OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive: un affare da 6.5 miliardi che unisce AI e design

Anita Innocenti

L’acquisizione di io Products da parte di OpenAI mira a fondere l’esperienza di Ive nel design con la potenza dell’AI, ma solleva interrogativi sull’equilibrio tra estetica, funzionalità e privacy.

OpenAI ha acquisito la startup io Products di Jony Ive per 6.5 miliardi di dollari, 5 dei quali in azioni. L'ex guru del design Apple guiderà la nuova divisione hardware di OpenAI, puntando a lanciare dispositivi AI nel 2026. I 55 dipendenti si uniranno a OpenAI, mentre lo studio LoveFrom sarà un contractor. L'operazione unisce design e AI per futuri gadget.

Un’acquisizione che fa tremare la Silicon Valley: OpenAI si prende il genio dietro l’iPhone

OpenAI, sì, proprio loro, quelli di ChatGPT, hanno messo le mani sulla startup di Jony Ive, il guru del design che ha dato forma a icone come l’iPhone.

Parliamo di un affare da 6,5 miliardi di dollari, una cifra che fa girare la testa, di cui ben 5 miliardi in azioni OpenAI, calcolate su una valutazione della società che tocca i 300 miliardi.

L’obiettivo?

Semplice si fa per dire: Ive dovrebbe guidare la creazione di una nuova generazione di dispositivi basati sull’intelligenza artificiale, con un lancio previsto per il 2026, come riportato da Axios.

Ora, tu capisci che mettere insieme un nome come Ive, uno che ha praticamente inventato l’estetica dei prodotti che usiamo tutti i giorni, con la potenza di fuoco dell’AI di OpenAI, è una mossa che potrebbe riscrivere le regole del gioco.

Ma cosa significa davvero questa fusione tra il design patinato e l’intelligenza artificiale più avanzata e, diciamocelo, un po’ inquietante del momento?

Siamo sicuri che sia tutto oro quello che luccica o c’è puzza di bruciato sotto questa patina di innovazione sfrenata?

Dietro le quinte dell’accordo miliardario: cosa bolle in pentola tra Altman e Ive?

Andiamo a vedere un po’ più da vicino cosa c’è scritto nelle clausole di questo matrimonio miliardario. I 55 dipendenti della startup di Ive, chiamata io Products, finiranno dritti dritti a formare la nuova divisione hardware di OpenAI, sotto la guida di un certo Peter Welinder.

E lo studio di design di Ive, il famoso LoveFrom?

Beh, quello resta indipendente, ma non ti illudere, diventerà un contractor di OpenAI, quindi diciamo che il guinzaglio è bello stretto. Questa operazione, come descritto da SF Standard, arriva dopo che già nel 2023 OpenAI aveva messo un piedino – e un bel po’ di soldi – dentro io Products.

Sam Altman, il gran capo di OpenAI, non ha perso tempo a sperticarsi in lodi, definendo Ive “il più grande designer del mondo”. Ive, dal canto suo, in un’intervista al New York Times (citata sempre da SF Standard), ha tirato fuori la carta della redenzione, dicendo che vuole affrontare l’ansia da smartphone e che si assume “molta responsabilità per ciò che queste cose ci hanno portato”.

Interessante, no?

Pare che abbiano già iniziato a fantasticare su dispositivi con fotocamere e cuffie super avanzate.

Sentire Ive che parla di voler rimediare ai “danni” degli smartphone proprio mentre si appresta a creare una nuova generazione di gadget iperconnessi, beh, permettimi di dire che suona un po’ come sentire un piromane che si propone per capo dei vigili del fuoco.

E questi nuovi aggeggi, che ci promettono meraviglie, quanto saranno invadenti?

Ci guarderanno?

Ci ascolteranno costantemente?

La privacy, amico mio, sembra sempre più un concetto da libro di storia antica.

Tra promesse rivoluzionarie e vecchi fantasmi: il futuro dell’AI hardware è davvero così roseo?

Non facciamoci prendere troppo dall’entusiasmo. Questa mossa di OpenAI si inserisce in un quadro ben preciso: la corsa sfrenata a monetizzare, ad andare oltre il software e a mettere le mani sull’hardware, entrando in diretta competizione con colossi come Apple e Meta. E non dimentichiamoci che OpenAI ha appena sborsato altri 3 miliardi per una società di strumenti di coding.

Insomma, la fame è tanta.

Altman stesso, parlando con Bloomberg (come riportato ancora da SF Standard), ha cercato di abbassare un po’ i toni, dicendo che “il nostro primo prodotto non farà sparire gli smartphone, così come gli smartphone non hanno ucciso i laptop”.

Sarà,

Ma a me queste dichiarazioni sanno sempre un po’ di “mani avanti”. E poi c’è Jony Ive.

Genio indiscusso, per carità – l’iMac, l’iPod, l’iPhone, tutta roba sua, come ci ricorda Wikipedia – ma non è che sia esente da critiche.

Ti ricordi la tastiera a farfalla degli Apple?

Un incubo di design che privilegiava la forma sulla funzione, creando non pochi grattacapi agli utenti. C’è da chiedersi se questa tendenza a mettere l’estetica prima di tutto non possa portare a nuovi prodotti bellissimi da vedere ma magari poco pratici o, peggio, con seri interrogativi sulla nostra privacy, soprattutto se parliamo di dispositivi AI “always-on”.

La collaborazione tra Altman e Ive viene già salutata come la più grande partnership tra un designer e un fondatore dai tempi di Steve Jobs e lo stesso Ive.

Ma la domanda vera è: questa unione porterà davvero a una rivoluzione positiva per noi comuni mortali, o sarà solo l’ennesimo capitolo della saga in cui le Big Tech cercano di plasmare il nostro futuro a loro immagine e profitto?

Staremo a vedere,

Ma un po’ di sano scetticismo, credimi, non guasta mai.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

15 commenti su “OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive: un affare da 6.5 miliardi che unisce AI e design”

  1. Wow, 6.5 miliardi per unire design e AI? È una cifra da far girare la testa! Spero solo che non finiamo con gadget super belli ma inutili. Una volta ho comprato un telefono solo per il design e poi… ehm, si è rivelato un fiasco. Che ne pensate?

      1. Federico Sarti

        Ma che mossa pazzesca! 🤯 Jony Ive e OpenAI insieme? La mia testa sta già viaggiando verso gadget futuristici che possono anche fare il caffè! Speriamo solo che non diventino più belli che utili, come certe cose che ho comprato online… 🤦‍♂️ Voi che ne pensate?

      2. Federica Serra

        Speriamo che non ci facciano un’AI che si lamenta del design! 😂 Comunque, sono curioso di vedere cosa tireranno fuori!

      1. Stefano Benedetti

        Ma che colpo! 😲 Jony Ive e OpenAI insieme? Spero solo che non finiamo con prodotti che sembrano fighissimi ma che poi non capiamo come usare! Una volta ho comprato un dispositivo che prometteva tutto e poi… beh, è finito in un cassetto! 🙈 Voi che ne pensate?

    1. Silvia Orlando

      Ma che figata! Jony Ive e AI insieme? Spero solo che i nuovi gadget non finiscano per essere solo belli da vedere. Ho sempre amato il design Apple! 🤔

  2. Cavolo, 6.5 miliardi? Spero che i nuovi gadget non siano solo belli, ma anche utili! Ho sempre amato il design Apple, ma con l’AI può venire fuori qualsiasi cosa! Non vedo l’ora di vedere cosa tirano fuori! 😊

    1. Federica Serra

      Cavolo, non vedo l’ora di vedere cosa tireranno fuori! 😄 Da fan del design Apple, mi chiedo se i nuovi dispositivi saranno belli e funzionali. Spero solo che non ci ritroviamo con gadget che sembrano fighi ma poi non fanno niente di utile! Che ne pensate?

    2. Cavolo, 6.5 miliardi! 😲 Spero che non ci ritroviamo con gadget super stilosi ma che poi fanno solo casino. Ho sempre apprezzato il design, ma l’AI mi inquieta un po’!

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