Google ci riprova con le segnalazioni recensioni: Funzionerà davvero questa volta?

Anita Innocenti

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L’ennesimo tentativo di Google di affinare il sistema di segnalazione, tra nuove etichette e vecchi dubbi sull’efficacia reale degli interventi.

Google sta testando nuove, specifiche opzioni per segnalare recensioni inappropriate su Google Business Profile. L'obiettivo è rendere la segnalazione più chiara e semplice per gli esercenti. Tuttavia, permangono dubbi sull'effettiva velocità ed efficacia della moderazione di Google. La comunità SEO attende di vedere se questa novità porterà un reale miglioramento per le attività locali alle prese con recensioni dannose.

Google ci riprova con le recensioni: Ma funzionerà davvero questa volta?

Sembra che a Mountain View non si stanchino mai di mettere mano alle loro creature digitali, e questa volta nel mirino ci sono le opzioni per segnalare le recensioni su Google Business Profile. L’obiettivo, almeno sulla carta, è di rendere la vita un po’ meno complicata a chi gestisce una scheda Local e si trova a dover combattere contro commenti inappropriati o palesemente falsi.

La notizia arriva dritta da Search Engine Roundtable, che ha intercettato questa fase di test.

Fin qui, tutto bene, verrebbe da dire.

Ma la vera domanda che serpeggia tra gli addetti ai lavori è se questa novità porterà a un reale cambio di passo o se resteremo impantanati nelle solite lungaggini burocratiche di Google quando si tratta di far valere le proprie ragioni.

Cosa cambia (o dovrebbe cambiare) nel segnalare le recensioni

L’idea di fondo sarebbe quella di abbandonare etichette un po’ generiche come “Fuori tema” o “Spam”, che spesso lasciavano spazio a interpretazioni e frustrazioni, per introdurre categorie di segnalazione più chiare e specifiche. Amy Toman, un nome noto nel marketing digitale, ha notato come le nuove etichette sembrino più precise, il che potrebbe, in teoria, facilitare il processo. Anche Tim Colling del Local Search Forum ha confermato di aver avvistato questa interfaccia rinnovata.

Bello, no?

Peccato che, come sottolinea la stessa Toman, il vero banco di prova sarà la velocità e l’efficacia con cui Google interverrà una volta ricevuta la segnalazione.

Perché, diciamocelo chiaramente, a che serve un sistema di segnalazione più chiaro se poi le risposte latitano o arrivano con il contagocce, lasciando le attività in balia di recensioni dannose per settimane, se non mesi?

Recensioni: perché Google ci mette le mani (e perché dovrebbe interessarti)

Non è un mistero per nessuno che le recensioni siano diventate il pane quotidiano per la visibilità locale. Google stessa non fa che ripetercelo: le recensioni pesano, eccome se pesano, nel determinare chi finisce nel tanto ambito Local Pack. E finire lì dentro, per un’attività locale, può fare la differenza tra un cliente che entra e uno che tira dritto, con tassi di conversione che possono arrivare fino al 14% in più per chi si piazza bene.

Quindi, è chiaro che un sistema di gestione delle recensioni più efficiente sarebbe manna dal cielo.

Viene da chiedersi, però, se questa rinnovata attenzione sia spinta unicamente dalla nobile volontà di aiutare le attività o se, come spesso accade con i giganti del web, ci sia anche un interesse a migliorare la qualità dei dati che poi, in un modo o nell’altro, tornano utili a Google stessa per affinare i suoi algoritmi e, chissà, magari spingere verso i suoi servizi a pagamento.

Non solo segnalazioni: il continuo “work in progress” di Google e i dubbi che restano

D’altronde, questa mossa non arriva isolata.

Abbiamo visto test su caroselli di recensioni che aggregano pareri da più fonti in passato, e continui ritocchi al Local Pack per dare priorità, si dice, ad attività con informazioni accurate e un buon livello di engagement. E non dimentichiamo le recenti insistenze sull’accuratezza delle informazioni e la struttura degli URL nelle schede, come descritto nelle novità di Maggio 2025 su Google Business Profile, che trovi nel loro canale di supporto.

Tutto questo fermento è formalmente positivo, ma lascia aperti alcuni interrogativi:

Questi cambiamenti sono davvero pensati per dare più controllo e trasparenza agli imprenditori, o servono principalmente a Google per affinare i propri algoritmi e rendere il suo giardino sempre più curato, a volte a scapito della flessibilità degli utenti?

L’impressione è che si stia cercando la quadra, ma con un’industria che, secondo alcune stime citate da Dalton Luka, ha visto un aumento del 15% delle recensioni false, la pressione per trovare soluzioni realmente efficaci, e non solo di facciata, è altissima.

Staremo a vedere se questa sarà la volta buona o se ci toccherà aspettare il prossimo giro di giostra.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

9 commenti su “Google ci riprova con le segnalazioni recensioni: Funzionerà davvero questa volta?”

  1. Federica Ferrari

    Speriamo che stavolta Google sia più reattivo. Le recensioni false possono danneggiare seriamente le piccole attività. Sarebbe utile avere tempi di risposta più rapidi e criteri di valutazione più chiari. Vedremo se queste nuove opzioni porteranno dei miglioramenti concreti.

  2. Elena Bellini

    Vedremo. Sulla carta sembra un passo avanti, ma la rapidità con cui Google interviene farà la differenza. Troppo spesso le segnalazioni restano inevase per settimane, se non mesi. Se migliorano i tempi, sarà una svolta.

    1. Emanuela Galli

      Hai ragione Elena, la velocità è tutto. Se non sono veloci, è inutile.
      Un sistema più chiaro è un buon inizio, ma serve più personale per la moderazione.

    1. Riccardo D’Angelo

      Marco, verissimo. La mia paura è che si concentrino troppo sulla forma (nuove etichette) e poco sulla sostanza (tempi di risposta umani). Se non velocizzano, sarà l’ennesimo cerotto su una ferita aperta.

  3. Quante volte l’abbiamo sentita questa? Temo che servirà a poco, a meno che non assumano più persone per controllare le segnalazioni.

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