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Contattaci ora →Il CEO di OpenAI confessa: “Non distinguo più un umano da un bot online” e la fiducia nel web vacilla, aprendo scenari inquietanti sul futuro del dialogo digitale
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha confessato di non distinguere più contenuti umani da quelli bot sui social. Una crisi di fiducia online dovuta a bot, umani che "parlano come IA" e piattaforme che premiano standardizzazione. Oltre la metà del traffico internet è già non umano. La sua ammissione solleva interrogativi sulle reali intenzioni, tra cui possibili strategie di marketing.
La confessione che scuote il mondo dei social
Tutto è partito da un’esperienza diretta di Sam Altman. Mentre leggeva su Reddit i commenti entusiastici riguardo a Codex, uno strumento di programmazione di OpenAI, si è sorpreso a pensare che fossero tutti falsi, opera di bot.
La cosa assurda?
Sapeva benissimo che i dati di crescita di quello strumento erano reali e quindi quell’entusiasmo era, con ogni probabilità, genuino. Eppure, non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che fosse tutto artificiale.
Questa sua riflessione, condivisa su X, come riportato da TechCrunch, ha messo nero su bianco un dubbio che ormai serpeggia tra tutti noi.
Ma cosa sta succedendo di preciso?
Perché questa sensazione di “finto” è diventata così palpabile, tanto da ingannare persino chi questi sistemi li ha creati?
La risposta è più complessa di un semplice “è colpa dei bot”.
Perché i social ci sembrano sempre più finti?
Altman stesso ha provato a dare una spiegazione, e le sue parole sono un campanello d’allarme. Secondo lui, non si tratta solo di bot che inondano le piattaforme.
Il problema è più sottile.
Da un lato, noi esseri umani stiamo iniziando inconsciamente a “parlare come le IA”, assorbendo nel nostro linguaggio le frasi fatte e le strutture tipiche dei modelli linguistici. Dall’altro, le piattaforme social stesse ci spingono in quella direzione: la monetizzazione e la caccia all’engagement premiano contenuti standardizzati, ottimizzati per l’algoritmo, che finiscono per assomigliarsi tutti. Aggiungi a questo il fatto che le “tribù” online tendono a convergere su pensieri e linguaggi simili, e il risultato è una miscela che rende quasi indistinguibile l’autentico dal sintetico.
E se pensi che questa sia solo l’opinione, per quanto autorevole, di Altman, ti sbagli di grosso.
I numeri confermano che la situazione è già fuori controllo.
Non è solo una sensazione: parlano i dati (e gli esperti)
I dati sono lì, chiari e tondi. Secondo un report di Imperva, nel 2024 oltre la metà di tutto il traffico internet non proveniva da esseri umani. Pensa a cosa significa: la maggior parte di ciò che “accade” online è generato da sistemi automatici.
Persino Grok, l’IA di X, stima che sulla piattaforma siano attivi “centinaia di milioni di bot”. Figure come Paul Graham, fondatore di Y Combinator, e Chris Best, CEO di Substack, hanno rilanciato l’allarme, parlando di un futuro dominato da “sofisticati scagnozzi IA” progettati per inondare il web di contenuti spazzatura (“AI slop”) creati solo per farci cliccare.
Ma, ed è qui che la faccenda si fa interessante, possiamo davvero fidarci di questa presa di coscienza di Altman? Lui, che è stato membro del consiglio di amministrazione e rimane un importante azionista di Reddit (una delle piattaforme più colpite), sembra quasi il pompiere che si lamenta dell’incendio che ha contribuito a creare.
Qualcuno, non a torto, inizia a sospettare che queste uscite non siano del tutto disinteressate, ma potrebbero essere il primo passo per preparare il terreno a un presunto social network di OpenAI.
Diciamocelo, quale modo migliore di lanciare una nuova piattaforma se non lamentandosi di come quelle vecchie siano diventate inaffidabili?
La questione, quindi, rimane aperta: siamo di fronte a una genuina presa di coscienza o a una mossa di marketing calcolata?
Quello che è certo è che la nostra capacità di fidarci di ciò che leggiamo online è ai minimi storici, e recuperarla non sarà per niente facile.
Mah, che sorpresa. Se nemmeno lui li distingue, figuriamoci noi. Sembra che stiano creando un bel pasticcio. Che poi, non è che si stiano prendendo un po’ troppo gioco di noi?
Ma certo, ora se ne accorge. Roba da dilettanti, questi discorsi. Quando la puzza di bruciato era già nell’aria, dove eravate?
Ma guarda un po’, il signor Altman che si accorge solo ora di questa cosa. Mi domando se questa sua “confessione” serva solo a far parlare di sé, come al solito.