Google Search Console lancia ‘Achievements’: gamification o strategia?

Anita Innocenti

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Dietro l’apparente incoraggiamento di Google si cela una strategia di “gamification” per fidelizzare gli utenti SEO, pur ribadendo che i traguardi raggiunti non influenzano il ranking.

Google Search Console introduce gli 'Achievements', una bacheca per celebrare i traguardi del tuo sito. Questa novità "gamifica" l'esperienza SEO, spostando le notifiche email in uno spazio dedicato. Google però chiarisce che gli obiettivi sbloccati tramite i click non sono un fattore di ranking e non influenzano il posizionamento, servendo esclusivamente da incentivo psicologico.

La gamification entra in Search Console: una mossa calcolata?

Diciamocelo, la SEO è un lavoro di pazienza, fatto di piccoli passi e lunghe attese.

Google lo sa bene e, con questa mossa, sembra voler applicare i principi della psicologia comportamentale per tenerci incollati alla sua piattaforma.

Come descritto da WebProNews, l’idea è quella di introdurre la “gamification”: darti delle piccole ricompense, dei badge virtuali, per farti sentire bravo e spingerti a tornare più spesso a controllare i dati. Un po’ come le app per il fitness che ti premiano quando raggiungi i 10.000 passi.

L’obiettivo, quindi, potrebbe non essere solo aiutarti, ma creare una sorta di dipendenza positiva dai suoi strumenti.

Ma come funziona esattamente questa nuova giostra?

Obiettivi sbloccati: come funziona il sistema di ricompense

Il meccanismo è abbastanza semplice e si basa sui click. Il sistema tiene traccia di un obiettivo alla volta nella sezione “In corso” e, una volta che il tuo sito raggiunge una certa soglia per la prima volta (ad esempio, 50 click in 28 giorni), l’obiettivo viene “sbloccato” e spostato nella sezione “Conseguiti”.

Puoi cliccare su ogni traguardo per vedere un confronto con il periodo precedente e accedere al report Insights. Una cosa da tenere a mente è che per i siti appena aggiunti a Search console, serviranno circa 28 giorni prima che il sistema raccolga dati a sufficienza per iniziare a funzionare.

Tutto molto bello, ma c’è un “ma” grande come una casa.

E Google, furbescamente, lo mette in chiaro fin da subito.

Un gioco, non un segnale di ranking: la messa in guardia di Google

Ecco il punto fondamentale che devi capire. Google stessa, come riportato su Search Engine Journal, ha messo le mani avanti dichiarando che questi “achievements” non sono stati progettati per riflettere il funzionamento dei suoi sistemi di ranking.

Tradotto dal burocratese: queste medagliette non hanno alcun peso sulla tua SEO.

In pratica, Google ti sta dicendo: “Bravo, hai fatto più click, tieni una medaglia virtuale. Ma non montarti la testa, perché per il mio algoritmo potresti ancora essere l’ultimo della classe”.

È un modo per distinguere nettamente tra un incentivo psicologico per l’utente e un fattore tecnico che influenza il posizionamento, una distinzione che non è mai male ribadire quando si ha a che fare con le logiche, a volte opache, di Mountain View.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

12 commenti su “Google Search Console lancia ‘Achievements’: gamification o strategia?”

  1. Chiara Barbieri

    Ancora con ‘ste notifiche? Già la SEO è un tormento, ora pure i badge. Speriamo almeno che questi “traguardi” servano a qualcosa oltre a illuderci. Alla fine, contano solo i risultati veri.

  2. Benedetta Donati

    Ma certo, ci voleva proprio un giochino per farci sentire importanti mentre lavoriamo. Mica male come idea per tenersi stretti gli “addetti ai lavori”.

    1. Mi sento un po’ esposta. L’idea di essere “premiata” per un lavoro che già mi costa tanto in termini di energie e incertezze, quasi mi fa sentire un po’ infantile. Ma forse è proprio la fragilità del nostro settore che li spinge a cercare modi per tenerci legati. E noi, ci caschiamo?

  3. Speravo in qualcosa di più sostanzioso per migliorare davvero la visibilità, non solo qualche distintivo da collezionare. Ormai è chiaro che ci tengono attivi sulla piattaforma, più che aiutarci concretamente.

  4. Alessandro Lombardi

    Una bacheca di achievement? Certo, per tenerci ingaggiati mentre ci fanno credere che conta. Ma alla fine, sono solo decorazioni, vero?

  5. Capisco la perplessità. Avere dei riconoscimenti visibili può dare una spinta in più nei momenti di stallo, ma resta la pazienza la chiave. D’altronde, la SEO è una maratona, non uno sprint.

    1. Claudio Ruggiero

      La gamification in Search Console è una mossa prevedibile. L’obiettivo è evidente: mantenere i tecnici legati alla piattaforma, sfruttando meccanismi psicologici. Ma la sostanza della SEO rimane invariata, i risultati si ottengono con lavoro serio, non con distintivi.

  6. Ancora trucchetti psicologici per tenerci legati? Google pensa che con qualche badge virtuale ci faremo ingannare? La vera sfida è la sostanza, non i giochini.

    1. Certo, Paola. Ma non è solo la sostanza che conta. Questi “Achievements” sono solo un modo subdolo per farci perdere tempo prezioso in cose futili.

      1. Gamification, eh? Il solito trucco per distrarci dalla vera sostanza. Vogliono farci inseguire farfalle mentre loro decidono le regole del gioco.

  7. Questa “gamification” è un palese tentativo di assuefazione. Google sa bene quanto sia arduo il nostro lavoro e usa questi badge per intrattenerci. Il posizionamento conta, non le stelline virtuali.

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