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Contattaci ora →Dietro l’angolo c’è la “magia” dell’IA, ma limitata a brevi clip e vincolata a un sistema di punti: una generosità che nasconde strategie di marketing e interrogativi sul futuro dell’IA generativa.
Microsoft ha lanciato Bing Video Creator sull'app mobile, offrendo un assaggio gratuito della creazione video AI, ispirato a Sora. La funzionalità permette di generare video di massimo 5 secondi, con limiti sull'uso gratuito che spingono all'impiego dei punti Microsoft Rewards. Questo solleva interrogativi sulla vera "democratizzazione" e sull'obiettivo strategico di Microsoft.
Bing Video Creator: la “magia” di Sora gratis su mobile? non proprio come ce la raccontano
Te la ricordi Sora?
L’intelligenza artificiale di OpenAI capace di creare video da un semplice testo, quella che sembrava fantascienza fino a poco fa?
Bene, Microsoft ha deciso di portarne un assaggio – e sottolineo assaggio – su Bing, chiamando il tutto Bing Video Creator. L’idea, sulla carta, è quella di “democratizzare” la creazione video con l’IA, rendendola accessibile a tutti tramite l’app mobile di Bing, senza dover sborsare un centesimo, come invece accade per chi vuole usare Sora con tutte le sue potenzialità, come riportato da TechCrunch.
Ma, come spesso accade quando i giganti della tecnologia ci offrono qualcosa “gratis”, c’è più di un dettaglio da analizzare.
Perché, diciamocelo, quando mai le grandi aziende fanno regali disinteressati?
E questa mossa solleva più di un sopracciglio sul vero obiettivo dietro questa generosità.
Clip da cinque secondi e punti Rewards: ecco i “dettagli” del regalo
Allora, come funziona questa meraviglia?
Immagina di poter dare un comando testuale e ottenere un video.
Figo, no?
Peccato che, almeno per ora, questi video siano limitati a una durata massima di cinque, miseri secondi.
Sì, hai letto bene.
Cinque secondi, in formato verticale 9:16, perfetto per i social usa-e-getta, mentre per il formato orizzontale 16:9 ci toccherà aspettare.
Gratuitamente, puoi generare fino a 10 di queste “pillole” video al mese con la velocità “Fast”, che comunque, stando a quanto emerge, potrebbe richiedere minuti buoni per sfornare il risultato.
E se ti servono più clip?
Microsoft ha pensato anche a questo: puoi usare i tuoi sudati Microsoft Rewards points, 100 punti per ogni video extra, oppure armarti di santa pazienza e attendere ore con la generazione a velocità “Standard”. Quei punti che, guarda caso, accumuli principalmente usando Bing per le tue ricerche, come descritto da Thurrott.
Confronta questi 5 secondi con i video fino a 60 secondi che OpenAI permette di creare ai suoi utenti paganti (con abbonamenti che partono da 20 dollari al mese), e capirai che forse “democratizzazione” è una parola un po’ grossa.
Viene da chiedersi: a cosa servono davvero video così corti, se non a stuzzicare l’appetito per qualcosa di più, magari a pagamento o che comunque ti leghi di più all’ecosistema Microsoft?
E non è strano che questa “grande novità” sia disponibile, almeno inizialmente, solo su mobile e non ancora su PC?
Una spintarella a Bing o vera innovazione per te?
Microsoft, dal canto suo, parla di voler rendere la “creatività accessibile e senza sforzo”, come si legge nella dichiarazione ufficiale riportata da Windows Central. Una visione nobile, se non fosse che questa mossa si inserisce in una strategia ben più ampia di integrazione dell’IA nei prodotti Microsoft, sulla scia della loro partnership miliardaria con OpenAI.
Abbiamo già visto DALL·E 3 in Bing Image Creator e l’integrazione di GPT-4 in Copilot.
Ma allora perché questa nuova funzionalità video, basata sul potente Sora, finisce prima su Bing e non, per esempio, direttamente su Copilot, che dovrebbe essere l’assistente AI di punta?
Alcuni osservatori, non a torto, sospettano che sia un tentativo neanche troppo velato di ridare un po’ di ossigeno a Bing, un motore di ricerca che, diciamocelo chiaramente, fatica a tenere il passo con Google. E le prime reazioni degli utenti, pur apprezzando l’idea, non nascondono una certa frustrazione per i limiti imposti e per questa esclusività mobile, vista quasi come una forzatura.
Insomma, siamo di fronte a un vero strumento per liberare la tua creatività o a un’esca ben confezionata per farti usare di più i loro servizi?
E mentre Microsoft gioca le sue carte, cosa ne pensa OpenAI di vedere la sua tecnologia di punta “svenduta” in questo modo?
Il valzer delle Big Tech: chi tira davvero i fili (e i profitti)?
La storia di Sora è interessante: annunciato con gran clamore a febbraio 2024, poi reso disponibile a dicembre dello stesso anno per gli abbonati, superando anche qualche ostacolo normativo in Europa, come ricorda il blog ufficiale di Bing riguardo l’espansione. Ora, una sua versione “light” arriva gratuitamente su Bing.
Ma “gratis”, nel mondo dell’IA generativa, è un concetto relativo.
Modelli come Sora, con la loro complessa architettura ibrida che combina trasformatori e modelli di diffusione, richiedono una potenza di calcolo enorme, come spiegato da DataCamp.
Costi che qualcuno deve pur coprire.
Microsoft, offrendo questo assaggio, non solo cerca di attirare utenti su Bing, ma probabilmente raccoglie anche dati preziosi per affinare ulteriormente questi modelli.
E OpenAI?
Probabilmente beneficia della vasta base di utenti Microsoft per testare e migliorare Sora su larga scala, preparandosi magari a future offerte commerciali più sostanziose.
Quindi, la domanda sorge spontanea:
Questo Bing Video Creator è davvero un passo avanti per te, utente finale, che ora puoi creare micro-video con l’IA, o è l’ennesima mossa in una partita a scacchi molto più grande, giocata sulla nostra pelle (e sui nostri dati) dalle solite Big Tech, con l’obiettivo di legarci sempre di più ai loro ecosistemi e, alla fine, farci aprire il portafoglio?
Staremo a vedere se questi cinque secondi di video diventeranno mai qualcosa di più, o se resteranno solo un contentino.
Un’altra vetrina luccicante. Dietro la promessa di “Sora gratis” c’è sempre un trucco. I punti di Bing sanno di “ti fidelizzo e poi ti vendo”. Curiosa di vedere se questa “magia” generativa porterà più creatività o solo più contenuti usa e getta.
Interessante mossa di Microsoft. Vedremo se questa “prova” gratuita attirerà nuovi utenti verso i loro servizi. Un’opportunità da valutare per chi fa video marketing.