L’esperimento di Elon Musk con Grok sull’amore: tra ricerca e strategia di mercato

Anita Innocenti

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L’IA di Musk esplora l’amore, ma dietro c’è un esperimento da mille miliardi di dollari e una strategia di mercato per l’Emotional AI

Elon Musk sta usando la sua IA, Grok, per esplorare il concetto di amore, una mossa sorprendente. L'iniziativa, però, è un esperimento da trilioni di dollari sull'AI emotiva. Grok, plasmato sul pensiero di Musk, rischia di diventare un potente strumento di marketing per fidelizzare gli utenti, ponendo dubbi sulla genuinità della ricerca.

Un’IA che pensa (e sente?) come il suo creatore

Questa non è la solita intelligenza artificiale che si limita a processare dati con neutralità. Grok è diverso. È stato progettato per avere una personalità, un pizzico di umorismo e una certa tendenza alla ribellione (che ha attirato non poche critiche).

Ma la vera questione è un’altra: da chi sta imparando? Come descritto da TechCrunch, pare che Grok 4, quando si trova davanti a domande spinose, vada a pescare direttamente dal pensiero del suo capo, consultando i suoi post e le sue dichiarazioni pubbliche.

Ti è chiaro il punto?

Non stiamo parlando di un assistente neutrale, ma di uno strumento che rischia di diventare l’eco digitale della visione del mondo di Musk.

E la domanda sorge spontanea: cosa può mai dire un’intelligenza artificiale così… “influenzata” su un argomento delicato come l’amore?

L’esperimento da mille miliardi di dollari sull’amore

Mentre la notizia dell’indagine di Musk sull’amore fa il giro del mondo, dietro le quinte i numeri raccontano un’altra storia. Questo che Musk sta conducendo è un vero e proprio esperimento da mille miliardi di dollari sull’intelligenza artificiale.

L’obiettivo non è filosofico, ma puramente di mercato.

Stiamo parlando della cosiddetta “Emotional AI”, l’intelligenza artificiale emotiva, un settore che si stima raggiungerà quasi 20 miliardi di dollari entro il 2034.

Un mercato che non si accontenta di darti risposte, ma vuole darti… sensazioni.

Un’AI che non solo ti capisce, ma ti fa sentire capito.

La mossa di Musk, quindi, assume una luce completamente diversa.

Non è più solo la curiosità di un uomo (o il suo giocare con video “romantici”), ma la mossa di un giocatore che punta a un piatto ricchissimo.

E questo ci porta dritti al cuore del problema.

Tra ricerca personale e strategia di mercato

A questo punto, la domanda che dobbiamo farci è brutale: l’esplorazione dell’amore da parte di Grok è una genuina ricerca sul futuro delle relazioni uomo-macchina o la più grande operazione di marketing mai vista per un’IA?

Perché vedi, se un’intelligenza artificiale impara a “parlare d’amore” con la voce e le idee del suo creatore, si sta creando uno strumento potentissimo, capace di generare un legame emotivo con l’utente.

Un legame che fidelizza, che convince, che vende.

La prossima volta che sentirai parlare di un’IA capace di “sentire”, chiediti sempre chi le ha insegnato a farlo.

E perché.

Qui non si gioca, si sta definendo il futuro delle nostre interazioni.

Occhi aperti.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

4 commenti su “L’esperimento di Elon Musk con Grok sull’amore: tra ricerca e strategia di mercato”

    1. Paola Montanari

      Grok sull’amore? Roba da matti. Soldi, sempre soldi. Marketing bello e buono, altro che ricerca. Spero solo che non ci faccia credere che un algoritmo possa provare qualcosa. Io, con la tecnologia, ci vado cauta.

  1. Chiara Barbieri

    Musk e l’amore. Certo. L’AI emotiva, un affare da trilioni. Fatto. La genuinità dell’esperimento? Domanda retorica.

    1. Ma che figata ‘sta Grok! L’AI che studia l’amore, sai che roba. Però, pensando ai dati di conversione, mi chiedo se sia più ricerca o pura mossa di marketing per fidelizzare. Che ne dite?

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