Google Integra gli Audio Overviews di NotebookLM nella Ricerca per Farti Ascoltare i Risultati

Anita Innocenti

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Tra podcast interattivi e assistenti personali, Google testa “Audio Overviews” per trasformare la ricerca in un’esperienza d’ascolto, ma resta da capire se sarà davvero utile o solo un’altra mossa per rafforzare il suo dominio.

Google sta testando una novità nella ricerca: gli Audio Overviews. Questa funzione, derivata da NotebookLM, permette agli utenti di ascoltare riassunti dei risultati invece di leggerli. Attualmente in beta negli USA, offre anche una modalità interattiva per fare domande aggiuntive. Si basa sul progetto 'Project Tailwind' e mira a rendere la ricerca più multimodale.

Ti raccontano le notizie, ma puoi anche chiedere di più?

Già, perché l’idea è che tu possa non solo avviare una narrazione dei risultati con un semplice tocco sull’icona del microfono, ma addirittura interagirci.

Pensa un po’.

Una modalità “interattiva” (ancora in beta, sia chiaro) che ti permetterebbe di fare domande durante l’ascolto, con risposte che arrivano da più fonti web e con voci che cercano di suonare naturali.

I primi test sembrano dire che i tempi di risposta sono decenti, a volte sui 10 secondi anche se Google si era cautelata parlando di 40.

Però, gli stessi ingegneri mettono le mani avanti: se la domanda è troppo arzigogolata, preparati a qualche pausa imbarazzante o a risposte non proprio impeccabili.

Insomma, l’idea è affascinante, ma sarà davvero così fluida e utile come la dipingono, o ci ritroveremo con l’ennesimo strumento mezzo cotto che promette mari e monti?

E non credere che questa sia un’idea spuntata fuori dal nulla, perché dietro c’è una storia che parte da lontano.

Un progetto segreto che diventa la voce di Google Search?

Esatto, perché questa funzione Audio Overview non è nata ieri. Tutto parte da un progetto interno a Google, chiamato “Project Tailwind”, che all’inizio era focalizzato sull’analisi di documenti. Poi, piano piano, si è trasformato in NotebookLM, uno strumento AI che si basa molto sulle fonti citate.

La vera svolta, come raccontano anche sul blog di Google, è arrivata con gli “Audio Overview” veri e propri, che già in NotebookLM permettevano di creare riassunti in stile podcast da documenti, video di YouTube e articoli web, arrivando a supportare un sacco di lingue.

E poi, non contenti, hanno aggiunto la possibilità di fare ricerche automatiche sul web direttamente da NotebookLM, collegando i tuoi documenti con le informazioni fresche di internet. Quindi, quello che vedi arrivare su Search è, in pratica, l’ultimo passo di un percorso ben definito.

Ma siamo sicuri che questa evoluzione sia tutta a vantaggio dell’utente?

Perché, vedi, quando Google muove queste pedine, c’è sempre da chiedersi cosa ci sia sotto in termini di strategia più ampia.

La ricerca diventa un affare (ancora più grande) e la privacy che fine fa?

E qui veniamo al sodo.

Secondo alcuni analisti, come quelli di The Verge, dietro a NotebookLM c’è un potenziale enorme per il mondo enterprise, con una possibile integrazione spinta in tutto Google Workspace. Non è un caso che ci sia già una struttura a più livelli, da quello gratuito a quello per le aziende.

E questa mossa in Search?

È un altro tassello nella strategia di Google per rendere la ricerca sempre più “multimodale”, cioè capace di interagire con noi in modi diversi, un po’ come già successo con le ricerche visive potenziate da Gemini.

Certo, gli sviluppatori sono lì che premono per avere più accesso tramite API, perché vorrebbero poter personalizzare queste diavolerie.

E la privacy?

Google giura e spergiura che i documenti caricati su NotebookLM restano isolati e non finiscono nei loro calderoni per addestrare l’AI, come specificato nelle pagine di supporto di Google NotebookLM.

Sarà vero?

La sfida, alla fine, sarà bilanciare la precisione delle fonti, che in NotebookLM è un punto d’onore, con la velocità che la gente si aspetta da una ricerca. Dicono che un sacco di utenti a pagamento di NotebookLM usino già queste funzioni audio.

Ma la vera domanda è: questa ennesima “innovazione” servirà davvero a noi utenti per trovare informazioni migliori, o è solo un altro modo per Google di rafforzare il suo dominio, magari raccogliendo ancora più dati su come interagiamo con l’informazione?

Staremo a vedere se sarà la solita storia o se, stavolta, c’è qualcosa di veramente utile per chi cerca risposte.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

5 commenti su “Google Integra gli Audio Overviews di NotebookLM nella Ricerca per Farti Ascoltare i Risultati”

  1. Emanuele Orlando

    Mah, l’idea di ascoltare i risultati è interessante, ma spero non diventi un’altra scusa per riempirci di pubblicità. Vedremo se sarà effettivamente utile o solo un modo per tenerci ancora più incollati a Google.

  2. Manuela Giordano

    Interessante! Mi chiedo se la qualità dei riassunti audio sarà buona. Se è fatta bene, potrebbe essere utile in auto o mentre cucino. Staremo a vedere.

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