La chat temporanea di Gemini: vera privacy o mossa di marketing VS OpenAI?

Anita Innocenti

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Tra chat temporanee e policy sulla privacy, l’azienda di Mountain View cerca di bilanciare le esigenze degli utenti con la necessità di dati per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale

Google sta sviluppando una "Chat Temporanea" per Gemini, rivelata da Android Authority. Punta a conversazioni che scompaiono senza traccia per la privacy, come già fa OpenAI. Ma, dati gli accordi privacy di Google (revisioni umane, conservazione), sorgono dubbi sulla reale sicurezza. È una svolta autentica o solo marketing per rassicurare gli utenti?

Gemini e la chat “fantasma”: Google ci prova con la privacy (o almeno così dice)

Allora, pare che a Mountain View si siano accorti che, forse, la gente inizia a storcere un po’ il naso quando si parla di intelligenza artificiale e di tutti i dati che si pappa.

E così, come svelato da un’analisi del codice dell’app fatta dai ragazzi di Android Authority, Google starebbe lavorando a una funzione di “Chat temporanea” per il suo assistente Gemini.

L’idea, in sé, non è male: avviare conversazioni che svaniscono nel nulla, senza lasciare traccia nella cronologia e, soprattutto, senza essere usate per addestrare ulteriormente l’IA.

Un po’ come la modalità incognito del browser, ma per le chiacchierate con il tuo amico robotico.

Bello, vero?

Ma la domanda sorge spontanea: è una vera svolta per la nostra privacy o solo un modo per farci sentire un po’ più tranquilli mentre i nostri dati continuano, in un modo o nell’altro, a fare il loro solito giro?

Questa mossa, diciamocelo, non arriva come un fulmine a ciel sereno.

OpenAI con il suo ChatGPT ha già introdotto una funzionalità simile nel 2024, quindi Google, che secondo i dati di Neontri rincorre con un 13,5% di quota di mercato contro il 60% del rivale, doveva pur rispondere colpo su colpo, specialmente ora che entrambi i servizi premium costano la stessa cifra.

La nuova chat temporanea di Gemini, attivabile pare tramite una nuova iconcina a forma di orologio, dovrebbe quindi creare sessioni isolate che non aggiornano nemmeno la memoria a lungo termine che Gemini ha di te.

Meno male, dirai tu, così evito che si ricordi quella volta che gli hai chiesto come fare una torta venuta malissimo.

Ma siamo sicuri che basti un orologino a schermare davvero le nostre conversazioni più delicate, o è più una pezza messa su un sistema che per sua natura è affamato di informazioni?

Ma i nostri dati saranno davvero al sicuro?

E qui casca l’asino, come si suol dire.

Perché se da un lato una chat che “sparisce” sembra una gran cosa, dall’altro dobbiamo fare i conti con la realtà delle informative sulla privacy di Google.

Come specificato nel Gemini privacy notice, le conversazioni standard con Gemini possono essere riviste da revisori umani – persone in carne ed ossa – per migliorare il servizio.

Sì, hai capito bene.

E anche se disattivi la registrazione dell’attività, alcune informazioni potrebbero comunque essere conservate per un certo periodo. ZDNet, in un suo approfondimento, suggerisce alcuni accorgimenti per limitare la fame di dati di Gemini, ma la verità è che il controllo totale sembra ancora un miraggio.

Quindi, questa chat temporanea sarà davvero un porto franco o solo un’illusione di riservatezza in un mare di dati costantemente monitorati?

Certo, per gli utenti aziendali che usano Gemini tramite Google workspace, ci sono ulteriori controlli amministrativi, come descritto da Google support, ma per l’utente comune la questione rimane spinosa.

La tecnologia per implementare queste chat temporanee è ancora in fase di sviluppo, con un backend non del tutto completo.

Il che significa che non c’è una data di lancio precisa e non è ancora chiarissimo come funzionerà nel dettaglio questa “sparizione”.

Sarà un’eliminazione immediata o i dati sosteranno da qualche parte per un po’?

E come si concilierà questa presunta privacy con la capacità di Gemini di offrire esperienze personalizzate, che per definizione si basano sulla memoria delle nostre interazioni?

Un futuro di Chat “Smemorate” o solo marketing?

L’idea che queste funzionalità di privacy diventino la norma, un po’ come l’HTTPS per i siti web, è allettante. Google, però, si trova davanti a un bel dilemma: da una parte deve rassicurare gli utenti sempre più preoccupati per come vengono usati i loro dati, dall’altra non può rinunciare al flusso di informazioni che alimenta il miglioramento continuo dei suoi modelli di intelligenza artificiale (IA). Modelli capaci di integrare immagini, codice e dati in tempo reale, come annunciato sul blog di Google.

La domanda che ci poniamo è se questa nuova funzione sarà una risposta concreta a queste preoccupazioni o solo un’altra mossa di marketing per tenerci buoni.

Insomma, mentre aspettiamo di vedere se e come questa “Temporary Chat” vedrà la luce, il dubbio rimane:

Ci stiamo muovendo verso un futuro in cui potremo davvero fidarci di parlare liberamente con le IA, o queste concessioni sulla privacy sono solo il minimo indispensabile per evitare un esodo di massa verso piattaforme percepite come più sicure? Staremo a vedere se Google riuscirà a convincerci che tiene davvero alla nostra riservatezza, o se, alla fine della fiera, l’importante è solo continuare ad avere accesso, in un modo o nell’altro, a quella miniera d’oro che sono le nostre conversazioni.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

1 commento su “La chat temporanea di Gemini: vera privacy o mossa di marketing VS OpenAI?”

  1. Chat temporanea? Vedremo. Google ha un track record un po’ così…Spero non sia solo fumo negli occhi per farci usare Gemini senza troppi pensieri. La privacy è un’altra cosa, ragazzi.

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