SEO Confidential – La nostra intervista esclusiva a Elisa Paesante di Sistrix: “Presto lanceremo un tool appositamente dedicato ai Chatbot IA”

I cambiamenti legati all’AI Mode e alle AI Overviews stanno ridisegnando radicalmente le metriche e le strategie SEO: l’unica cosa certa? La drastica riduzione del traffico organico

Eccoci alla quarta puntata di SEO Confidential, la rubrica in cui intervisto addetti ai lavori, colleghi e amici sull’universo mondo della SEO.

L’obiettivo di queste chiacchierate?

Semplice, ma ambizioso.

Fare luce, chiarire dubbi, perplessità e timori su SEO, visibilità e affini.

Esplorare le novità più dirompenti e ragionare sull’impatto che avranno sui siti web.

E, soprattutto, darti chiavi di lettura alternative, punti di vista davvero differenti, per decifrare insieme il futuro della SEO. Un futuro che, con l’uragano dell’AI Mode e delle AI Overviews, si preannuncia… interessante. Per usare un eufemismo.

Dopo aver conversato con Lily Ray nella scorsa puntata, oggi ho il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Elisa Paesante.

Elisa è Content Manager e Country Manager di SISTRIX per l’Italia. Non solo: è la mente che orchestra i contenuti in inglese, tedesco e italiano del sito e del tool.

Tradotto: una che sa come far parlare i dati e come farli capire, tenendo sempre un occhio sugli sviluppi internazionali.

E Sistrix? Si tratta di un software SEO all-in-one che permette di vivisezionare, monitorare e migliorare il posizionamento dei siti web.

Ah, prima che mi dimentichi: il 15 maggio 2025 sono stato al Digital Marketing Meetup di SISTRIX a Milano. E lasciatelo dire da uno che di eventi ne macina: chapeau.

Un’atmosfera che definire “a misura di persona” è quasi riduttivo. Zero fuffa, tanta sostanza, e quella rara opportunità di confrontarsi con colleghi SEO senza filtri, senza cattedre, solo pura passione e condivisione.

Ma bando alle ciance e veniamo al dunque. L’IA sta riscrivendo le regole del gioco, Google sembra giocare a nascondino con i nostri nervi, e tu, giustamente, ti chiedi: “E ora che cavolo faccio per il mio sito?”.

Beh, ho girato queste (e altre) domande a Elisa. Sentiamo cosa ci ha risposto.

Elisa Paesante di Sistrix | Intervista Roberto Serra

Secondo la Content Manager di Sistrix, “l’AI Mode impone nuove metriche di tracciamento (e Google lo sa bene)”

Partiamo dal Meetup SISTRIX del 15 maggio 2025 a Milano. I feedback sono stati super-positivi. I partecipanti parlano tutti di un’atmosfera unica, ‘a misura di persona’, che facilita la condivisione autentica e la creazione di una vera community.

Come descriveresti l’esperienza di quest’anno? L’evento è riuscito a mantenere questo spirito distintivo e, allo stesso tempo, quali sono stati i temi o gli spunti più dibattuti e significativi emersi, specialmente riguardo all’impatto dell’AI sulla SEO e alle sfide come il tracciamento dei lead?

Fin dalla prima edizione del Meetup SISTRIX in Italia sono stata piacevolmente sorpresa dell’entusiasmo dei partecipanti di voler far parte di una community per condividere idee, spunti, ma anche preoccupazioni e dubbi.

Il mondo del digitale è diventato un frullatore di novità e chi ci lavora tutti i giorni spesso si ritrova a dover reinventare le proprie strategie dall’oggi al domani.

Quello che è emerso in modo particolare dai feedback che ho ricevuto è la gratitudine di potersi confrontare a quattr’occhi con esperti (che normalmente parlano da un palco e sono considerati inavvicinabili) e scoprire che anche loro condividono gli stessi dubbi e le stesse sfide.

Tra i temi più dibattuti spicca naturalmente l’AI e tutte le novità correlate (dalle AI Overview, ai Chatbot), ma anche tematiche relative alla “Quotidianità” nella SEO, come la creazione di SEO Audit e la misurazione dei KPI.

Ad ottobre terremo la quarta edizione: sarà interessante scoprire quali temi emergeranno e quali altre sfide ci troveremo ad affrontare.

Dopo il Google I/O, Mountain View sembra quasi sussurrarci all’orecchio che l’AI Mode non sarà invasiva, che i click dalle AI Overview saranno ‘più preziosi’ e che, insomma, dovremmo smetterla di ossessionarci con il mero volume di traffico.

Google ci prepara elegantemente a un futuro con meno traffico organico, magari consolandoci con la presunta ‘qualità superiore’ dei click che ancora ci concederà. Mi rendo conto sia una domanda da un milione di dollari: Google si deciderà mai a fornirci con trasparenza i dati di performance specifici per queste AI Overview direttamente in Search Console, permettendoci di misurarne l’impatto reale?

Il passaggio alle AI Overview e ai Chatbot comporta un cambiamento fondamentale nella modalità in cui le informazioni vengono presentate e le fonti vengono citate. La drastica riduzione dei link diretti e l’importanza crescente delle pure menzioni supportano l’ipotesi che Google stia preparando l’ecosistema per un futuro in cui le metriche di visibilità e impatto vadano oltre il mero volume di click organici.

Contando come le AI Overview e i Chatbot interagiscono con i contenuti web, l’esigenza di nuove metriche (o di un’interpretazione diversa delle metriche esistenti) diventa critica.

Google ha da poco confermato che un report sull’AI Mode sarà presto disponibile su Search Console. Si spera quindi che sia un buon segnale per i KPI relativi alle AI Overview.

Il processo antitrust sta svelando un Google quasi… ‘artigianale’, con segnali di ranking ‘handcrafted’ per la sacrosanta tracciabilità – un’esigenza che, ironia della sorte, noi SEO invochiamo da anni per i suoi algoritmi. Ora, mentre Google ci rassicura che la recente fuga di notizie è ‘insufficiente’ per svelare i suoi segreti, ammette candidamente che la condivisione forzata dei dati su click e query permetterebbe il reverse engineering. Non è che il meccanismo di ranking è meno ‘magico’ e più… ‘controllabile’ di quanto narrato?

I punti emersi dalle dichiarazioni del processo antitrust suggeriscono effettivamente che il meccanismo di ranking di Google, nelle sue componenti fondamentali, sia progettato con una logica molto precisa e una forte enfasi sulla comprensione e il controllo (tracciabilità) da parte dei suoi sviluppatori. Non è un sistema completamente auto-generato o imperscrutabile come un “magico” black box potrebbe far pensare.

La necessità di tracciabilità per gli sviluppatori è, in un certo senso, l’eco interna di quella stessa esigenza di comprensione che i SEO invocano dall’esterno.

L’AI Mode di Google, che fornisce risposte dirette, non rischia di prosciugare il traffico (e quindi le entrate) dei siti web che faticosamente creano quei contenuti, a tutto vantaggio di Google stessa?

L’approccio di Google all’AI Mode, che di fatto costringe gli editori a cedere i propri contenuti pena l’esclusione dalla ricerca, non rischia di compromettere la sostenibilità economica di chi produce l’informazione originale, a vantaggio quasi esclusivo della piattaforma stessa?

Google sta comunicando che le esigenze degli utenti stanno cambiando e che il motore di ricerca si sta adattando di conseguenza, preparando i webmaster ad aspettarsi meno visite dalla ricerca “classica”. Pur sostenendo che i click provenienti dalle AI Overview abbiano un “valore più elevato”, il segnale è chiaro: il volume complessivo del traffico diretto atteso dalla ricerca su Google è destinato a diminuire.

In generale, già in passato la questione dell’originalità dei contenuti era complessa e dibattuta: siti che copiavano testi di altri siti potevano (e possono tuttora) posizionarsi nelle SERP, in alcuni casi meglio di quelli originali. L’AI Mode non può che sollevare ulteriori preoccupazioni su questo punto: è probabile che saranno necessarie norme più chiare e vincolanti a livello europeo per salvaguardare il modello di business degli editori.

In epoca di AI Mode e AIOs, i tool come Sistrix come possono essere utili? Cosa cambia per SISTRIX e quali novità avete previsto per far fronte a cambiamenti così dirompenti?

La mission di SISTRIX è di rendere le piattaforme del web il più trasparenti possibili, in modo che le aziende di qualsiasi dimensione possano approfittare di queste piattaforme nel modo migliore possibile.

È proprio per questo motivo che stiamo valutando non solo un ampliamento del tool “classico” per far fronte ai nuovi tipi di risultati che appaiono nelle SERP (come le AI Overview), ma anche la creazione di un tool appositamente dedicato ai Chatbot AI.

In questo modo sarà possibile analizzare i brand e le fonti maggiormente utilizzati dagli LLM per rispondere alle domande degli utenti, identificare le tematiche più richieste, scoprire quali entità (persone, luoghi, oggetti, ecc.) vengono correlate ad uno specifico brand da un determinato Chatbot, e tanto altro.

Il tool è attualmente in fase beta e verrà presto reso disponibile al pubblico.

Solo avendo dati affidabili e di qualità a disposizione si possono prendere decisioni consapevoli e a lungo termine. Offrire questi dati è sempre stato l’obiettivo di SISTRIX.

Search Console e AI Mode: quando il dato c’è… ma non si può (ancora) usare!

Cosa ci resta in tasca dopo questa stimolante chiacchierata con Elisa Paesante?

Primo: l’era del traffico organico sta tirando le cuoia. Punto. È inutile girarci intorno.

Secondo: qualità dei contenuti, originalità, e quella capacità quasi mitologica di diventare una fonte autorevole per le intelligenze artificiali saranno il nostro pane quotidiano.

Insomma, non basta più esserci, bisogna pesare, avere un impatto.

Terzo: i dati, signori, i dati! Lo ha sottolineato Elisa, lo ribadisco anch’io. Senza numeri, senza metriche, si rischia di brancolare nel buio.

Google sta correndo ai ripari?

Bene, era ora!

Sai però qual è la notizia meno buona?

Che i dati di performance dell’AI Mode arriveranno sì in Search Console.

Ma non potremo isolarli!

Praticamente avremo un bel minestrone, un dato aggregato buttato lì nel calderone della “ricerca Web”, senza la benché minima possibilità di fare un breakout, di capire davvero cosa arriva dall’AI Mode e cosa dal caro, vecchio, web.

È come se ti dicessero:

“Ecco il report sulle vendite, ma c’è dentro tutto: mele, pere, bulloni e sogni infranti. Buona fortuna a capire cosa ha venduto di più!”.

Insomma, un dato che, ai fini di un’analisi seria e chirurgica, vale quanto un due di picche quando briscola è cuori.

Elisa, nella sua intervista, auspicava che l’arrivo del report sull’AI Mode fosse un “buon segnale per i KPI”. Beh, il segnale c’è, ma rischia di suonare come:

“Vi do qualcosa, così non rompete, ma non abbastanza perché capiate davvero”.

La sensazione, scusa la schiettezza, è che Big G ci stia consegnando una bussola rotta prima di mandarci nella giungla.

La SEO è diventata un gioco di prestigio molto, molto più sofisticato, dove la pallina è quasi invisibile.

E noi siamo qui, con la lente d’ingrandimento, un bel po’ di scetticismo costruttivo e la ferma intenzione di capire dov’è il trucco.

Alla prossima puntata di SEO Confidential! E mi raccomando: niente panico, ma occhi ben attenti. La nebbia è fitta, la visibilità non è ottimale, ma teniamo la barra dritta!

#avantitutta

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

7 commenti su “SEO Confidential – La nostra intervista esclusiva a Elisa Paesante di Sistrix: “Presto lanceremo un tool appositamente dedicato ai Chatbot IA””

  1. Lorenzo Bellini

    Ottima intervista, Lorenzo! Molto utile capire come Sistrix si sta muovendo per affrontare questi cambiamenti legati all’IA. Sono curioso di vedere questo nuovo tool per i chatbot.

    1. Ciao Lorenzo, grazie per l’intervista! Interessante l’annuncio del tool Sistrix. Sarà utile monitorare l’impatto dell’IA sul traffico. Vedremo come si evolverà la situazione.

  2. Vincenzo Benedetti

    Vedremo se questo nuovo tool cambierà le carte in tavola. Per ora, solo promesse. Aspettiamo i fatti.

    1. Ciao Lorenzo! Che figata l’intervista a Elisa! Sono curioso di vedere questo tool per i chatbot. Speriamo aiuti noi studenti a capire meglio ‘sta AI che cambia tutto!

      1. Vincenzo Benedetti

        Un altro tool? Bene, ma il traffico organico cala comunque. Spero che Sistrix pensi anche a chi non ha budget faraonici. Vedremo i prezzi.

  3. Che bomba! Sistrix sempre sul pezzo. Sono super curioso di vedere come funzionerà questo tool per i chatbot. Speriamo ci dia una mano a capire meglio ‘sta AI!

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