Google e i ‘Practice Problems’: cosa cambia per i dati strutturati?

Anita Innocenti

Le regole del digitale stanno cambiando.

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Dietro la decisione di Google, un trend più ampio che mette in discussione la dipendenza dalle strategie SEO e premia la qualità dei contenuti.

Google ha annunciato la fine dei dati strutturati 'Practice Problems' entro gennaio 2026, adducendo scarso utilizzo. Questa decisione rientra in un trend di Google di eliminare funzionalità simili, sollevando dubbi sulle reali motivazioni: semplificazione o pura monetizzazione/raccolta dati? L'articolo invita le aziende a concentrarsi sulla solidità del proprio brand e sulla qualità dei contenuti, riducendo la dipendenza dai "favori" di Big G.

Addio ai “practice problems”: Google semplifica… o ti complica la vita?

Altra giornata, altra novità da Mountain View. Google ha annunciato che manderà in pensione i dati strutturati per i “practice problem”, ovvero quei risultati arricchiti pensati per i siti di formazione che propongono esercizi e quiz. La data fissata per il funerale è gennaio 2026.

La versione ufficiale, come descritto da Search Engine Journal, è che questa funzionalità veniva usata poco e l’obiettivo è “semplificare la pagina dei risultati”.

Diciamocelo, una motivazione che suona un po’ come un disco rotto, una scusa buona per tutte le stagioni.

Ma siamo davvero sicuri che sia solo una questione di pulizia?

Questa mossa, infatti, non arriva dal nulla.

Fa parte di un disegno più grande, un trend che se mi segui da un po’ dovresti aver già notato.

Il cimitero dei dati strutturati si allarga

Ricordi quando, non molto tempo fa, ci siamo fatti in quattro per implementare un sacco di altri dati strutturati come i “Book Actions”, i “Course Info” o gli annunci di eventi speciali? Bene, molti di questi sono finiti nello stesso calderone, abbandonati perché, a detta di Google, non portavano “valore significativo”.

La cosa quasi comica è che, dopo aver annunciato la fine dei “Book Actions”, hanno fatto una mezza marcia indietro, creando ancora più confusione.

Questo continuo dare e togliere solleva un dubbio legittimo: quanto tempo e risorse dovremmo investire per implementare funzionalità che potrebbero sparire da un giorno all’altro, sulla base di decisioni prese a migliaia di chilometri di distanza?

Stanno davvero lavorando per rendere la SERP più pulita e utile per chi cerca, o stanno semplicemente eliminando tutto ciò che non contribuisce direttamente a monetizzare la loro piattaforma o a raccogliere i dati nel modo in cui serve a loro?

Cosa significa davvero per il tuo business?

Il punto qui non è tanto piangere per un dato strutturato in meno. Se il tuo sito si basa su contenuti educativi, ovviamente l’impatto c’è, ma la lezione è molto più ampia.

La questione è capire la strategia di fondo.

Google ti offre questi strumenti, ti spinge a etichettare meticolosamente i tuoi contenuti per aiutarlo a capirli meglio e, in cambio, ti regala un po’ di visibilità extra. Poi, quando decide che quel “regalo” non è più funzionale ai suoi piani, semplicemente stacca la spina, lasciandoti con un pugno di codice ormai inutile.

La vera domanda che devi farti non è “come sostituisco i practice problems?”, ma piuttosto:

“La mia strategia digitale è troppo dipendente dai favori che Google decide di concedermi… e di togliermi quando gli fa comodo?”.

Forse è il momento di concentrarsi ancora di più sulla solidità del proprio brand e sulla qualità dei contenuti, elementi che, per fortuna, nessuna deprecazione potrà mai portarti via.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

18 commenti su “Google e i ‘Practice Problems’: cosa cambia per i dati strutturati?”

  1. Altra rottura di scatole digitale da Mountain View, ma alla fine cambia poco: ci ricorderemo dei practice problems solo quando serviranno a raccattare dati.

  2. Pare che Google stia decidendo cosa è utile per noi. Chissà se questa “semplificazione” nasconde un piano più subdolo per raccogliere ancora più dati. La vera sfida, comunque, resta mantenere la nostra autonomia.

  3. Andrea Ruggiero

    Google cambia le carte in tavola. La qualità, non i trucchi da prestigiatore. Il loro gioco: farci inseguire ombre.

  4. Ennesima mossa a scacchi di Google: semplifica o ci reindirizza verso altro? La vera domanda è se la qualità dei contenuti, da loro tanto decantata, sia davvero il fine ultimo o solo un pretesto per futuri cambi di rotta.

    1. Solita danza di Big G: semplifica o ci spinge a nuove costose danze? La loro “qualità” è la nostra schiavitù.

    2. Addio “practice problems”. Google? Semplifica. O ci impone nuovi giri di giostra. La mia fiducia? Non è un dato strutturato.

  5. Ancora una volta, Big G ci ricorda che il loro regno è mutevole come le stagioni. La qualità è la vera moneta, o è un altro tranello?

    1. Semplificazione o ennesima mossa per raccogliere dati? Google, come un camaleonte, cambia pelle e noi dobbiamo adattarci. La vera sfida, però, è costruire un brand solido, non inseguire i capricci degli algoritmi.

      1. Semplificare o fidelizzare? A me pare più un modo per farci correre di più dietro ai loro capricci. L’unica vera certezza resta la qualità, poi il resto… chi vivrà vedrà.

  6. Ma guarda un po’! Google che “semplifica”? Mi sembra di sentire il canto delle sirene. 🤔 Ci vogliono sviare dai dati strutturati per farci cadere nelle loro maglie? Chi può dirlo!

    1. Ah, i “practice problems”… 🧐 Sembra che anche le macchine abbiano bisogno di smettere di esercitarsi. 💀 Chissà se questo li renderà più intelligenti o solo più affamati di dati. 😈

  7. Massimo Martino

    Ma figuriamoci! Google, il gigante buono, che “semplifica”. Più probabile che cerchi nuovi modi per ficcare il naso nei nostri dati. La SEO è già un campo minato, ora pure questa. Tanto vale costruire un brand vero, mica affidarsi ai capricci di Mountain View.

  8. Ancora una novità da Google. 😥 Semplificano o rendono tutto più difficile per noi? 🤔 Speriamo che la qualità dei contenuti prevalga. 🤞

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