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Contattaci ora →La dichiarazione di Google getta ombre sull’utilità reale dei file llms.txt, sollevando dubbi sull’effettiva adozione da parte dei sistemi di intelligenza artificiale e aprendo un dibattito sulla loro efficacia.
Google, tramite John Mueller, ha dichiarato il 17 giugno 2025 che nessun sistema di intelligenza artificiale sta attualmente utilizzando i file llms.txt, proposti per guidare gli LLM sui contenuti dei siti. Questa rivelazione mette in discussione l'adozione dello standard e la sua utilità immediata, paragonandolo al superato meta tag keywords, suggerendo che sitemap e dati strutturati rimangono i metodi preferiti.
Ti sei mai chiesto se tutti quei discorsi sui file llms.txt
per “istruire” le intelligenze artificiali avessero davvero un fondamento solido?
Beh, pare che John Mueller di Google abbia appena gettato un bel sasso nello stagno. Il 17 giugno 2025, infatti, ha dichiarato senza troppi giri di parole che, al momento, nessun sistema AI sta effettivamente utilizzando questi file. Una notizia che, come scrive Search Engine Roundtable, rimette un po’ in discussione l’urgenza con cui alcuni spingono per la loro adozione.
Ma allora, tutto questo parlare di llms.txt
a cosa è servito finora?
Cos’è questo famoso LLMs.txt e perché tanta agitazione?
Partiamo dalle basi, nel caso ti fosse sfuggito.
Il file llms.txt
è stato proposto come uno standard per aiutare i proprietari di siti web a indicare ai modelli di linguaggio di grandi dimensioni (gli LLM, appunto, come quelli dietro a ChatGPT o Gemini) quali sono le parti più importanti del proprio sito. Pensa a una sorta di “Cicerone” digitale che dice all’AI: “Ehi, se cerchi informazioni accurate sui miei prodotti, guarda qui! Le FAQ sono da questa parte, e il blog con gli approfondimenti è lì”.
L’idea, come descritta per esempio da Bluehost, è quella di migliorare l’accuratezza con cui l’AI parla del tuo brand e dei tuoi contenuti, evitando che prenda fischi per fiaschi. Diverse piattaforme, inclusi alcuni noti plugin SEO come Yoast, si sono già attrezzate per permettere di generare questo file con un clic, promettendo mari e monti in termini di visibilità e controllo sull’AI.
Bello, vero?
Peccato che la realtà, secondo Google, sembri essere un tantino diversa.
La doccia fredda di Google e i dubbi sulla reale utilità
Nonostante l’entusiasmo di alcuni e l’adozione da parte di strumenti anche diffusi, la dichiarazione di Mueller suona come una vera e propria doccia fredda. Stando a quanto emerge, e pare confermato anche dall’analisi dei log dei server (che non mostrano richieste di questi file da parte dei principali crawler AI), l’adozione da parte dei “grandi giocatori” dell’intelligenza artificiale sarebbe, per usare un eufemismo, nulla. Lo stesso Mueller, come approfondito da Search Engine Journal, ha espresso un certo scetticismo, paragonando llms.txt
al defunto meta tag keywords
.
Ricordi?
Quella cosa che doveva rivoluzionare la SEO e che poi è finita nel dimenticatoio perché facilmente manipolabile e, alla fine, ignorata dai motori di ricerca. Il rischio, secondo alcuni, è che llms.txt
possa fare la stessa fine, o peggio, diventare un altro strumento per tentare di “forzare la mano” ai sistemi, magari indicando contenuti diversi all’AI rispetto a quelli mostrati agli utenti.
Google, dal canto suo, sembra suggerire che esistano già metodi più che validi per comunicare la struttura e l’importanza dei contenuti, come le sitemap e i dati strutturati. Viene da chiedersi, quindi, se questa nuova iniziativa non sia l’ennesimo tentativo di aggiungere complessità dove, forse, non ce n’era bisogno, o se ci sia dell’altro che ancora non vediamo.
Che dire, un’altra moda passeggera nel mondo SEO? Sitemap e dati strutturati sembrano ancora la via giusta.
Beh, era prevedibile. Troppo nuovo per essere già implementato su larga scala. Forse in futuro, ma per ora meglio concentrarsi su ciò che funziona già. Grazie per la dritta!
Un’altra promessa non mantenuta? Forse è meglio concentrarsi su altro.
Giovanni Ricci: Azz… quindi tutto quel lavoro per creare i file llms.txt è stato inutile? Meglio tornare a concentrarsi sulle basi, sembra. Grazie per la dritta!
Giovanni Ricci: Azz… quindi tutto quel lavoro per creare i file llms.txt è stato inutile? Meglio tornare a concentrarsi sulle basi, sembra. Grazie per la dritta!
Capisco. Sembra che ci abbiano venduto l’ennesima bufala. Meglio tornare alle basi, allora.
Forse è solo questione di tempo prima che li integrino. Restiamo vigili e vediamo cosa succede.