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Tra utilità e invasività: l’esperimento di Bing solleva dubbi sull’effettivo vantaggio per l’utente o se sia l’ennesima tattica per aumentare il coinvolgimento e i dati raccolti.
Bing sta testando un nuovo footer "sticky", una barra fissa in fondo alla pagina dei risultati di ricerca, che suggerisce ricerche correlate mentre l'utente scorre. L'obiettivo è facilitare l'esplorazione di argomenti affini. Questo esperimento, già tentato in passato, solleva dibattiti tra gli utenti sulla sua effettiva utilità e potenziale invasività.
Bing ci riprova: quel footer “appiccicoso” ti farà davvero cercare meglio o è solo l’ennesimo trucchetto?
Ti è mai capitato di arrivare in fondo a una pagina di ricerca e pensare: “E adesso? Devo tornare su per cercare qualcos’altro di correlato?”.
Ecco, pare che dalle parti di Microsoft Bing stiano cercando, ancora una volta, di darti una “soluzione”. Stanno infatti testando un footer, una barra in basso bella fissa mentre scorri, che ti sbatte sotto gli occhi ricerche correlate. L’idea, sulla carta, è quella di farti esplorare argomenti affini senza troppa fatica, tipo suggerirti “migliori bici elettriche economiche” se stavi cercando informazioni sulle e-bike, come riportato da Search Engine Roundtable.
Immagina questa scena: tu scorri, e quella barra resta lì, fedele, a proporti alternative.
Comodo, no?
O forse un po’ troppo invadente, come quell’amico che non ti lascia finire una frase senza dire la sua?
E qui ti casca l’asino, perché se questa storia del footer ti suona familiare, beh, hai una buona memoria. Non è certo la prima volta che Microsoft si lancia in esperimenti del genere sul fondo pagina di Bing. Già nel lontano 2021, si era visto qualcosa di molto simile, sempre con l’obiettivo di suggerirti ricerche correlate in un formato “sticky”, cioè che non se ne va nemmeno se piangi in cinese.
Poi, giusto per non farci mancare nulla, a settembre 2024 hanno provato con un messaggio nel footer che ti invitava a “Cercare digitando qualsiasi cosa sulla tastiera”, un modo un po’ bizzarro per ricordarti che, sì, la barra di ricerca esiste ancora.
La domanda sorge spontanea: ma se queste idee erano così geniali, perché le ripropongono ciclicamente?
Forse i tentativi precedenti non hanno esattamente fatto fare i salti di gioia agli utenti, o magari in Microsoft sono convinti che “repetita iuvant”, sperando che prima o poi qualcuno ci caschi… pardon, apprezzi.
Utile per te o per Bing? Il solito dilemma quando i giganti del web “innovano”
Ora, al di là dei deja-vu, la vera questione è: a chi serve davvero questa ennesima “innovazione”?
Per te che cerchi, potrebbe significare scoprire più in fretta cose utili, oppure potrebbe essere l’ennesima distrazione che ti allontana da quello che stavi effettivamente cercando, ingombrando uno schermo già pieno di risultati, pubblicità e chissà cos’altro.
Per chi fa SEO, soprattutto su Bing che, come descritto da Writesonic, tende ancora a dare un peso notevole alle parole chiave esatte, un footer del genere potrebbe voler dire che puntare su quelle keyword diventa ancora più cruciale, perché il motore stesso te le spiattella lì sotto.
Ma c’è sempre il rovescio della medaglia: alcuni esperti, come già successo per i test passati, temono che questo affollamento visivo finisca per penalizzare i contenuti organici, quelli che magari meriterebbero più attenzione.
Dal punto di vista tecnico, creare un footer “sticky” non è certo una magia nera, si fa con un po’ di CSS, come spiegano guide come quella di MDN Web Docs, ma qui la faccenda si complica perché Bing vorrebbe renderlo dinamico, che cambia in base a cosa fai.
Bello, eh?
Ma la “dinamicità” è davvero pensata per anticipare i tuoi bisogni o è un sistema più furbo per tenerti incollato alla piattaforma e farti fare più ricerche, gonfiando le loro statistiche?
La community SEO, come al solito, si è già scatenata sui forum e sui social, dividendosi tra chi vede il bicchiere mezzo pieno (“Oh, che comodo!”) e chi lo vede mezzo vuoto (“Ancora roba che mi ruba spazio!”).
Questo esperimento, poi, si inserisce in una strategia più ampia di Microsoft, che cerca disperatamente di far sembrare Bing più fico e innovativo (puoi vederlo nel post di Sachin Patel su X), magari con l’aiutino dell’intelligenza artificiale, come nel caso del test di una “modalità risposta” AI che vorrebbe soppiantare i classici link blu.
Resta da vedere se questo sticky footer sarà l’ennesimo fuoco di paglia o se, stavolta, Microsoft avrà trovato la quadra.
O se, più semplicemente, stanno solo cercando un altro modo per farti cliccare un po’ di più, perché alla fine, diciamocelo, sono pur sempre affari.
E tu, cosa ne pensi?
Ti fidi di queste “gentili” proposte o senti puzza di bruciato?