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Google premia i video brevi e i forum, ma la sua “apertura” sembra favorire soprattutto Reddit a discapito dei blog indipendenti, in una mossa che sa di risposta alla concorrenza dell’AI.
Google, tramite Liz Reid, annuncia un'alterazione dei ranking per privilegiare video brevi, forum e UGC, rispondendo a nuovi comportamenti utente. Tuttavia, il recente March 2025 Core Update ha penalizzato molti forum, eccetto Reddit. La mossa, vista come difensiva contro TikTok e ChatGPT, ridefinisce i vincitori e i vinti della nuova SERP, favorendo grandi piattaforme a discapito dei blog indipendenti.
Il paradosso di Google: più forum, ma solo quelli che dice lui
Da un lato, abbiamo la dichiarazione ufficiale di Liz Reid durante un’intervista al Wall Street Journal: “Dobbiamo rispondere a chi gli utenti vogliono ascoltare. E sempre di più si rivolgono a video brevi, forum, contenuti generati dagli utenti”.
Come ti ho scritto qui, Google starebbe quindi “aggiustando” i ranking per accontentare questa nuova fame di contenuti più diretti e personali. Una narrazione che suona bene, quasi un’apertura democratica ai contenuti “dal basso”.
Dall’altro lato, però, abbiamo la realtà dei fatti. Questa dichiarazione arriva poco dopo il March 2025 Core Update, un aggiornamento che, ironia della sorte, ha fatto una strage proprio tra i forum.
Molte community indipendenti, che magari avevano investito tempo e risorse per diventare un punto di riferimento, si sono viste crollare il traffico.
L’unica, vistosa eccezione?
Reddit, che ne è uscito più forte di prima.
Viene da chiedersi se l’apertura di Google ai forum non sia, in realtà, un’apertura quasi esclusiva a un unico, gigantesco player con cui, evidentemente, ha trovato una quadra.
La domanda, quindi, sorge spontanea: se non si tratta di un’apertura a tutti i contenuti generati dagli utenti, chi sono i veri beneficiari di questa “rivoluzione”?
I vincitori e i vinti: una medaglia a due facce
La risposta è piuttosto chiara guardando le SERP. I video, soprattutto quelli brevi, stanno letteralmente esplodendo nei risultati di ricerca. Chi produce contenuti in questo formato sta vedendo una visibilità che fino a poco tempo fa era impensabile. Allo stesso tempo, come detto, Reddit domina incontrastato le discussioni. Questi sono i “creator” che piacciono a Google.
E gli altri?
I blog indipendenti, quelli che per anni sono stati l’anima del web con approfondimenti e punti di vista unici, continuano a soffrire. Molti sono stati pesantemente penalizzati dagli aggiornamenti degli ultimi due anni, e questa nuova direzione non sembra promettere nulla di buono.
La parola “creator”, sulla bocca di Google, sembra aver cambiato significato, escludendo di fatto chi scrive e approfondisce a favore di chi produce contenuti più veloci e “consumabili”. L’aggiornamento ha continuato a premiare i segnali di E-E-A-T (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità), ma sembra interpretarli in modo sempre più selettivo, favorendo i grandi brand e le piattaforme consolidate.
Tutto questo, però, non accade nel vuoto.
Google non sta ridisegnando la sua creatura per puro altruismo o per un improvviso amore per i video brevi.
C’è una pressione esterna che sta diventando insostenibile.
La vera partita non si gioca più (solo) sulla SERP
Diciamocelo, Google non è più l’unico padrone del cortile.
Strumenti come ChatGPT stanno erodendo la sua quota di mercato, raggiungendo centinaia di milioni di utenti e diventando per molti la prima porta d’accesso all’informazione.
La ricerca sta diventando sempre più conversazionale e basata sull’intelligenza artificiale.
La mossa di Google, quindi, più che un’innovazione sembra una reazione difensiva.
Non potendo fermare la fuga degli utenti verso piattaforme che offrono risposte dirette, video immediati e discussioni reali, sta cercando di importare quel modello direttamente nei suoi risultati.
È un tentativo di tenere gli utenti in casa, offrendo loro un surrogato di ciò che troverebbero altrove.
Il problema è che, nel farlo, sta ridisegnando le gerarchie del web, premiando pochi giganti e lasciando le briciole a quella vasta rete di editori e creator indipendenti che, paradossalmente, hanno contribuito a renderlo il motore di ricerca che è oggi.
La partita è appena iniziata, ma è chiaro che le vecchie regole non valgono più.

La modifica degli algoritmi di Google, che privilegia video brevi e forum, è una chiara indicazione di come le piattaforme cercano di adattarsi alle nuove tendenze. La penalizzazione dei blog indipendenti, però, solleva interrogativi sulla reale apertura del sistema. Si rischia una maggiore centralizzazione dei contenuti.
Davide, la tua riflessione coglie il punto. Questo aggiustamento di Google puzza di manovra per tenersi stretti i big. Sostegno all’UGC, dicono, ma poi svuotano chi ha sempre lavorato sulla qualità. Sinceramente, mi sembra un modo per chiudere le porte a chi non è una multinazionale. Ci stanno prendendo in giro?
Quindi Google decide quali forum contano? Una bella mossa per mantenere il controllo totale. Chi ci rimette, come al solito, sono i creatori veri.
La decisione di Google di privilegiare video e forum appare come una risposta ai cambiamenti nelle abitudini degli utenti. Tuttavia, il fatto che Reddit emerga come vincitore principale, mentre i blog indipendenti sembrano penalizzati, solleva interrogativi sull’equità di questi cambiamenti. Mi chiedo se questa direzione favorisca effettivamente la diversità delle fonti informative.
Ovvio che Google favorisce chi fa il suo gioco. Il resto è solo fuffa per chi non capisce le logiche di potere.
Ah, Google e i suoi capricci. Prima ci invita a fare i contenuti, poi decide chi può esporli. Classico.
Mah, che sorpresa. Google decide cosa è “utile” e chi ne beneficia. Chissà, forse una volta la gente cercava risposte, non solo intrattenimento.
Capisco la mossa di Google verso contenuti più dinamici, ma il rischio di accentrare il traffico su pochi colossi è concreto. Spero che ci sia spazio anche per le voci indipendenti che tanto arricchiscono il web!
Ancora una volta, chi ha potere decide chi vince. I blog piccoli vengono schiacciati. Forse è solo una questione di tempo prima che tutto questo crolli.
Ma guarda te ‘sto Google che cambia le carte in tavola! Prima spinge i video, poi i forum, ma alla fine la sua “apertura” favorisce solo Reddit. Una mossa che profuma di disperazione contro l’AI. Chi ci perde, come al solito, sono i creatori di contenuti indipendenti. Dov’è la coerenza in tutto questo?
L’algoritmo seleziona, i dati parlano. La coerenza è una costruzione.
Ovvio che Google favorisca Reddit, è ovvio. Chi ha capito qualcosa sa che il piccolo non conta più.
Questa svolta di Google è inaccettabile! Favorire solo certe piattaforme penalizzando chi investe tempo e risorse nei propri contenuti è una mossa che danneggia chi crea valore. Il mercato deve essere equo.
Google premia Reddit, penalizza i piccoli. Logica che non regge. Chi controlla il flusso?
Mi sembra che puntare sui video e forum sia un modo per accattivarsi il pubblico giovane, ma è un peccato per i piccoli creatori che vedono il loro spazio ridursi.
Vedo un cambiamento inevitabile, ma la disillusione è palpabile. L’enfasi sui video e forum sembra soffocare le voci più autentiche, lasciando spazio a giganti già affermati. È un ecosistema dove le piccole realtà faticano a emergere. Mi chiedo se questa direzione porti a una ricerca più genuina, o solo a un’uniformità sterile.
Non ci capisco molto. Vogliono più video e forum, ma poi penalizzano i blog. Mi sembra un po’ strano questo modo di fare.
Capisco la tua perplessità, Alberto. Sembra che il colosso cerchi un equilibrio precario tra nuove esigenze e vecchie abitudini, ma il risultato è una mossa che incupisce il panorama digitale. Si avverte una certa tristezza nell’osservare questo riassetto.
Non so bene cosa pensare di questo cambiamento. Se premiano i video e i forum, ma poi penalizzano i blog, dove stiamo andando? Mi sembra che favoriscano solo i grossi nomi.
Questa evoluzione di Google apre scenari inediti per chi crea contenuti. Concentrarsi su video e forum, a discapito dei blog, pone una domanda seria sulla genuinità dell’informazione che ci verrà proposta.
Ma che novità, Google fa solo ciò che gli conviene, come sempre. Pensano di prendere in giro la gente premiando solo certe piattaforme.