Le regole del digitale stanno cambiando.
O sei visibile o sei fuori. Noi ti aiutiamo a raggiungere i clienti giusti — quando ti stanno cercando.
Contattaci ora →Tra audio sincronizzato e clip più lunghe, OpenAI promette video più realistici, ma la limitazione all’accesso tramite invito solleva interrogativi sull’effettivo controllo della tecnologia.
OpenAI ha lanciato Sora 2 il 30 settembre 2025, il suo avanzato modello di intelligenza artificiale per creare video da testo. Promette audio sincronizzato, fisica degli oggetti migliorata e clip più lunghe, avvicinandosi alla produzione professionale. Tuttavia, l'accesso è esclusivo e su invito, sollevando questioni sull'impatto sui creativi e la dipendenza da un'unica piattaforma tecnologica.
Quello che vedi (e senti) è finalmente reale?
Diciamocelo chiaramente: il punto debole dei primi modelli text-to-video era la loro goffaggine. Oggetti che apparivano e sparivano, movimenti innaturali e un silenzio spettrale che rendeva tutto finto. Sora 2 affronta questi problemi di petto.
L’introduzione dell’audio sincronizzato significa che, finalmente, un personaggio può parlare e il labiale corrisponde, o un oggetto che cade fa il rumore giusto. Non è un dettaglio da poco: è ciò che separa un video credibile da una clip bizzarra. A questo si aggiunge una consistenza temporale migliorata, che dovrebbe ridurre l’effetto “flickering” dove gli elementi cambiano aspetto senza motivo da un fotogramma all’altro.
Insomma, OpenAI sta cercando di superare la “uncanny valley”, quella fastidiosa sensazione che proviamo di fronte a qualcosa che è quasi umano, ma non del tutto. E con la possibilità di creare video fino a 60 secondi, si apre la porta a narrazioni un po’ più complesse di una semplice GIF animata.
Una macchina potente, senza dubbio.
Ma chi avrà le chiavi per accenderla?
Il solito schema del lancio “esclusivo”
Come da copione, OpenAI ha orchestrato un lancio che sa tanto di club esclusivo. Sora 2 non è per tutti, almeno non subito.
L’accesso iniziale avviene tramite un’app per iOS su invito, limitata a Stati Uniti e Canada, e un sito web, sora.com, anch’esso accessibile solo a una cerchia ristretta.
L’azienda parla di un approccio responsabile per monitorare l’uso e la sicurezza, ma è difficile non vederci anche una strategia di marketing ben collaudata per creare attesa e controllare la narrazione.
Il modello è “freemium”: un assaggio gratuito con limiti generosi, ma per avere la versione di alta qualità, chiamata Sora 2 Pro, devi essere abbonato a ChatGPT Pro.
In pratica, OpenAI sta integrando sempre di più i suoi prodotti, creando un mondo chiuso in cui per avere il meglio devi essere già un cliente pagante.
Ma mentre la grande azienda gestisce con cura la sua immagine, cosa succede a chi, con questi strumenti, ci deve lavorare davvero?
Creativi potenziati o dipendenti da una nuova piattaforma?
L’arrivo di Sora 2 sta già facendo discutere chi crea contenuti per mestiere, specialmente su piattaforme veloci come TikTok e YouTube.
La possibilità di creare brevi episodi con una continuità visiva e audio senza passare ore a montare è una promessa allettante. Potrebbe accelerare la produzione di sketch, contenuti educativi e prototipi di idee in modo radicale.
Tuttavia, i professionisti del video editing storcono il naso.
Strumenti come Sora 2, per quanto avanzati, non offrono ancora il controllo al singolo fotogramma o la gestione complessa di un progetto che solo i software tradizionali possono garantire. La tecnologia, insomma, è ottima per l’ideazione rapida, ma non è ancora pronta a sostituire un montatore esperto.
E qui sorge un dubbio: questi strumenti stanno davvero potenziando la creatività individuale o stanno semplicemente rendendo i creatori più dipendenti da un’unica azienda, che detta le regole, i costi e i limiti tecnici?
La tecnologia corre, ma la vera domanda è: in quale direzione ci sta portando?
E soprattutto, chi tiene in mano il volante?
La capacità di Sora 2 di integrare audio sincronizzato e produrre clip più lunghe è un avanzamento notevole verso la generazione di contenuti realistici. Tuttavia, l’esclusività dell’accesso pone interrogativi sulla democratizzazione della creazione video. È un progresso tecnologico o una nuova barriera?
Sora 2 fa passi da gigante, certo. Però questa roba a invito, a chi fa davvero i video cosa lascia? Solo le briciole o la possibilità di creare qualcosa di nuovo? Bisogna vedere se ci fanno fare soldi o solo guardarli fare.
La capacità di Sora 2 nel generare video con audio sincronizzato è un progresso notevole. Tuttavia, l’accesso ristretto solleva perplessità sull’equità della distribuzione di tale potere creativo. Come si bilancerà l’innovazione con l’accessibilità per i professionisti del settore?
Non dormo la notte pensando a questa cosa. Sentire un suono che corrisponde a ciò che si vede, che cosa spaventosa! E se poi non ci danno più lavoro? Speriamo che non ci facciano sentire come se fossimo rimasti fuori dalla porta.
La capacità di generare audio sincronizzato è un balzo in avanti. Resta da capire quanto questo controllo centralizzato influenzerà la creatività indipendente nel lungo periodo.
Il realismo promesso da Sora 2 è notevole, specialmente l’audio sincronizzato. Tuttavia, il controllo di questa tecnologia da parte di pochi mi fa pensare a una concentrazione di potere. Quanto saremo liberi davvero?
Non si tratta solo di creare video belli, ma di chi controlla questi strumenti. Se solo pochi eletti possono giocarci, il “futuro dei video” diventa un club privato. A me pare che si stia solo spostando il potere, non distribuendolo.
Buono il progresso tecnico, ma l’esclusività crea dipendenza. Questo limita la concorrenza.
Certo, Sora 2 promette bene, soprattutto per il realismo audio-video. Ma se solo pochi hanno le chiavi, chi controlla davvero la narrazione visiva? Mi chiedo se la democratizzazione della creazione video passi davvero da qui.
Sora 2 con l’audio sincronizzato sembra un passo avanti notevole. Però, l’accesso ristretto mi mette un po’ in ansia. Ci sarà un controllo eccessivo nelle mani di pochi?
Luciano, capisco la tua preoccupazione. La promessa di video realistici è allettante, ma l’accesso limitato fa pensare a chi controllerà veramente questa nuova frontiera creativa. Dobbiamo essere vigili su come queste potenti creazioni verranno diffuse.
Sora 2 e la magia del video, eh? Bello quando le cose sembrano “reali”, ma poi ti accorgi che l’accesso è per pochi eletti. La solita storia: grandi promesse, porte chiuse. Che succederà quando la “creazione” sarà in mano a pochi?