Meta lancia ‘Vibes’: il nuovo feed di video AI che sfida TikTok

Anita Innocenti

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L’azienda di Zuckerberg lancia “Vibes”, un flusso infinito di video generati dall’IA per sfidare TikTok, aprendo interrogativi sul futuro dell’intrattenimento online e il ruolo dei creator umani

Meta ha lanciato 'Vibes', un nuovo feed di video brevi generati *esclusivamente* dall'intelligenza artificiale. Questa mossa sfida TikTok, puntando su contenuti sintetici per bypassare i creator umani. L'obiettivo è offrire intrattenimento a costo quasi zero, ma solleva dubbi sul futuro della creatività online e sulla potenziale disconnessione dalla realtà per gli utenti.

Meta ci riprova: la sfida a TikTok, ma con un’arma diversa

Diciamocelo chiaramente: da anni Meta sta cercando la formula magica per arginare lo strapotere di TikTok. Ci hanno provato con Reels, una copia più o meno spudorata, ottenendo risultati alterni.

Ora, con Vibes, la strategia cambia.

Invece di inseguire e copiare i creator umani, tentano di scavalcarli e anticipare una tendenza: quella dei contenuti interamente sintetici. L’obiettivo, neanche troppo velato, è quello di offrire un’alternativa che non dipenda più dal talento, dalla viralità e, soprattutto, dai capricci degli influencer.

L’idea di fondo è semplice: se l’IA può creare video brevi, accattivanti e potenzialmente infiniti, perché continuare a dipendere dagli esseri umani?

È una scommessa per differenziarsi in un mercato saturo, posizionandosi non come un concorrente diretto di TikTok, ma come qualcosa di completamente nuovo. Una mossa che punta a rendere il contenuto una commodity prodotta in casa, a costo quasi zero.

L’idea di un feed infinito di video creati da una macchina è intrigante, certo, ma apre anche a una riflessione un po’ più scomoda che dovremmo iniziare a fare.

Intrattenimento o disconnessione dalla realtà?

La scommessa di Meta è che a te, utente, alla fine non interessi più di tanto se il video che ti fa sorridere sia stato creato da un ragazzo in camera sua o da un algoritmo. L’importante è che ti intrattenga per quei pochi secondi, spingendoti a scrollare ancora.

Ma è davvero così?

L’essenza dei social, o almeno quello che doveva essere, non era la connessione, l’empatia, il vedere un pezzo di vita reale (o almeno verosimile) di un’altra persona?

Un flusso costante di contenuti artificiali, per quanto perfetti e divertenti, non rischia di diventare una forma di intrattenimento sterile?

Un po’ come una caramella che sa di buono ma non nutre affatto.

Questa mossa solleva un dubbio ancora più grande sul futuro della creatività online: Meta sta davvero cercando di aprire nuove frontiere o sta semplicemente costruendo un parco giochi dove ha il controllo totale, tagliando fuori l’intermediario più costoso e imprevedibile di tutti, cioè proprio il creator umano?

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

18 commenti su “Meta lancia ‘Vibes’: il nuovo feed di video AI che sfida TikTok”

  1. Daniele Palmieri

    La proposta di Meta con Vibes sembra concentrarsi sulla scalabilità algoritmica, trascurando l’impatto emotivo dei contenuti creati da persone. Il rischio è un intrattenimento sempre più artificiale e distante dalla nostra esperienza.

  2. Daniele Palmieri

    L’approccio di Meta con Vibes è un chiaro tentativo di ridurre i costi di produzione di contenuti. Resta da vedere se l’utente medio apprezzerà un flusso di video interamente artificiale.

  3. Giada Mariani

    E siamo ancora qui. L’ennesima mossa per rincorrere un fantasma, questa volta con l’intelligenza artificiale. Che ne sarà poi della nostra, di creatività?

  4. Letizia Costa

    Ma davvero, ancora questa rincorsa a chi copia meglio? L’IA crea roba fredda, priva di quel guizzo che solo un umano sa dare. Alla fine, l’autenticità paga sempre, anche se richiede fatica. Speriamo che la gente si accorga della differenza.

  5. Massimo Martino

    Ma dai, un altro tentativo di replicare TikTok con l’intelligenza artificiale? Solita storia: costi ridotti, meno fatica, e chissà se poi ne vale la pena. Alla fine, un video fatto da un bot non avrà mai il guizzo di uno vero.

  6. Luciano D’Angelo

    L’AI è la nuova frontiera, ma l’anima umana resterà sempre un altro passo. Che senso ha creare un mondo senza chi lo vive?

  7. Nicola Caprioli

    Ancora un altro trucco per fare soldi facili. A questo punto, non ci resta che assistere alla lenta morte della creatività.

    1. Riflettendo su Vibes, mi chiedo se questa automaticità non rischi di impoverire l’interazione umana nell’arte. Forse l’algoritmo, per quanto sofisticato, non potrà mai sostituire un’emozione autentica.

    2. Daniele Palmieri

      Nicola, forse il vero sogno è un mondo dove l’arte nasce senza fatica, ma cosa resta dell’umanità quando tutto è artificiale?

  8. Una guerra fredda si combatte sui pixel, dove l’algoritmo sfida l’anima. Meta cerca scorciatoie, ma l’autenticità non si genera. Forse la vera sfida sarà ricordarci cosa ci rende umani.

    1. Mi preoccupa questo continuo affidarsi alla macchina. Il pensiero che l’intrattenimento possa diventare così impersonale, privo di quel tocco umano che ci lega, mi rattrista. Cosa resterà di noi, se anche l’arte diventerà fredda replica?

  9. Alessandro Parisi

    La proposta di Meta con Vibes, puntando su contenuti AI autonomi, solleva interrogativi sulla sostenibilità del modello a lungo termine e sull’autenticità percepita dall’utente. La vera sfida sarà mantenere l’interesse senza il tocco umano.

  10. Ennesimo tentativo di Meta di imitare TikTok, stavolta con l’IA. Tanto rumore per nulla, probabilmente finirà nel dimenticatoio come le altre volte. Che senso ha guardare roba finta?

    1. Silvia Graziani

      Vibes, la mossa di Meta per aggirare i creator? Un’idea audace, ma rischiosa. Delegare l’intrattenimento all’IA potrebbe portare a un’omologazione dei contenuti e far perdere il tocco umano che rende un video speciale. Quanto vale davvero la spontaneità?

    2. La mossa di Meta è prevedibile: puntare sull’IA per eliminare costi e complessità. Ma l’autenticità umana, quella fa la differenza. Quanto durerà questo esperimento?

  11. Meta ci prova ancora, questa volta con video AI che bypassano i creatori. Un approccio furbo per contenere i costi, ma a quale prezzo per l’autenticità? Mi chiedo se questo porterà a un intrattenimento più omologato o a nuove forme di espressione.

    1. Capisco la mossa di Meta, vogliono ridurre i costi, ma l’idea di video generati solo dall’IA mi mette un po’ d’ansia. Temo che si perda qualcosa di umano, un po’ come quando si guarda uno specchio che restituisce solo un’immagine distorta.

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