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Un nuovo layout degli annunci genera click involontari, sollevando dubbi sulla reale intenzione di Google dietro questa modifica
Il nuovo layout degli annunci di Google sta generando un'ondata di click involontari, coinvolgendo anche i professionisti del settore. Il design rende difficile distinguere i risultati organici dai contenuti a pagamento. Cresce il sospetto che questa modifica sia una strategia deliberata per aumentare le entrate pubblicitarie di Google, sacrificando la chiarezza per l'utente.
Un design che confonde (forse) di proposito
La novità sta tutta nel modo in cui Google ha deciso di presentare i risultati a pagamento. Invece del classico annuncio singolo ben segnalato, ora troviamo un blocco unico etichettato come “Risultati sponsorizzati”, che raggruppa più inserzioni. Il vero problema, però, è che il pulsante per nascondere questi annunci, “Hide sponsored results”, è stato posizionato in fondo al blocco.
In pratica, te ne accorgi solo dopo averli già superati.
La versione ufficiale di Google parla di una modifica pensata per “rendere la navigazione ancora più semplice”. Eppure, l’effetto pratico sembra essere l’esatto contrario: una confusione generale che rende difficile distinguere a colpo d’occhio un risultato organico da uno a pagamento.
E non pensare che a cascarci siano solo gli utenti meno esperti.
Tutt’altro.
Anche i professionisti del settore ci cascano
La cosa che dovrebbe far riflettere è che persino i veterani del marketing digitale, gente che con la SERP di Google ci lavora ogni santo giorno, stanno cadendo nella trappola.
Lo stesso Barry Schwartz, una delle voci più autorevoli nel mondo della ricerca online, ha ammesso di aver cliccato per sbaglio su un annuncio ben due volte in una settimana.
E non è l’unico.
Greg Finn, che gestisce campagne Google Ads da quasi vent’anni, e altri nomi noti come Wil Reynolds e Glenn Gabe, hanno raccontato esperienze simili. Persone che, per mestiere, dovrebbero avere un occhio allenatissimo a riconoscere gli annunci, si sono ritrovate a cliccarci sopra involontariamente.
E se questo accade a chi con Google ci lavora ogni giorno, cosa possiamo aspettarci dall’utente medio?
Dietro la scelta di Google: errore o strategia?
I dati di un sondaggio informale, condotto proprio tra professionisti del settore, sono abbastanza eloquenti: circa l’82% degli intervistati ha confermato di aver cliccato per errore su questi nuovi annunci. Una percentuale enorme, se consideriamo la competenza tecnica dei partecipanti.
Viene spontaneo chiedersi se si tratti di una svista o di una mossa calcolata.
La sensazione, condivisa da molti addetti ai lavori, è che questa confusione non sia affatto casuale. Anzi, potrebbe essere una strategia deliberata per aumentare il numero di click sugli annunci e, di conseguenza, le entrate pubblicitarie di Google. Un design corretto, orientato all’utente, avrebbe previsto il pulsante per nascondere gli annunci in cima al blocco e un’etichetta chiara per ogni singolo risultato a pagamento.
La scelta di fare l’opposto lascia intendere che, forse, l’obiettivo non era migliorare l’esperienza dell’utente, ma piuttosto quella di rendere il confine tra risultati organici e a pagamento il più labile possibile.
A tutto vantaggio, ovviamente, delle casse di Mountain View.

Empatia pura. Ma la chiarezza utente dove va? 🤔💡
Questa mossa di Google è un vero e proprio labirinto di pixel, dove il bottone per uscire si trova dopo aver già perso la strada. Mi chiedo se la loro bussola punti solo ai profitti.
Ah, Google che dipinge un quadro di confusione per raccogliere il proprio raccolto. Come un contadino che nasconde il fieno sotto il grano, mi chiedo se l’utente sia solo un piccolo ingranaggio in questa macchina lucida.
Beh, Maurizio, non è che Google nasconda il fieno sotto il grano, ma piuttosto ce lo fa calpestare per sbaglio. Sospetto che la chiarezza sia sacrificata per far cassa. Ci si aspetta più onestà da chi manipola le nostre ricerche.
Il layout, una tela confusa. Google dipinge profitti su sfondi ignari. Click involontari: un mare da navigare, o una trappola ben congegnata? La chiarezza, una vela strappata dal vento dell’interesse.
Logica ferrea, ma la trasparenza dove è finita?
Ma che sorpresa, Google che gioca a nascondino con gli utenti! Chissà se poi si accorgeranno che il loro altruismo costa così caro.
Macchine che ingannano. Un oceano di click, ma dove finisce la fiducia?
Un velo sottile su clic involontari… 🧐 La chiarezza conta. 🤔
Ma dai, Google che bara? 🙄 Chi l’avrebbe mai detto… 💸 Solo per più clic, ovvio.
Mah, ‘sto layout fa un po’ il furbo, eh? Non vorrei che sia una mossa per beccare più click, mica una svista.