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Contattaci ora →L’aggiornamento, in arrivo tramite Play Store, trasformerà l’app di Assistant in Gemini, promettendo compiti più complessi e un’esperienza utente ridefinita.
Google ha avviato il rollout di Gemini sugli smartwatch con Wear OS 4 o superiore, sostituendo Google Assistant. L'aggiornamento, disponibile tramite Play Store, promette funzionalità IA più avanzate e contestuali per dispositivi come Samsung Galaxy Watch e Pixel Watch. Questa mossa strategica mira a unificare l'offerta AI di Google.
Gemini arriva al polso: una promessa mantenuta, ma con i suoi tempi
Google ha ufficialmente dato il via alla distribuzione di Gemini su un’ampia gamma di dispositivi, inclusi i Samsung Galaxy Watch (dal 4 in poi), i Pixel Watch e modelli di altri marchi che girano su Wear OS 4 o versioni successive.
Come descritto sul blog ufficiale di Google, non dovrai fare nulla di complicato: l’aggiornamento avverrà tramite il Play Store, trasformando l’app di Assistant in quella di Gemini. L’operazione è iniziata e si completerà nelle prossime settimane, quindi non allarmarti se non vedi subito la novità .
La vera domanda, però, non è quando arriverà , ma cosa cambierà davvero nella tua giornata una volta che Gemini sarà attivo al tuo polso.
Le capacità sbandierate sembrano uscite da un film di fantascienza, ma saranno davvero così fluide e utili come promesso?
Più che un assistente, un’intelligenza a portata di mano
Certo, sulla carta le promesse sono tante. Google spiega che potrai usare Gemini per compiti più complessi e contestuali. Ad esempio, potrai chiedere “Per quanto tempo devo arrostire le verdure a fette e a quale temperatura?” mentre hai le mani impegnate in cucina, oppure “Controlla la mia frequenza cardiaca” durante un allenamento.
Come riportato da TechCrunch, Gemini potrà anche riassumere le email non lette o aiutarti a ricordare dove hai parcheggiato. Si attiva con il classico “Hey Google”, con la pressione prolungata di un tasto o tramite l’icona.
Tutto molto bello, ma l’esperienza ci insegna che tra la demo e l’uso reale c’è spesso un abisso.
Funzionerà tutto così liscio o ci ritroveremo a urlare comandi a un orologio che non capisce?
Ma siamo onesti, dietro a un’operazione del genere non c’è solo la voglia di farti chiedere che tempo fa al tuo orologio.
C’è una strategia ben più ampia.
La strategia di Google: perché questo cambio, e perché proprio adesso?
Questo passaggio da Assistant a Gemini non è un fulmine isolato. Fa parte di un piano più grande di Google per unificare la sua offerta di intelligenza artificiale su tutti i dispositivi, dai telefoni alle auto. Stanno cercando di creare una presenza costante, intelligente e, diciamolo, indispensabile nella nostra vita.
Come evidenziato da 9to5Google, il tempismo non è casuale: arriva subito dopo il lancio dei nuovi smartwatch di Samsung, che ovviamente mettono in mostra questa funzionalità . È una mossa per spingere le vendite, certo, ma anche per ribadire chi comanda nel campo dell’AI su dispositivi indossabili.
Stiamo assistendo al tentativo di Google di rendere la sua intelligenza artificiale non più solo un’app, ma il tessuto connettivo di tutti i nostri gadget.
Resta da vedere se questo tessuto sarà robusto e affidabile o se si sfilaccerà al primo utilizzo intenso.
Un’altra promessa tecnologica, un altro miraggio digitale per i polsi ignari. Chissà quanto durerà questa illusione di intelligenza prima che l’oblio la reclami.
Un nuovo palcoscenico per l’IA al polso, un palcoscenico che promette scintille. Speriamo che questa volta le luci non si spengano troppo presto, lasciando solo l’ombra di un’attesa delusa. Il futuro, si sa, è un sipario che si alza sempre con un pizzico di incertezza.
Ah, Gemini al polso! Giusto in tempo per non dover più disturbare il telefono per chiedere l’ora o la temperatura. Google, sempre attenta alle nostre impellenti necessità . Chissà quante volte ho desiderato fare una chiamata vocale complessa mentre mi stavo strozzando con un boccone. Finalmente la tecnologia ci libera da questi fardelli.
L’intelligenza artificiale al polso. Un passo avanti, o una girandola di promesse? Vedremo se il cambio di pelle porterà un vero guadagno, o solo un’altra app da aggiornare.
Una bella mossa per liberare il telefono! 🚀 Speriamo che Gemini ci faccia fare cose più fighe direttamente dal polso. 😉
Finalmente Gemini al polso, un balzo in avanti promettente per compiti più audaci, liberando i dispositivi da incombenze superflue.
Gemini al polso. Google semplifica, o complica? L’attesa dei miracoli IA continua.
Un’evoluzione attesa, speriamo che le promesse di efficacia si concretizzino.