Midjourney lancia il suo primo modello video AI, V1, ma ci sono ombre sul futuro

Anita Innocenti

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Midjourney si lancia nei video AI: clip di 5 secondi dalle immagini, ma a che prezzo e con quali limiti?

Midjourney ha rilasciato "V1", il suo primo modello per generare video AI da immagini. Questo strumento crea brevi clip animate di 5 secondi (480p), estendibili fino a 20, con diversi livelli di movimento. Richiede un abbonamento e costa circa 8 volte l'elaborazione di un'immagine. Tuttavia, il lancio è segnato da limitazioni tecniche e una causa per copyright intentata da Disney e NBCUniversal.

Dalle immagini ai video: la “ricetta” di Midjourney (e il conto della serva)

Allora, mettiamola semplice: prendi un’immagine, magari una di quelle surreali che solo Midjourney sa sfornare, oppure una tua foto, e ci aggiungi un “prompt”, cioè una descrizione testuale di come vorresti che si animasse.

Et voilà, in teoria, dovresti ottenere un video.

In pratica, come riportato direttamente sulla documentazione ufficiale di Midjourney, puoi scegliere tra due livelli di “movimento”: “Low Motion” per animazioni più discrete, con la telecamera che se ne sta bella tranquilla, e “High Motion” se invece vuoi più azione, con movimenti di camera più dinamici e personaggi che si agitano.

I video, per ora, escono a una risoluzione di 480p – sì, hai letto bene, definizione standard, non proprio il massimo nel 2025 – e durano 5 secondi, ma puoi allungarli di 4 secondi alla volta fino a un massimo di 20.

E il costo?

Beh, preparati: generare un video ti “mangerà” circa 8 volte il tempo GPU che usi per una singola immagine.

Tradotto: se un’immagine ti costa 1 minuto di GPU, un video te ne costa 8.

E per usare questa meraviglia, devi avere almeno l’abbonamento da 10 dollari al mese, per ora solo da web.

Sembra tutto molto promettente, no?

Eppure, c’è qualche sassolino nella scarpa che Midjourney farebbe bene a togliersi in fretta.

Qualche ombra sul quadro (e una grana legale non da poco)

Non è un mistero che questi strumenti, per quanto affascinanti, abbiano ancora parecchia strada da fare. Oltre alla risoluzione non entusiasmante e alla durata limitata, al momento non c’è traccia di audio generato e, come specificato dalla stessa società, non c’è supporto per app mobile.

Ma la vera tegola, quella che potrebbe creare non pochi grattacapi a Midjourney, è la causa per violazione di copyright intentata da giganti come Disney e NBCUniversal, come scrive The Verge.

L’accusa?

Quella solita: aver usato materiale protetto per addestrare i loro modelli AI senza chiedere il permesso. Midjourney, dal canto suo, si è limitata a un appello al “uso responsabile” della tecnologia.

Un po’ poco, non trovi, di fronte a colossi del genere?

Una bella gatta da pelare, non c’è che dire.

E mentre Midjourney affronta queste tempeste legali, come si posiziona rispetto ai colossi che già affollano questo mercato?

Midjourney tra i giganti: Davide contro Golia versione AI?

Il campo di battaglia dei generatori video AI è già bello affollato.

Ci sono pezzi da novanta come Sora di OpenAI, Veo 3 di Google e Firefly Video Model di Adobe, tutti pronti a contendersi una fetta di questa torta che si preannuncia ricchissima. Midjourney, che fino a ieri era il re Mida delle immagini statiche generate dall’AI, ora si trova a dover sgomitare. Loro dicono che questo V1 è solo il primo passo verso sistemi capaci di simulare mondi 3D in tempo reale, integrando immagini, video e modellazione 3D, come descritto da The Decoder.

Una visione ambiziosa, certo.

Ma riuscirà un “laboratorio di ricerca indipendente”, come amano definirsi, a tenere testa a multinazionali con risorse ben diverse, soprattutto con la spada di Damocle delle cause legali sulla testa?

Staremo a vedere se questa scommessa pagherà o se si rivelerà un passo più lungo della gamba.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

6 commenti su “Midjourney lancia il suo primo modello video AI, V1, ma ci sono ombre sul futuro”

  1. Giovanni Moretti

    Interessante l’idea, ma 8 volte il costo per 5 secondi? E con Disney che fa causa… mi sa che ci vorrà un po’ prima che diventi utile per tutti.

    1. Roberto Pellegrini

      Rispondendo a Giovanni Moretti: Concordo, Giovanni. Con quei costi e i problemi legali, la vedo dura per l’adozione di massa.

      1. Giovanni Moretti

        Concordo con Roberto. Costi elevati e grane legali non promettono bene. Vedremo se Midjourney saprà aggiustare il tiro.

  2. Emanuela Santini

    I costi mi sembrano proibitivi per un uso amatoriale. Resta da capire se l’animazione è fluida e di qualità. La causa legale potrebbe rallentare molto lo sviluppo. Staremo a vedere.

    1. Serena Giordano

      Rispondendo a Emanuela Santini: Già, Emanuela, i costi sono un deterrente. E la fluidità dell’animazione è tutta da verificare, temo.

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