Google AI Overviews: crolla il traffico organico e a pagamento

Anita Innocenti

Le regole del digitale stanno cambiando.

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L’analisi svela un calo medio del 34,5% dei click sui risultati organici, ma le parole chiave brandizzate rappresentano un’eccezione con un aumento del 18,68%, aprendo interrogativi sul futuro della SEO e della visibilità online.

Le AI Overviews di Google stanno riducendo drasticamente il traffico organico: un calo del 34,5% nei click per query generiche, ma un aumento del 18,68% per quelle brandizzate. Google sembra favorire i marchi consolidati, rendendo arduo l'emergere per le PMI. Questo ridisegna le regole SEO, sollevando dubbi sulla diversità delle fonti e l'apertura del web.

I numeri che nessuno voleva vedere: ecco l’impatto reale delle AI Overviews

Te lo ricordi il timore che serpeggiava tra addetti ai lavori quando Google ha lanciato le AI Overviews?

Ecco, quel timore oggi ha dei numeri precisi.

E, diciamocelo, non sono per niente rassicuranti.

Basta vedere il report di Seer Interactive.

Lo studio analizza 25,1 milioni di impression organiche e 1,1 milioni di impression a pagamento su 3.119 query in 42 aziende, monitorando l’impatto di Google AI Overviews (AIO) sui click. I risultati mostrano un crollo generale del CTR: per le query con AIO, l’organico scende da 1,76% a 0,61% (-61%) e il paid da 19,7% a 6,34% (-68%).

Anche senza AIO, l’organico cala del 41%. Le citazioni AIO restano decisive: +35% di CTR organico e +91% di CTR a pagamento rispetto ai brand non citati. Il traffico Google continua a ridursi, spostandosi verso AI e social.

Ma il vero problema non è solo nel calo medio.

Il diavolo, come sempre, si nasconde nei dettagli e in chi viene colpito più duramente.

Le parole chiave non brandizzate, quelle che le persone usano per scoprire nuovi prodotti o servizi, subiscono un colpo ancora più forte, con un crollo del 19,98%. Se poi il tuo sito non si posiziona tra i primi tre, la situazione peggiora ulteriormente, con una perdita di click del 27,04%.

La combinazione letale?

Quando l’AI Overview si somma a un Featured Snippet: in quel caso, i click precipitano del 37,04%.

Sembra un quadro a tinte fosche, quasi senza via d’uscita.

Eppure, in questo panorama c’è un’anomalia, un dato controintuitivo che cambia le carte in tavola per una specifica categoria di ricerca.

Ma c’è chi vince e chi perde: il paradosso delle parole chiave brandizzate

In mezzo a un mare di dati negativi, emerge un’isola felice: le parole chiave brandizzate.

Quando un utente cerca specificamente il tuo marchio e compare un’AI Overview, i click non diminuiscono, ma aumentano in media del 18,68%, come riporta Amsive.

Come si spiega questo paradosso?

L’ipotesi più plausibile è che, in questo caso, l’intelligenza artificiale non agisca più come un “ladro di traffico”, ma come un sigillo di garanzia. L’utente ha già deciso di cercarti, e il riassunto di Google non fa altro che confermare la sua scelta, rassicurandolo e spingendolo a cliccare con più convinzione.

Questo significa che Google, forse involontariamente, sta creando una sorta di “corsia preferenziale” per i brand già noti, rendendo ancora più difficile la vita a chi cerca di emergere.

Mentre i giganti consolidano la loro posizione, le piccole e medie imprese che lottano per farsi conoscere attraverso ricerche informative e generiche vedono il loro traffico organico erodersi giorno dopo giorno.

Certo, da Mountain View continuano a sostenere che i pochi click che arrivano sono di “qualità superiore”, ma questa narrazione regge di fronte a un crollo del volume così evidente?

La domanda che resta sospesa è se questo nuovo assetto sia un’evoluzione naturale della ricerca o una mossa calcolata per trattenere sempre più utenti all’interno dei confini di Google, trasformando il web aperto in un giardino con mura sempre più alte.

Chiaro, l’obiettivo è dare risposte immediate, ma a quale prezzo?

Forse al prezzo di una minore diversità di fonti e di una maggiore difficoltà per i nuovi business di farsi strada.

Staremo a vedere chi, alla fine, pagherà il conto di questa “efficienza”.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

8 commenti su “Google AI Overviews: crolla il traffico organico e a pagamento”

  1. Nicola Caprioli

    Ovvio, i numeri non mentono mai. Un’onda di dati che sommerge le piccole imbarcazioni a favore delle corazzate di mercato. Chi si è fidato del vento favorevole della “novità” si ritrova ora in acque agitate. E ora? Torniamo a remarli i dati?

    1. Numeri che fanno riflettere. 🧐 Chi pensava che queste novità tecnologiche fossero neutrali? Io resto diffidente. Il futuro della visibilità online è sempre più un’incognita. 🤖

  2. Gabriele Caruso

    Ecco il mio commento:

    Le AI Overviews sono un boomerang. Un colpo basso alle PMI, un abbraccio ai giganti. Il web si stringe, e noi? Dove andiamo?

  3. Elisa Marchetti

    Ma figuriamoci. Google fa i suoi interessi, come sempre. Chi si aspettava una rivoluzione a favore delle piccole realtà è semplicemente un ingenuo. Le solite storie.

  4. Riccardo Cattaneo

    E quindi? Che ci voleva un genio per capirlo? 🤷‍♂️ Google favorisce i suoi amici, punto. Come sempre. 🙄

  5. Ma che sorpresa! Google premia chi è già famoso. Chi l’avrebbe mai detto. Alla faccia della meritocrazia. Che il futuro sia solo per i brand? Follia pura.

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