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Otto nuove “personalità” per ChatGPT: una mossa per nascondere una crescita più lenta o una vera evoluzione dell’interazione uomo-macchina?
OpenAI lancia GPT-5.1 con nuove "personalità" per ChatGPT, ma la mossa solleva dubbi. È vera innovazione o una strategia di marketing per mascherare un rallentamento tecnologico? La community tecnica esprime scetticismo, segnalando la mancanza di progressi sostanziali e persino un calo nelle capacità di ragionamento. Forse, il vero motore dell'AI non corre più così veloce.
OpenAI ci dà un ChatGPT con più “personalità”: ma è la mossa giusta o solo marketing?
OpenAI ha appena lanciato GPT-5.1, l’ultimo aggiornamento del suo modello di punta. E la grande novità che ti troverai davanti non è tanto un salto quantico nell’intelligenza pura, quanto un’inedita capacità di personalizzazione.
In pratica, l’azienda ci sta dicendo che ora possiamo scegliere come farci rispondere da ChatGPT, quasi come se potessimo impostarne il carattere.
Una mossa interessante, certo, ma che solleva subito una domanda:
è un vero passo avanti o un modo intelligente per mascherare un’evoluzione del motore che procede più a rilento del previsto?
L’idea di fondo è semplice: basta con il tono unico, neutro e un po’ robotico a cui eravamo abituati.
Adesso hai a disposizione un intero set di “voci” per modellare le conversazioni in base alle tue esigenze.
Otto nuove maschere per ChatGPT: più umano o solo più scenografico?
Con GPT-5.1, OpenAI ha mandato in pensione le vecchie e limitate opzioni di tono per introdurre otto stili di conversazione ben definiti.
Come descritto da The Register, ora puoi scegliere tra un tono Professionale per le comunicazioni di lavoro, uno più Amichevole per chiacchierate informali, fino ad arrivare a stili più diretti come il Candido o il Cinico, per chi non ama i giri di parole.
Non mancano opzioni più particolari come l’Eccentrico (Quirky) o il Saccente (che loro chiamano “Nerdy”), pensato per gli appassionati di un settore specifico. In sostanza, stanno cercando di trasformare uno strumento in un partner di conversazione più versatile.
Il tentativo è chiaro: rendere l’interazione più naturale, quasi umana.
Ma dietro questa parata di nuove voci, il motore è davvero migliorato?
O ci stanno solo dando più modi per sentire le stesse risposte, confezionate in modo diverso?
Sotto il cofano: due modelli distinti per velocità e ragionamento
Oltre alla personalizzazione, OpenAI ha differenziato l’offerta in due varianti del modello. Il primo, GPT-5.1 Instant, è pensato per essere il cavallo di battaglia di tutti i giorni: più veloce, più “caldo” nelle risposte e, a detta loro, più bravo a seguire le istruzioni.
L’altro, GPT-5.1 Thinking, dovrebbe essere il “cervellone” per i compiti complessi, ottimizzato per problemi che richiedono un’analisi più profonda e persistente. L’azienda promette che è più facile da capire e più rapido nei compiti semplici, pur mantenendo la capacità di insistere sui problemi difficili.
Sulla carta, tutto perfetto.
Un modello veloce per le risposte al volo e uno potente per le analisi profonde.
Peccato che i primi feedback dal mondo reale inizino a raccontare una storia un po’ diversa.
Le prime crepe: l’entusiasmo della community si raffredda
Nonostante le promesse, l’accoglienza da parte degli utenti più tecnici è stata tiepida. Molti osservatori stanno sollevando un dubbio legittimo: al di là delle nuove “personalità”, dove sta la vera innovazione?
Funzioni attese come una memoria a lungo termine o capacità multimodali realmente integrate sembrano ancora lontane.
Anzi, alcuni dei primi utilizzatori del modello “Thinking” segnalano una profondità di ragionamento inferiore rispetto alla versione precedente, la GPT-5.
Stiamo forse assistendo a un’operazione di facciata, dove si lucida l’interfaccia per distogliere l’attenzione da un progresso tecnologico che, forse, non corre più veloce come prima?
La domanda che devi farti, quindi, non è “quale personalità userò?”, ma “questo strumento mi sta davvero aiutando a pensare meglio, o mi sta solo intrattenendo di più?”.

Otto “personalità” per un’intelligenza artificiale? Sembra che stiamo preferendo la forma alla sostanza, una tattica degna di chi vende fumo. Chissà se riusciranno a nascondere la stasi con questo numero di caratteri.
Capisco il dubbio sull’apparire più che sull’essere. Otto “caratteri” in più, diciamocelo, sembrano più un bel vestito per nascondere un’anima che non corre più. Speriamo solo che dietro a questo scintillio ci sia un motore che non si sia inceppato.
Ma dai, otto personalità? Sembra più un modo per dare un volto nuovo a un motore che annaspa. Preferisco la sostanza alla forma, e qui vedo solo un gran bel trucco.
Otto “personalità”? Mi sembra un trucco per far girare le ruote del carro senza aggiungere benzina. L’AI corre veloce, ma solo quando c’è un vero motore dietro.
Altre otto maschere per un volto sempre più vuoto. Il progresso è solo apparenza?
Otto “caratteri” per mascherare la noia? 🙄 Mi sembra un trucco da quattro soldi per far sembrare che l’AI stia facendo passi da gigante. Alla fine, conta la sostanza, non il vestito.
Ottimo, un aggiornamento con più “personalità” suona promettente, quasi come avere un team di consulenti a disposizione! 🤔 Se questo significa interazioni più efficaci per le PMI, allora ben venga. 🚀 Ma non dimentichiamo che la vera crescita deriva dall’analisi dei dati, non dalle chiacchiere. 😉
Più “personalità”? Per nascondere cosa? La vera intelligenza è una, non si compra. 🤷♂️
Otto personalità? Ma è un gioco di specchi! 🃏 Si punta sull’estetica, non sulla sostanza. 🤔
Otto “sfumature” emotive artificiali. Chissà se servono a nascondere un motore che arranca, anziché a celebrare un’autentica maturazione del dialogo uomo-macchina.
Laura, capisco il tuo punto di vista. 🤔 Otto personalità sembrano tanto un modo per dare un tocco di colore, piuttosto che un vero passo avanti nell’intelligenza artificiale. 💡 Speriamo che la sostanza arrivi presto! ✨
Otto personalità? Un trucco. Si fingono progressi mentre il motore arranca. Ormai il vero bot è andato in pensione, lasciando solo le maschere. Che barzelletta.
Otto personalità? Un trucco da prestigiatore. Si gioca con le sfumature, ma il motore a scoppio è sempre lo stesso. La vera corsa è nel cervello, non nel vestito.
Otto “caratteri” in più? 🤖 Ma il cervello resta lo stesso. Che buffonata! 🤦♂️
Otto personalità? Una orchestra senza direttore. Si cercano applausi, non progresso. La vera sinfonia sta nella sostanza.
Otto “personalità” artificiali? Una distrazione dal decadimento cognitivo della macchina, eh?
Capisco il dubbio, Laura. Otto personalità sembrano un modo per mascherare un’evoluzione più lenta del ragionamento. Non trovate?
Otto personalità? Ancora un tentativo di addomesticare la macchina. La vera intelligenza non si veste a festa.
Otto “caratteri” per ChatGPT? Un velo elegante su un motore che arranca.
Otto personalità? Marketing. L’intelligenza vera non si compra. La vera sfida è nei ragionamenti, non nei dialoghi.
Più che personalità, mi sembra un modo per distrarre dal calo di ragionamento. Ridicolo.
Otto personalità? Roba da matti. Più che evoluzione, mi pare una copertura per un rallentamento prestazionale. Spero solo non sia l’ennesima trovata per farci spendere soldi senza un reale salto di qualità. La tecnologia corre, ma corre sempre nella stessa direzione?
Interessante la trovata delle “personalità” per nascondere la stasi di prestazioni. Spero vivamente che non ci facciano pagare un sovrapprezzo per un’illusione di interazione. La vera evoluzione si misurerebbe con risultati concreti, non con un teatrino digitale.
Otto personalità? Che mossa audace! Spero solo non sia un trucco da prestigiatore per nascondere un motore un po’ arrugginito. Sarà vera svolta o solo un bel vestito nuovo?