Anthropic rivoluziona la privacy di Claude: le tue conversazioni addestreranno l’AI

Anita Innocenti

Le regole del digitale stanno cambiando.

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Anthropic cambia idea: per i clienti business la privacy resta, per gli altri i dati andranno ad addestrare l’IA, ma c’è tempo fino al 2025 per scegliere

Anthropic, l'azienda dietro Claude, ha annunciato un cambio radicale nella sua politica sulla privacy: le chat degli utenti Free, Pro e Max potranno ora essere usate per addestrare l'IA, conservate per cinque anni. La scelta, esercitabile fino al 28 settembre 2025, solleva dubbi sulla privacy e crea una netta distinzione tra clienti business e utenti singoli.

Anthropic cambia le carte in tavola: le tue chat con Claude ora sono un’opzione per addestrare l’IA

Diciamocelo, era solo questione di tempo. Anthropic, l’azienda dietro al chatbot Claude che si è sempre vantata di un approccio più “etico” e rispettoso della privacy, ha appena fatto una virata di 180 gradi. Fino a ieri, la loro politica era chiara: le conversazioni degli utenti non venivano usate per addestrare i modelli.

Una bella differenza rispetto ai competitor, no?

Beh, le cose stanno per cambiare, e anche in fretta.

Con un annuncio che ha tutta l’aria di una mossa strategica, come descritto sul blog ufficiale dell’azienda, ora sarai tu a dover decidere se le tue chat, le tue domande e i tuoi dati diventeranno il carburante per le future versioni di Claude.

Ma cosa significa questo, davvero, per te che usi i loro servizi?

E soprattutto, qual è il prezzo di questo presunto “miglioramento”?

Il doppio binario: privacy per chi paga, dati da chi usa

Qui la faccenda si fa interessante, perché la nuova politica non vale per tutti. Se sei un cliente business, che usa le versioni a pagamento come Claude for Work o accede tramite API, puoi dormire sonni tranquilli: i tuoi dati restano al sicuro, protetti da contratti commerciali che ne vietano l’uso per l’addestramento.

La musica cambia radicalmente se sei un utente dei piani Free, Pro o Max. In questo caso, sei tu il bersaglio di questa nuova richiesta. Se accetti, le tue conversazioni non verranno più cancellate dopo 30 giorni, come accadeva prima, ma verranno conservate per ben cinque anni.

Un’eternità, nel mondo digitale.

Viene da chiedersi: perché questa netta distinzione?

La privacy è forse un lusso che solo le aziende possono permettersi?

Questa mossa crea di fatto due categorie di utenti: quelli di serie A, i clienti business, la cui fiducia è fondamentale, e quelli di serie B, gli utenti singoli, le cui conversazioni diventano una risorsa preziosa da cui attingere.

L’azienda parla di migliorare la sicurezza e le capacità del modello, ma è davvero questa l’unica ragione?

O la pressione di dover competere con giganti che macinano dati da anni si è fatta insostenibile?

La scelta è tua, ma i dubbi restano

La giustificazione ufficiale è che i tuoi dati aiuteranno a rendere Claude più sicuro e intelligente, migliorando la sua capacità di riconoscere contenuti dannosi e affinando le sue abilità nel coding e nel ragionamento.

Tutto molto nobile.

Eppure, è difficile non vedere questa mossa come una risposta necessaria per non restare indietro nella corsa sfrenata all’IA più potente. Usare dati reali degli utenti è, senza dubbio, il modo più efficace e rapido per migliorare un modello linguistico.

La domanda che sorge spontanea è: stavamo forse assistendo a una promessa di privacy che, alla prova dei fatti, si è rivelata commercialmente insostenibile?

Hai tempo fino al 28 settembre 2025 per fare la tua scelta. Puoi negare il consenso e tutto resterà come prima, con i tuoi dati cancellati dopo 30 giorni.

Ma la domanda di fondo rimane, ed è una domanda che va oltre Anthropic e riguarda l’intero settore.

Quanto valgono le nostre conversazioni private nella fame insaziabile di dati che alimenta l’intelligenza artificiale?

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

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