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Contattaci ora →L’IA di Elon Musk si prepara a rivoluzionare la gestione dei file, con un occhio di riguardo per gli spreadsheet, sfidando Google e Microsoft nel campo della produttività
Indiscrezioni suggeriscono che Grok, l'AI di xAI di Elon Musk, si stia preparando a integrare l'editing di fogli di calcolo. La notizia, emersa da un reverse engineer e ripresa da TechCrunch, indica una potenziale interfaccia a schermo diviso per l'assistenza AI sui file. Questa mossa punta a competere con Google e Microsoft, integrando Grok nell'ecosistema X come parte della visione di Musk per una "everything app".
Grok pronto a mettere le mani sui tuoi fogli di calcolo? ecco cosa sappiamo
La soffiata, perché di questo si tratta per ora, arriva da un reverse engineer di nome Nima Owji, uno di quelli che amano smontare il codice per vedere cosa c’è sotto. Ebbene, Owji avrebbe scovato delle righe di codice che suggeriscono come Grok si stia preparando a integrare un editor di file avanzato, con un occhio di riguardo proprio per gli spreadsheet.
La notizia è stata poi ripresa e analizzata da TechCrunch, che ha provato a chiedere lumi direttamente a xAI, ma, come spesso accade con queste grandi aziende quando vengono colte con le mani nella marmellata, per ora tutto tace.
Quello che emerge è la possibilità di avere un’interfaccia a schermo diviso: da una parte tu che lavori sui tuoi file, dall’altra Grok pronto ad assisterti, a rispondere alle tue domande, magari a compilare automaticamente parti del documento o a fare calcoli complessi su tua indicazione.
Non sarebbe una novità assoluta per xAI, che già ad aprile 2025 aveva lanciato Grok Studio, uno spazio di lavoro collaborativo, e i Workspaces per organizzare file e conversazioni. Ma questa mossa sui fogli di calcolo sembra un passo deciso verso la competizione diretta con i colossi come Google, con il suo Gemini Workspace, e Microsoft con i suoi Copilot integrati in Office.
Staremo a vedere se si tratta solo di mettersi in pari o se Musk ha in serbo qualche asso nella manica per differenziarsi.
E parlando di Musk, questa novità sembra inserirsi perfettamente in un disegno molto più grande.
Il sogno di Musk: X come l’ “app per tutto” e Grok come suo braccio destro?
Conosciamo tutti l’ambizione, quasi la fissazione, di Elon Musk di trasformare X (sì, il vecchio Twitter) in una “everything app”, un’applicazione unica capace di fare di tutto: social network, sistema di pagamenti, messaggistica e, a quanto pare, anche suite per la produttività.
L’integrazione di un Grok potenziato (come già ti dicevo qui), capace di interagire con i file e assisterti nel lavoro d’ufficio, sarebbe un tassello fondamentale in questo mosaico. L’idea è quella di tenerti incollato alla sua piattaforma, offrendoti ogni strumento possibile.
Certo, la sfida è enorme.
Google e Microsoft dominano il mercato della produttività da decenni e hanno già iniziato a infarcire i loro prodotti di intelligenza artificiale.
Cosa potrebbe offrire di diverso XAI?
Forse una maggiore integrazione cross-platform, svincolata dagli ecosistemi chiusi di Google o Microsoft?
Oppure, conoscendo Musk, un approccio meno “ingessato” e magari, come lui stesso ha più volte dichiarato, un’AI meno “woke” rispetto a quelle dei competitor.
Le domande, per ora, sono più delle risposte:
Come verrà monetizzato questo servizio?
Sarà parte dell’abbonamento a X Premium o un prodotto a sé?
E soprattutto, quando potremo metterci le mani sopra?
Ma al di là di queste legittime curiosità, c’è una riflessione più ampia da fare.
Bello, ma a quale prezzo? Il futuro del lavoro secondo i giganti tech
Questa corsa all’integrazione dell’AI negli strumenti che usiamo ogni giorno è ormai un dato di fatto. Tutti i grandi nomi della tecnologia stanno spingendo in questa direzione, promettendoci efficienza, velocità e una vita lavorativa più semplice. E chi non vorrebbe un assistente intelligente che ti aiuta a sbrigare le incombenze più noiose?
Però, come sempre, è bene chiedersi se c’è un rovescio della medaglia.
Questa centralizzazione di strumenti e dati nelle mani di poche, enormi aziende, ci rende davvero più liberi e produttivi, o ci lega sempre di più ai loro servizi, alle loro regole, alle loro visioni del mondo (e del lavoro)? L’aggressività con cui xAI si sta muovendo, unita alle note critiche di Musk verso le AI sviluppate da altri, fa pensare.
Siamo di fronte a una vera innovazione pensata per l’utente, o a un’altra mossa in una partita a scacchi giocata sulla nostra pelle, dove l’obiettivo finale è il controllo del mercato e dei nostri dati? Forse è ancora presto per dirlo con certezza, ma una cosa è sicura: il modo in cui lavoreremo domani è in continua evoluzione, e queste “novità” sono solo l’inizio di una trasformazione ben più profonda.
Sei pronto a far gestire i tuoi fogli di calcolo a Grok?
Se Grok funzionasse bene, sarebbe una svolta per chi odia Excel come me! Vedremo.