passo verso la trasparenza o c’è qualcos’altro sotto la superficie che merita la nostra attenzione?
Tra intelligenza artificiale e vecchie abitudini: dove sta andando Google (e dove ci sta portando)?
Non è un mistero che il 2025 per Google Ads sia l’anno dell’Intelligenza Artificiale con la A maiuscola. Stanno mettendo questa tecnologia dappertutto, dalle campagne AI Max che promettono di scovare clienti che nemmeno sapevi di volere, fino a ridisegnare completamente il reporting di Performance Max.
E in questo turbinio di novità, si inserisce anche il tramonto delle Video Action Campaigns, che lasceranno il posto alle Demand Gen, una novità che cambierà il modo di pensare le creatività.
Google ci dice che tutto questo è per il nostro bene, per farci ottenere risultati migliori, per semplificarci la vita.
E la Promotion Preview, in questo quadro, sembrerebbe un piccolo tassello per darci un briciolo di controllo in più sulle nostre creatività.
Ma siamo sicuri che sia così?
O è un modo per farci digerire più facilmente cambiamenti ben più grossi, dove l’AI prende sempre più il sopravvento e a noi resta solo da fidarci?
D’altronde, l’AI di Google è pur sempre AI, e non può sostituire la nostra testa e la nostra esperienza.
Tenere gli occhi aperti e monitorare dove vanno a finire i nostri annunci rimane fondamentale.
Il punto è che, mentre Google ci offre questi strumenti che sulla carta sembrano utili, dietro le quinte sta cambiando le regole del gioco.
Pensiamo alle Ads che compaiono direttamente nelle AI Overviews, una delle tante innovazioni annunciate durante il Google Marketing Live 2025, come si legge negli annunci ufficiali di Google.
Qui la faccenda si fa seria, perché non si tratta solo di come appare una promozione, ma di dove e come viene presentata, spesso in contesti generati automaticamente dall’AI.
Siamo sicuri che una semplice anteprima di testo e layout basti a navigare queste nuove complessità?
Oppure stiamo guardando il dito mentre la luna, quella vera delle strategie di Google, si sposta in direzioni che potrebbero non piacerci del tutto?
Parola agli addetti ai lavori: entusiasmo controllato e qualche campanello d’allarme
La notizia della “Promotion Preview” ha ovviamente scatenato un bel po’ di chiacchiericcio tra chi, come te e me, si sporca le mani tutti i giorni con le campagne Google Ads.
Su LinkedIn, come accennato, il dibattito è aperto. Da un lato c’è chi plaude all’iniziativa: finalmente un modo per evitare quelle figuracce da “sconto sbagliato” o “offerta illeggibile” che possono costare care. E non hanno tutti i torti, perché un errore di battitura in una promo può trasformare un potenziale cliente in un’occasione persa.
D’altro canto, però, non mancano le voci più caute, quelle che dicono: “Sì, ok, l’anteprima è carina, ma il vero problema è un altro”. E qui si torna al discorso dell’AI, del controllo che stiamo (forse) perdendo, e della trasparenza che a volte sembra un miraggio.
C’è chi vorrebbe che questa anteprima fosse estesa anche ad altri canali, non solo alla Ricerca. E chi, più radicalmente, si chiede se strumenti come questo siano sufficienti a bilanciare la spinta sempre più forte verso l’automazione, dove le decisioni sembrano prese da algoritmi che, per quanto intelligenti, non sempre capiscono le sfumature del nostro business o del nostro brand.
Il punto è che, mentre Google ci dà un nuovo strumento per controllare i dettagli, le fondamenta su cui poggiano le nostre campagne si stanno muovendo velocemente. La vera sfida non è tanto vedere come appare una promo, ma capire se quella promo, in quel contesto scelto dall’AI, porterà davvero i risultati che speriamo, senza brutte sorprese.
La discussione è aperta e, come sempre, staremo a vedere chi avrà avuto ragione.
Una cosa è certa: nel mondo di Google, l’immobilismo non è contemplato.
Ah, una piccola nota a margine: le Video Action Campaigns, come forse già sai, ci salutano definitivamente nel terzo trimestre del 2025, come confermato anche dalle pagine di supporto di Google, quindi è bene tenerlo a mente per le strategie future.
Uhm… Vedremo se questa anteprima sarà davvero utile. Con tutta questa AI, ho paura che il controllo sulle campagne stia scemando. Speriamo bene!
Anteprima utile, ma il controllo umano sulle campagne si riduce sempre più.
Bene l’anteprima, ma temo che l’AI ci porti via sempre più lavoro di fino. Speriamo non diventi inutile.