Le regole del digitale stanno cambiando.
O sei visibile o sei fuori. Noi ti aiutiamo a raggiungere i clienti giusti — quando ti stanno cercando.
Contattaci ora →Tra conferme ufficiali, smentite implicite e picchi improvvisi, l’estate 2025 mette a dura prova le certezze dei professionisti SEO, alle prese con un algoritmo in continuo mutamento
L'estate 2025 ha scosso le classifiche Google con volatilità senza precedenti. Malgrado un tardivo Core Update a giugno, l'instabilità è proseguita, superando la sua conclusione ufficiale. Si sospetta una ricalibrazione algoritmica continua, forse dovuta all'intelligenza artificiale. Questa nuova normalità mette in discussione le strategie SEO, rendendo la prevedibilità quasi impossibile per i siti web.
L’estate della grande incertezza: Google e la volatilità senza fine
Se gestisci un sito web e negli ultimi mesi hai avuto la sensazione che le classifiche di Google fossero impazzite, non sei solo.
L’estate del 2025 si sta rivelando un periodo di turbolenza continua e senza precedenti, con fluttuazioni così intense da mettere in discussione le certezze di chiunque lavori con la SEO. Quello che è iniziato come un sussulto anomalo a fine giugno si è trasformato in uno stato di agitazione permanente, che va ben oltre il canonico roll-out di un aggiornamento.
Tutto ha avuto inizio il 28 giugno, quando i principali strumenti di monitoraggio hanno iniziato a suonare l’allarme. Senza alcun preavviso da parte di Google, i grafici della volatilità sono schizzati alle stelle. Pensa che il caos era già palpabile ben prima che da Mountain View si degnassero di fare un annuncio ufficiale.
Siti che perdevano posizioni, altri che ne guadagnavano senza un apparente motivo: una vera e propria lotteria che ha lasciato tutti con il fiato sospeso.
Ma proprio quando il settore cercava risposte, Google ha deciso di calare le sue carte.
O almeno, così sembrava.
L’update ufficiale: una mossa che solleva più dubbi che certezze
Il 30 giugno, con due giorni di ritardo rispetto all’inizio del terremoto, Google ha confermato l’avvio del “June 2025 Core Update“. Di solito, un annuncio del genere serve a dare un contesto a ciò che sta accadendo. Questa volta, però, ha solo aumentato la confusione. La mossa ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori, alimentando il sospetto che non ci fosse raccontata tutta la storia.
Perché annunciare un aggiornamento dopo che i suoi effetti, o forse quelli di qualcos’altro, erano già sotto gli occhi di tutti?
Il roll-out, completato ufficialmente il 17 luglio, è stato a dir poco bizzarro. Invece di una forte scossa iniziale seguita da un assestamento, la volatilità è rimasta relativamente contenuta nei primi giorni, per poi esplodere di nuovo a partire dal 2 luglio. Una dinamica anomala che ha visto siti di ogni settore, dalle news alla finanza, subire oscillazioni imprevedibili.
La vera sorpresa, però, doveva ancora arrivare.
Perché se pensavi che con la fine dell’aggiornamento tutto sarebbe tornato alla normalità, ti sbagliavi di grosso.
Oltre l’aggiornamento: quando la volatilità diventa la nuova normalità
Qui la situazione si fa ancora più strana. Anche dopo la comunicazione ufficiale della fine del roll-out, gli strumenti di monitoraggio hanno continuato a registrare un’attività febbrile, come se l’aggiornamento non fosse mai terminato. Anzi, tra il 31 luglio e il 1° agosto si è verificato un altro picco di volatilità talmente intenso da far pensare a un nuovo update non dichiarato, come riportato da Search Engine Roundtable.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: stiamo assistendo a singoli aggiornamenti o a un processo di ricalibrazione continua e automatizzata dell’algoritmo?
Il sospetto è che la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di Google stia rendendo l’intero sistema intrinsecamente più instabile e meno prevedibile. Questi continui “tremori” potrebbero non essere più l’eccezione, ma la regola. Se così fosse, l’idea di poter analizzare gli effetti di un “update” per poi adeguare la propria strategia lascia il tempo che trova. Ci troviamo di fronte a un motore di ricerca che cambia pelle non più a intervalli definiti, ma momento per momento, lasciando chi crea contenuti e fa business online in un perenne stato di precarietà.
IA in gioco? 🤖 Causa instabilità. Dobbiamo adattarci. 🚀
L’instabilità è prevedibile. Le IA cambiano le regole. Bisogna solo accettarlo.
Prevedibile. Sempre la solita minestra riscaldata.
Ma dai, ‘prevedibile’? Quella roba là è una follia pura, ogni volta una sorpresa che ti manda in tilt tutto. Non si capisce un fico secco, siamo solo capre al macello che cercano di starci dietro.
Algoritmi che girano a vuoto. Non ci sono garanzie, solo investimenti persi. Serve concretezza, non chiacchiere.
Volatilità algoritmica: una costante da prevedere. ⚙️ Serve un approccio flessibile. 📈
Ma che dici? ‘Sta roba è fuori controllo, un casino totale!
L’IA è un motore, non una certezza. Serve cautela, non panico.
La vera arte è non farsi illusioni, questo è un campo minato dove i soldi vengono inghiottiti dal buco nero dell’incertezza.
La volatilità è un dato di fatto, l’IA è la nuova variabile.