OpenAI lancia finalmente ChatGPT-5: un passo in più verso l’AGI

Anita Innocenti

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Ma il rilascio gratuito di un modello AI così potente nasconde un piano ben preciso: ecco quale

OpenAI ha svelato GPT-5 il 7 agosto 2025, rendendolo gratuito su ChatGPT e presentandolo come un "esperto" accessibile a tutti. Nonostante le promesse, il suo rilascio cela una strategia aggressiva: integrandosi in strumenti come GitHub Copilot, OpenAI punta a dominare il mercato AI, rendendo la sua tecnologia l'infrastruttura di base e potenzialmente soffocando la concorrenza.

Un “esperto” gratuito per tutti, ma qual è il prezzo?

Il 7 agosto 2025 OpenAI ha svelato GPT-5, presentandolo come il suo modello di intelligenza artificiale più avanzato e, soprattutto, rendendolo disponibile gratuitamente per chiunque tramite ChatGPT. Una mossa che, presentata come un passo epocale per la democratizzazione dell’AI, nasconde una strategia ben più calcolata.

L’azienda promette un assistente con “intelligenza da esperto per tutti”, capace di spaziare con disinvoltura tra matematica, finanza, scienze e diritto. Secondo quanto dichiarato da OpenAI, questo nuovo modello è più affidabile e meno incline a inventare risposte, un problema che ha sempre minato la credibilità dei suoi predecessori.

In sostanza, ci stanno offrendo una sorta di “team di specialisti” a nostra disposizione, 24 ore su 24. Una promessa enorme, che punta a integrare l’AI ancora più a fondo nelle nostre vite professionali e personali, con tanto di nuove personalizzazioni e collegamenti a Gmail e Google Calendar.

Ma al di là delle promesse luccicanti, la vera domanda è un’altra:

Perché un’azienda dovrebbe regalare il suo prodotto tecnologicamente più avanzato?

La risposta potrebbe non piacerti.

La vera rivoluzione? saper scrivere codice come un programmatore senior

Se c’è un campo dove GPT-5 sembra davvero cambiare le regole del gioco, è quello della programmazione. Qui i numeri parlano chiaro e sono difficili da ignorare. Il modello ha raggiunto punteggi impressionanti, come un 74,9% nel test SWE-bench Verified e un 88% in Aider polyglot, benchmark che misurano la capacità di risolvere problemi di programmazione complessi dall’inizio alla fine.

Tradotto per chi non mastica gergo tecnico: è in grado di affrontare richieste di sviluppo software articolate, dalla correzione di bug fino alla creazione di interfacce utente, con una precisione che finora era impensabile, come rileva Search Engine Journal.

Le testimonianze dei primi partner che l’hanno provato confermano questa potenza: Cursor, un editor di codice basato su AI, lo ha definito “il modello più intelligente che abbiamo mai usato”, mentre Vercel lo ha incoronato come “il miglior modello AI per lo sviluppo frontend”.

Insomma, non stiamo parlando di un semplice aiuto, ma di uno strumento che rischia di ridefinire il lavoro stesso dello sviluppatore, come riportato nel blog di OpenAI per gli sviluppatori.

Una macchina da guerra per i programmatori, certo.

Ma la strategia di OpenAI non si ferma ai professionisti del codice. Anzi, è proprio qui che il piano si fa più interessante e, per certi versi, preoccupante.

La strategia della ragnatela: perché renderlo gratuito è una mossa spietata

Rendere GPT-5 gratuito su ChatGPT è solo la punta dell’iceberg. Il vero obiettivo sembra essere quello di tessere una rete talmente fitta da rendere quasi impossibile farne a meno. Il modello, infatti, sta arrivando anche su GitHub Copilot per tutti gli utenti paganti, integrandosi direttamente negli strumenti di lavoro di milioni di sviluppatori in tutto il mondo, come annunciato sul blog di GitHub.

Questa non è beneficenza, ma una mossa spietata per soffocare la concorrenza e stabilire un nuovo standard di mercato. Offrendo gratuitamente il suo motore più potente, OpenAI sta di fatto costringendo gli altri a inseguire, mentre abitua l’intero settore a dipendere dalla sua tecnologia. Stanno alzando l’asticella a un livello tale che per chiunque altro sarà difficile, se non impossibile, competere.

OpenAI non sta semplicemente regalando il suo prodotto di punta; sta cercando di renderlo l’infrastruttura di base su cui tutti, volenti o nolenti, costruiranno il proprio futuro digitale.

La domanda che dobbiamo porci, quindi, non è tanto cosa possiamo fare con GPT-5, ma a quale costo per la nostra indipendenza digitale e per la diversità del mercato.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

9 commenti su “OpenAI lancia finalmente ChatGPT-5: un passo in più verso l’AGI”

  1. Sara Benedetti

    La generosità di OpenAI nel rendere GPT-5 accessibile a tutti è una mossa che solleva interrogativi. L’ambizione di creare un’infrastruttura AI dominante, pur offrendo un “esperto” gratuito, è un equilibrio delicato da osservare attentamente.

  2. Francesco De Angelis

    Un “esperto” per tutti. 🤔 Intrigante. Il focus sull’integrazione con strumenti esistenti: una mossa audace per definire il futuro. 👀 Bisogna osservare bene i prossimi passi. 🚀

    1. Vanessa De Rosa

      La democratizzazione AI è uno specchietto per le allodole. OpenAI sta creando il suo monopolio, un gradino alla volta. La dipendenza tecnologica è il vero prezzo da pagare.

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