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Un feed infinito di notizie per trattenerti sempre più a lungo: l’esperimento di Google che potrebbe cambiare le regole del gioco per publisher e utenti
Google Discover sta testando lo scroll infinito, una mossa chiara per incollare gli utenti allo schermo e raccogliere più dati. Sebbene Big G mostri una strategia ambigua con lo scroll continuo, questa novità rappresenta una trappola per i publisher. L'obiettivo non è generare traffico, ma trattenere l'utente nel proprio ecosistema, riducendo i click esterni e trasformando i siti in mero sfondo decorativo.
Google Discover non finisce più: la trappola dello scroll infinito per tenerti incollato allo schermo
Ti è mai capitato di scrollare il feed di Google Discover sul tuo smartphone e, dopo un po’, arrivare alla fine? A quel punto in cui non carica più nulla e capisci che è ora di tornare a fare quello che stavi facendo.
Bene, preparati, perché Google sta testando un modo per non farti più arrivare a quel punto.
Stanno sperimentando lo scroll infinito, una tecnica che trasforma il tuo feed di notizie in un pozzo senza fondo di contenuti.
L’obiettivo, diciamocelo, è piuttosto chiaro: tenerti lì, a scrollare, il più a lungo possibile. Più tempo passi dentro l’app di Google, più dati fornisci e più annunci vedi.
Semplice, no?
Ma andiamo con ordine.
La scoperta non arriva da un comunicato stampa ufficiale di Mountain View, ovviamente. È emersa grazie all’occhio attento di un professionista del settore, Gagan Ghotra, che ha notato questo comportamento anomalo e l’ha documentato con un video.
Un feed che continuava a caricare contenuti per oltre due minuti, senza mai fermarsi.
Questo non è un bug, è una scelta di design ben precisa, pensata per agganciarti e non lasciarti più andare.
Eppure, questa mossa non è un fulmine isolato nel cielo di Google. Fa parte di una strategia molto più ampia e, a essere onesti, abbastanza contraddittoria.
Un passo avanti e due indietro? la strategia confusa di Big G
Se pensi che Google abbia deciso di puntare tutto sullo scroll infinito, ti sbagli.
La situazione è molto più ingarbugliata.
Da un lato, hanno già introdotto lo scorrimento continuo nei risultati di ricerca su mobile, spingendoti a navigare tra le pagine senza interruzioni. Dall’altro, però, stanno facendo marcia indietro sulla versione desktop, dove pare che questa funzione crei più fastidio che altro.
Allora la domanda sorge spontanea: sanno cosa stanno facendo o stanno solo lanciando idee contro il muro per vedere quale resta attaccata?
La verità è che probabilmente stanno testando reazioni diverse su piattaforme diverse. E per mitigare la frustrazione dell’utente che si perde in un feed senza fine, hanno già pronta la soluzione: un piccolo pulsante “torna su”.
Un cerotto per un problema che loro stessi hanno creato.
Ti danno un labirinto e poi, magnanimi, ti offrono un filo d’Arianna per non perderti del tutto.
Ma al di là della nostra esperienza come utenti, c’è una domanda molto più importante che devi porti come imprenditore o editore.
Cosa significa tutto questo per il tuo business?
La risposta, purtroppo, non è per niente rassicurante.
Più visibilità o meno click? il vero prezzo per i publisher
Sulla carta, l’idea di un feed infinito potrebbe sembrare una buona notizia. Più scroll significa, in teoria, più possibilità che il tuo articolo venga mostrato, più impression.
Ma è qui che si nasconde l’inganno.
L’obiettivo di Google non è mandare traffico al tuo sito. L’obiettivo è trattenere l’utente all’interno del proprio recinto dorato come è emerso anche da questa intervista di Barry Adams.
Lo scroll infinito è l’ennesimo strumento per trasformare Google da un motore di ricerca a una destinazione finale. L’utente scrolla, legge titoli, vede immagini, magari legge l’anteprima fornita da Google, e si sente informato.
Ma quanti cliccheranno davvero per leggere l’articolo completo sul tuo sito?
Se a questo aggiungiamo l’impatto delle AI Overviews, che già rispondono alle domande senza bisogno di visitare le fonti, il quadro si fa cupo.
Stanno costruendo una specie di Las Vegas digitale: un luogo studiato per farti entrare, distrarti con mille lucine e non farti più uscire. E il tuo sito web, il tuo contenuto, rischia di diventare solo una delle tante attrazioni decorative sullo sfondo, utile a rendere l’esperienza più ricca per Google, ma sempre meno profittevole per te.

Scroll infinito. Trattenere utente, meno click fuori. Già visto. Publisher, solo sfondo. Dati? Sempre. La fine è sempre la stessa.
Scroll infinito. Vabbè. Google ci tiene lì, noi scrolliamo. Publisher, che dite? Il click è morto?
Ma guarda un po’, Google che pensa solo a noi utenti, eh? Io, da venditrice su Amazon, vedo solo un’opportunità per noi creatori di contenuti: più tempo ci tengono incollati, più visibilità possiamo ottenere. Certo, se poi ci rubano i clienti… chi vivrà vedrà!
Beatrice, con tutto il rispetto, visibilità? 🙄 Ci usano come esche. Più ci tengono lì, più ci prosciugano. Che truffa! 😠
Un’ottima riflessione. Google ci tiene incollati, ma a quale prezzo per la nostra attenzione?
Quindi questa è la nuova magia per tenervi tutti seduti. Chissà a cosa serve.
Scroll infinito? Più che trappola, un labirinto senza uscita. Publisher, polvere da sparo. Utenti, carne da macello. Big G, il macellaio. La vera domanda è: siamo ancora noi a guidare, o siamo solo passeggeri?
Il feed infinito? Un miraggio digitale. Publisher, solo polvere negli occhi. E noi?
Questa mossa di Google è pura ingegneria sociale, un vero e proprio amo digitale. Se non si capisce che ogni pixel è studiato per catturare la nostra attenzione, si cade nel tranello del passivo consumo. Ma siamo così facili da addomesticare?
Scroll infinito? Geniale. Fanno bene a tenerci incatenati. Tanto, fuori, cosa c’è? Altro che trappola, è uno specchio del nostro niente.
Ah, Google e le sue “trappole” per l’attenzione. 🙄 Chi si sorprende che vogliano più dati? 💰 Io continuo a pensare che più contenuti ci propinano, più cose possiamo analizzare. 😂
Ma dai! Google ci sta offrendo un buffet infinito di notizie, una vera pacchia per la mente! Se poi ci teniamo incollati, beh, è solo un segno che la nostra curiosità è ancora viva e vegeta. 😉
Scroll infinito, un nome altisonante per la solita trappola. 🙄 Più dati per loro, meno traffico per noi. Già che ci siamo, perché non ci mettono anche un chip sottocutaneo? 🤔✈️
Ma che novità, eh? Altra furbata per tenerti incollato. Se questo è il futuro, allora il mio “affabile” si sta trasformando in scetticismo. Dove finisce la nostra attenzione?
Un’odissea digitale, per pochi centesimi di attenzione. Chi ci guadagna, davvero?
Ma figurati. Altra trovata per non farci muovere dal divano. Più dati raccolgono, meglio è per loro. Speriamo solo che i siti non diventino solo vetrine vuote. Alla fine, chi ci guadagna davvero?