TablePress: la falla di sicurezza che mette a rischio 700.000 siti WordPress

Anita Innocenti

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Un plugin per WordPress con 700.000 installazioni è stato vulnerabile ad attacchi XSS, mettendo a rischio un numero elevato di siti web e la sicurezza dei loro utenti

Una grave vulnerabilità in TablePress, plugin di WordPress, ha esposto 700.000 siti all'iniezione di codice malevolo, anche con bassi privilegi. Corretta con la versione 3.2.1, la falla "DOM-Based Stored XSS" solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei plugin di terze parti. L'episodio evidenzia un tallone d'Achille nell'ecosistema WordPress, dipendente da sviluppatori esterni.

TablePress: la falla di sicurezza che mette a rischio 700.000 siti WordPress

Quando un plugin così diffuso, installato su centinaia di migliaia di siti, mostra una vulnerabilità critica, la notizia fa il giro in fretta. È quello che è successo con TablePress, uno degli strumenti più popolari per creare tabelle su WordPress. Se lo usi, devi sapere che per un certo periodo il tuo sito potrebbe essere stato un veicolo per attacchi informatici senza che tu te ne accorgessi minimamente. Il problema, come descritto da fonti come Wordfence, è serio e riguarda la possibilità per un malintenzionato di iniettare codice malevolo direttamente nelle tue pagine.

E la cosa più preoccupante è che questo problema non è esattamente una novità sbucata dal nulla.

Ma cosa è successo, in parole povere?

Tecnicamente si parla di una vulnerabilità di tipo “DOM-Based Stored Cross-Site Scripting” (come riportato sull’advisory di GitHub), una definizione complessa per dire una cosa molto semplice: un malintenzionato con un accesso anche limitato al tuo sito – basta un profilo da “Collaboratore” – poteva inserire degli script dannosi.

Questi script poi si attivavano nel browser di chiunque visitasse la pagina contenente la tabella “infetta”.

Il punto chiave qui è il basso livello di privilegi richiesto: non serve essere un super-hacker con accesso da amministratore per fare danni, ma un utente con permessi che molti siti concedono con una certa leggerezza a collaboratori esterni.

Tutto bene quel che finisce bene?

Non proprio.

Perché quando la fiducia viene messa in discussione, le toppe non sempre bastano a ricucire lo strappo.

La risposta degli sviluppatori e i dubbi che restano

Certo, il team di TablePress ha agito, rilasciando la versione 3.2.1 che corregge la falla. Hanno ringraziato i ricercatori di sicurezza per la segnalazione, come da prassi.

Ma la domanda sorge spontanea: come è possibile che un plugin con un bacino d’utenza così vasto si porti dietro una vulnerabilità simile per così tanto tempo?

La documentazione tecnica mostra che le analisi su queste falle erano in corso da mesi, evidenziando una crepa in un sistema che dovrebbe essere solido come una roccia.

Quando la popolarità di uno strumento cresce, la responsabilità dovrebbe fare altrettanto. E qui, forse, qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto.

Perché, diciamocelo, questo non è un caso isolato.

È la punta di un iceberg molto più grande, che riguarda il modo stesso in cui funziona il mondo di WordPress.

Il vero tallone d’Achille del mondo WordPress

La verità è che la grande forza di WordPress, cioè la sua infinita espandibilità tramite plugin di terze parti, è anche la sua più grande debolezza. Le statistiche parlano chiaro: il report di Patchstack sulla sicurezza di WordPress ha evidenziato come nel 2024 siano state scoperte quasi 8.000 nuove vulnerabilità, e la stragrande maggioranza non riguarda il “cuore” di WordPress, ma proprio i plugin.

Ci affidiamo a migliaia di sviluppatori terzi, spesso team piccoli o addirittura singoli professionisti, sperando che facciano sempre tutto alla perfezione. Ma chi controlla davvero la qualità e la sicurezza del loro codice nel tempo? Questa vicenda di TablePress è solo l’ennesimo campanello d’allarme che ci ricorda quanto sia fragile questo castello di carte.

La vera domanda, quindi, non è se il prossimo plugin che usi avrà una falla, ma quando verrà scoperta.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

20 commenti su “TablePress: la falla di sicurezza che mette a rischio 700.000 siti WordPress”

  1. Ah, certo, 700.000 siti alla griglia per una falla. Sembra che il “facile” a volte costi caro. Meglio controllare gli aggiornamenti, no?

  2. Silvia Graziani

    Ma davvero? Settentatemila siti alla mercé di un attacco XSS. Questo dimostra la superficialità con cui si gestisce la sicurezza, delegando tutto a terzi senza controllo. Quando paghiamo per la tranquillità, ci ritroviamo con questi rischi?

    1. Ancora queste falle nei plugin. Roba da matti. Si spende un sacco per avere qualcosa di “professionale” e poi ci si ritrova con 700.000 siti esposti. Mi chiedo quanto tempo ci vuole prima che qualcuno impari la lezione per bene.

    2. Giorgio Martinelli

      La gestione del rischio nella dipendenza da software di terze parti è chiara. L’incidente TablePress sottolinea la necessità di un monitoraggio continuo delle vulnerabilità. La proporzione tra diffusione e potenziale danno è sempre un dato da valutare.

  3. La solita storia. Plugin diffuso, vulnerabilità. 700.000 siti a rischio. Non ci si può più fidare di niente, ormai. Ci mettono alla mercé di chiunque.

    1. Mah, 700.000 siti che barcollano per una XSS… fa pensare a quanto sia fragile la base su cui poggiamo spesso. Si installa con leggerezza, poi ci si ritrova con un bel problema. Chissà se gli sviluppatori di questi strumenti hanno la stessa cura per la sicurezza dei loro utenti quanto per la loro popolarità?

  4. La sicurezza dei plugin di terze parti rimane un punto debole. Bisogna sempre verificare le versioni e gli aggiornamenti disponibili per proteggere i propri progetti online.

    1. Capisco perfettamente le tue preoccupazioni, Simone. La diffusione di falle come questa in plugin così utilizzati è sempre preoccupante. Personalmente, tendo a privilegiare soluzioni integrate o meno dipendenti da codice di terze parti per ridurre il rischio. È una questione di gestione del rischio, no?

    2. Verificare sempre le versioni dei plugin è un consiglio saggio. È preoccupante che una falla così estesa colpisca uno strumento tanto usato. La manutenzione della sicurezza, anche per le cose che funzionano, è un impegno continuo.

  5. Certo che il “popolare” TablePress cede il passo. 700.000 siti come bersagli facili, mica male. E poi ci lamentiamo se i siti vengono hackerati. Chi si fida davvero di codice altrui senza controllarlo per bene?

    1. Gabriele Caruso

      Ma siamo seri? Altri 700.000 siti a rischio per colpa di un plugin. È una vergogna! Nessuna protezione per i nostri business, solo pericoli continui. Quando la smetteremo di affidarci a chiunque?

    2. Ecco, un altro caso che dimostra quanto sia fragile la dipendenza da codice altrui. Settemila siti, roba da far tremare le gambe. Ma cosa ci si può aspettare da chi pensa solo a quanti download fare?

  6. Ancora una volta, un plugin così diffuso si rivela un colabrodo. 700.000 siti esposti a XSS per una distrazione dello sviluppatore. Non ci si può più fidare ciecamente di chi non ha controlli seri prima del rilascio. Quanto dovremo aspettare prima che la sicurezza diventi prioritaria anche per chi crea strumenti per la comunità?

  7. Giovanni Graziani

    Ma come si fa a rilasciare un plugin con falle del genere? Sono anni che uso TablePress e queste notizie mi fanno solo perdere tempo prezioso per correggere problemi altrui. Serve più serietà nel controllo.

  8. Un vero peccato per TablePress, un tool che uso spesso. La sicurezza dei plugin di terze parti è sempre un punto interrogativo, e queste notizie sono un monito per tutti noi. Bisogna sempre verificare gli aggiornamenti con attenzione.

    1. Nicola Caprioli

      Eh sì, Simone, la gestione delle terze parti è la nota dolente. Come si dice, la fretta è cattiva consigliera, anche per chi crea plugin. Si spera che gli sviluppatori prestino più attenzione al codice prima di metterlo in circolazione.

    2. Certo, che sorpresa. La gente installa plugin senza controllo, poi si lamenta. Ovvio che succeda. Bisognerebbe selezionare con più criterio.

  9. Ancora un plugin che fa acqua. 700.000 siti alla mercé di chiunque. La superficialità costa cara a tutti, questo è il vero problema.

  10. Andrea Ruggiero

    Mi sa che questa notizia farà storcere il naso a molti che usano TablePress. È un bel promemoria che anche gli strumenti più popolari possono avere i loro scheletri nell’armadio. Bisognerebbe sempre stare attenti agli aggiornamenti, vero?

  11. Paola Montanari

    È inaccettabile che un plugin così diffuso presenti simili falle. La qualità e la sicurezza dei prodotti per WordPress devono essere una priorità assoluta. Chi garantisce la vigilanza costante di questi strumenti?

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