OpenAI è sempre più ambiziosa: ecco i progetti esposti alla Casa Bianca

Anita Innocenti

Le regole del digitale stanno cambiando.

O sei visibile o sei fuori. Noi ti aiutiamo a raggiungere i clienti giusti — quando ti stanno cercando.

Contattaci ora →

Un piano ambizioso che punta a risolvere la crisi energetica e la carenza di personale specializzato, ma che solleva interrogativi sul controllo e sull’indipendenza del mercato.

OpenAI ha svelato alla Casa Bianca un piano colossale per l'AI, prevedendo investimenti energetici massivi con il "Progetto Stargate" e una formazione mirata per la manodopera statunitense. L'azienda intende non solo creare l'intelligenza artificiale del futuro, ma anche l'infrastruttura e i lavoratori per alimentarla. Un'ambizione che solleva interrogativi sui reali costi del progetto.

OpenAI scende in campo: energia e lavoro per dominare l’AI. Ma a che prezzo?

Diciamocelo, quando OpenAI si muove, non lo fa in punta di piedi. L’azienda dietro ChatGPT ha appena messo nero su bianco la sua visione per il futuro, rispondendo a una richiesta diretta della Casa Bianca.

E non si tratta di qualche ritocco al software, ma di un piano colossale per rimodellare l’infrastruttura energetica e il mercato del lavoro americani. Un documento che, come descritto da OpenAI stessa, delinea una strategia per “cogliere un’opportunità che capita una volta in un secolo”.

Peccato che, a leggere tra le righe, le ambizioni sembrino andare ben oltre il semplice sviluppo tecnologico.

La proposta di OpenAI poggia su due pilastri: energia e persone.

Ma è il modo in cui intendono gestire entrambi a sollevare più di una domanda.

Il piano Stargate: più che un progetto, un’invasione energetica

Il cuore del piano è l’iniziativa Stargate, un programma di espansione che fa sembrare piccoli i progetti della NASA. Stiamo parlando di 400 miliardi di dollari già investiti per costruire data center in giro per l’America, con una fame di energia che arriva a quasi 7 gigawatt.

Per darti un’idea, è la potenza di diverse centrali nucleari messe insieme. Secondo le loro proiezioni, un investimento di questa portata potrebbe aggiungere un 5% al PIL nazionale in tre anni.

Una promessa che fa brillare gli occhi, certo, ma che poggia su un presupposto enorme e, al momento, del tutto irrealistico.

Perché vedi, anche con tutti i soldi del mondo, c’è un piccolo dettaglio che OpenAI non può ignorare: l’America, semplicemente, non ha abbastanza corrente elettrica per alimentare questi sogni di grandezza.

E qui la faccenda si fa interessante.

Il vero collo di bottiglia: l’America non ha abbastanza corrente

OpenAI lo ammette senza troppi giri di parole: c’è un “electron gap”, un divario energetico spaventoso rispetto a competitor come la Cina. Mentre Pechino nel 2024 ha aggiunto alla sua rete una capacità pari a oltre un terzo di tutta la rete elettrica statunitense, gli USA arrancano.

E allora, qual è la soluzione proposta dal gigante dell’AI?

Semplice: se l’energia non c’è, se la costruiscono da soli.

L’azienda ha già annunciato che realizzerà nuovi impianti, dal gas naturale al solare, per alimentare le sue operazioni. In pratica, OpenAI non sta solo costruendo l’intelligenza del futuro, ma anche le centrali elettriche per farla funzionare.

Una mossa che la trasforma da gigante del software a un vero e proprio colosso industriale, con un potere che inizia a diventare un po’ scomodo.

Ma anche con tutta l’energia del mondo, serve qualcuno che prema i pulsanti e stringa i bulloni. E qui salta fuori un altro problema, forse ancora più grande, che OpenAI pensa di risolvere a modo suo.

Operai specializzati cercasi: OpenAI si mette a fare la scuola

L’analisi dell’azienda è spietata: per costruire e far funzionare i loro mega-progetti, servirà circa il 20% di tutti gli elettricisti specializzati, meccanici, carpentieri e idraulici attualmente attivi negli Stati Uniti.

Una fetta enorme del mercato del lavoro qualificato.

E come pensano di trovarli?

Creandoseli.

Hanno lanciato un’intera suite di programmi formativi: l’OpenAI Academy per l’alfabetizzazione di massa, le OpenAI Certifications con l’obiettivo di “certificare” 10 milioni di americani entro il 2030, e persino una OpenAI Jobs Platform per fare da intermediario tra domanda e offerta di lavoro.

Una mossa astuta, non c’è che dire.

Non solo creano una domanda di lavoro senza precedenti, ma si propongono anche come la principale, se non l’unica, fonte per soddisfarla, formando persone sulle loro tecnologie e inserendole nel loro circuito.

Il piano è sul tavolo: un’America che corre sull’intelligenza artificiale di OpenAI, alimentata da energia controllata da OpenAI e popolata da lavoratori formati da OpenAI.

La domanda che dovremmo farci non è se un piano del genere funzionerà, ma cosa succederà a tutti gli altri quando accadrà.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

5 commenti su “OpenAI è sempre più ambiziosa: ecco i progetti esposti alla Casa Bianca”

  1. Gabriele Caruso

    Ennesima promessa di redenzione tecnologica. Ma chi pagherà il conto di questo futuro dorato? La mia vecchiaia diffidente lo teme.

  2. Alessandro Lombardi

    Ecco, l’ennesima favola tecnologica per ingolosire i distratti, con promesse di energia e lavoro che profumano di fumo negli occhi. Chissà chi pagherà il conto salato di questa “rivoluzione”. Noi, ovviamente.

  3. Un piano che sembra un miraggio nel deserto, ma che nasconde spine. Tutta questa energia per alimentare macchine sempre più intelligenti, mentre noi restiamo a guardare. Mi chiedo quanto del nostro futuro sia già stato venduto.

    1. Carlo Benedetti

      Ma guarda te, pensavo fosse solo un altro giocattolo per fare il caffè, e invece si parla già di “Stargate” energetici. Spero solo che non ci chiedano la nostra anima in cambio di qualche byte in più.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi i migliori aggiornamenti di settore