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Contattaci ora →Fotocamera 3K, resistenza all’acqua e AI: le specifiche tecniche degli HSTN promettono faville, ma la privacy resta il tallone d’Achille.
Meta e Oakley uniscono le forze per lanciare i nuovi occhiali smart HSTN, evoluzione dei precedenti Ray-Ban. Dotati di fotocamera 3K, resistenza all'acqua (IPX4) e AI integrata, promettono fino a 8 ore di uso. Disponibili da 399 dollari, sollevano però interrogativi sul loro reale impatto e, soprattutto, sulla gestione della privacy degli utenti.
Meta e Oakley ci (ri)provano con gli occhiali smart: stavolta faranno centro o è la solita minestra riscaldata?
Meta, quella di Facebook per intenderci, non si arrende e, dopo i Ray-Ban, torna alla carica con gli occhiali intelligenti. Stavolta il partner d’eccezione è Oakley, nome che a te, sportivo o amante dell’outdoor, dirà sicuramente qualcosa. Hanno sfornato questi nuovi Oakley Meta HSTN, promettendo meraviglie: AI, video in 3K, batteria quasi infinita… tutto molto bello sulla carta, certo.
Ma la domanda che mi faccio, e che forse ti fai anche tu, è: serviranno davvero a qualcosa o sono solo l’ennesimo gadget per farci sentire un po’ più “tech” mentre, magari, regaliamo altri dati a Zuck & Co.?
Staremo a vedere.
E a proposito di dati e meraviglie tecnologiche, cosa esattamente dovrebbero avere di così speciale questi nuovi occhiali?
Ma questi occhiali HSTN cos’hanno di speciale, oltre al marchio Oakley?
Beh, stando a quello che raccontano, questi HSTN sarebbero un bel passo avanti. Parliamo di una fotocamera da 12MP che, attenzione, gira video in 3K – una qualità niente male, bisogna ammetterlo, specie se la confronti con i precedenti Ray-Ban Meta che si fermavano al Full HD, come riportato su TechCrunch. E per te che magari li usi sotto la pioggia o mentre sudi sette camicie, hanno pensato bene di renderli resistenti all’acqua con una certificazione IPX4.
Non male, dai.
Poi c’è la batteria: Meta parla di 8 ore di utilizzo, che con la custodia di ricarica diventerebbero quasi due giorni interi di autonomia.
Certo, 8 ore di “utilizzo tipico”… sai, il “tipico” di un’azienda e il “tipico” tuo potrebbero essere due cose ben diverse, non credi?
E l’intelligenza artificiale?
Ah, quella non manca mai: “Hey Meta” di qua, “Hey Meta” di là per farti tradurre testi al volo, identificare oggetti o comandare la musica.
Utile?
Forse, in certe situazioni.
Indispensabile?
Ho i miei seri dubbi.
E mentre l’AI ti “aiuta”, chissà quante altre informazioni sta diligentemente registrando e mandando alla casa madre.
Ma al di là delle specifiche tecniche, che possono sempre ammaliare, quanto ti costerà portarti a casa questo gioiellino e, soprattutto, sei pronto a sfoggiare il logo Meta sulla montatura, diventando una sorta di testimonial (inconsapevole?) dell’azienda?
Stile da vendere e un prezzo da “entusiasti”: ma la tua privacy quanto vale?
Devo dire che, a guardare le foto, il design non è il solito Oakley super aggressivo; hanno optato per linee più morbide, quasi da occhiale da tutti i giorni. Forse per cercare di farli digerire a un pubblico più ampio, che dici?
Fatto sta che arriveranno l’11 luglio, con un’edizione limitata che costerà la bellezza di 499 dollari – un prezzo non proprio popolare, diciamocelo – mentre le versioni “normali” si attesteranno sui 399 dollari. E li troverai negli Stati Uniti, Canada, e in diversi paesi europei, Italia inclusa, già da quest’estate.
Ora, 399 o 499 dollari per degli occhiali che ti permettono di fare video mentre vai in bici o ascoltare musica senza cuffiette… ci può stare, se hai quel budget e quella specifica esigenza. Ma c’è un “ma” grande come una casa, ed è un “ma” che salta fuori ogni volta che si parla di Meta:
La privacy.
Bello avere un assistente AI sempre in ascolto e una telecamera pronta a registrare, ma ti sei chiesto dove vanno a finire tutti quei dati?
Meta, nel suo blog ufficiale, li presenta come occhiali che “amplificano il potenziale umano”, ma il rischio, bello concreto, è che amplifichino soprattutto la loro capacità di raccogliere informazioni su di te.
E mentre noi comuni mortali ci interroghiamo sulla privacy e sul reale valore di questi gadget, cosa ne pensa chi di tecnologia se ne intende davvero?
Sono tutti pronti ad applaudire o c’è chi, come il sottoscritto, storce un po’ il naso?
Applausi dalla platea tech o il solito fuoco di paglia griffato?
Beh, se dai un’occhiata in giro per la rete, c’è chi, come i ragazzi di Droid-Life (che, per la cronaca, già amavano i Ray-Ban Meta), sembra apprezzare questo upgrade, soprattutto per la fotocamera migliorata e la batteria che promette una durata maggiore.
Dicono che il target siano gli atleti, quelli che vogliono riprendere le loro imprese senza avere le mani impegnate.
E in effetti, per quell’uso specifico, potrebbero anche avere un loro perché.
Però, diciamocelo con la schiettezza che mi contraddistingue: la tecnologia di base è molto simile a quella dei cugini Ray-Ban, solo “pompata” un po’ e con un altro marchio appiccicato sopra.
La mossa di Meta sembra chiara: continuare a spingere su questi dispositivi indossabili, magari per abituarci gradualmente a un futuro in cui la realtà aumentata sarà la norma, e loro saranno lì, pronti a controllarla.
Ma siamo sicuri che sia questo il futuro che vogliamo?
Un futuro dove ogni nostro sguardo, ogni nostra parola, potrebbe essere analizzata da un algoritmo per profilarci sempre meglio e venderci ancora più cose?
Perché, alla fine della fiera, per Meta l’obiettivo è sempre quello: più dati possiedono su di te, più vali per loro.
E tu, sei davvero pronto a pagare questo prezzo, oltre a quello, già salato, del cartellino?
Interessante la tecnologia, ma resto scettica sulla privacy. 399 dollari mi sembrano tanti, considerando i dubbi sull’effettiva utilità. Vedremo se prenderanno piede!
Carini, ma la batteria dura davvero così tanto? E la privacy…? Soliti dubbi.