Studi e documenti interni rivelano che il ranking dipende sempre più da community credibili e le IA premiano fonti neutre e interazioni reali
📌 TAKE AWAYS
Le intelligenze artificiali stanno cambiando la SEO, citando sempre più spesso Wikipedia e Reddit rispetto ai siti aziendali. Google riduce il peso dei link e valorizza la qualità intrinseca delle pagine.
Le interazioni degli utenti diventano segnali decisivi per il ranking.
Apri LinkedIn e un titolo strilla che “la GEO ha rimpiazzato la SEO”.
Su X, un sedicente esperto LLMO ti assicura che l’unico futuro è ottimizzare per i prompt di ChatGPT e che lui – e solo lui – ha la formula segreta per farlo.
Intanto, su Facebook ti propongono corsi di “Answer Engine Optimization” mentre tuo cugino, lo smanettone di famiglia, sentenzia che Google è al capolinea.
Il risultato è un senso di vertigine, lo capisco.
Sei un imprenditore, non un tecnico, e tutto questo rumore ti porta a una sola, pericolosa conclusione: la paralisi.
Che puoi fare?
Ti fingi morto come consigliano di fare quando un orso minaccia di attaccarti…
Vedi le visite al tuo sito calare, senti che il mondo sta cambiando a una velocità insostenibile e hai la sgradevole impressione di essere rimasto fermo al palo, mentre i competitor sembrano aver già capito tutto (o fingono benissimo di saperlo).
Bene. Metti pausa.
Sono qui per fare chiarezza.
Il mio lavoro è proprio questo: riconoscere i segnali utili dal rumore e dagli allarmismi e capire cosa funziona davvero.
Adesso.
Non forse, tra qualche mese, ma ora.
Non con opinioni, ma con dati concreti, studi autorevoli e informazioni (quelle emerse dal processo contro Google, per esempio), che ci permettono di sbirciare dietro le quinte sia dei nuovi motori di risposta IA, sia della “cara e vecchia” Google.
E la verità, te lo anticipo, non è quella che pensi.
Non devi buttare via tutto ciò che hai costruito.
Devi, però, iniziare a giocare su un campo di battaglia più grande e con regole nuove, che qualcuno deve spiegarti in modo chiaro. Seguimi con attenzione, perché stiamo per smontare le tue certezze e ricostruirle su fondamenta molto più solide.
Wikipedia e Reddit sul trono: “vox populi vox IA”
Immagina di aver speso migliaia di euro per creare un blog aziendale impeccabile, con articoli scritti da esperti del settore e una grafica da urlo.
Ora immagina che un’intelligenza artificiale come ChatGPT lo ignori quasi completamente, preferendo citare una discussione su Reddit iniziata da un utente anonimo con il nickname “FinanzaForDummies_87”.
Sembra uno scherzo, ma è la realtà documentata da un recente studio monumentale di Semrush, firmato da Carlos Silva e Alex Lindley.
Hanno analizzato come ChatGPT e Google AI Mode rispondono a domande in settori chiave come finanza, tecnologia e servizi B2B. La scoperta è stata a dir poco scioccante: le fonti comunitarie battono quasi sempre il marketing ufficiale.
Wikipedia e Reddit sono citati con una frequenza imbarazzante rispetto ai siti corporate.
Perché?
L’IA, nella sua logica “disumana”, è affamata di contenuti percepiti come neutri, collettivi e fattuali.
Vede il tuo blog aziendale per quello che è: promozionale. Preferisce la saggezza (o la presunta tale) della folla, perché un articolo su Wikipedia è stato modificato e vagliato da centinaia di persone, rendendolo, ai suoi occhi, più “oggettivo”.
Il dato più incredibile riguarda i settori “YMYL” (Your Money Your Life), quelli sensibili come la finanza, dove Google ci ha insegnato per anni che solo l’autorevolezza massima conta.
Ebbene, lo studio ha rivelato che ChatGPT cita Reddit il 176% in più rispetto a colossi dell’informazione finanziaria come Bankrate o NerdWallet.
È una sovversione totale. “Vox populi, vox IA”, potremmo dire!
È come se per un consulto medico, il tuo dottore invece di aprire un manuale di medicina, andasse a leggere un forum online.
Eppure, per l’IA, funziona così!
Cosa significa questo per te?
Significa che la tua voce non deve risuonare solo sul tuo sito.
Deve essere presente, in modo autentico e utile, là dove l’IA va a cercare le sue risposte. La tua pagina Wikipedia deve essere curata, precisa, piena di dati verificabili. Devi presidiare i subreddit di settore, non per spammare il link al tuo prodotto, ma per rispondere, aiutare, diventare una voce riconoscibile e rispettata.
L’autorità, nel 2025, non si costruisce più solo in casa propria, ma nelle piazze digitali.
Dietro le quinte di Google: i segreti rivelati dal processo dell’anno
Mentre tutti guardavano all’IA, una porta si è socchiusa, lasciando intravedere il funzionamento interno di Google.
Parlo del processo del Dipartimento di Giustizia americano contro Google, che ha costretto l’azienda a rendere pubblici documenti interni.
L’analista SEO Marie Haynes li ha studiati a fondo, e ciò che ha scoperto è oro colato.
Punto primo: Google impara da noi.
Ogni click che un utente fa, ogni risultato che ignora, ogni secondo che passa su una pagina prima di tornare indietro è un voto.
Come ha ammesso Google stessa nei documenti: “Ogni interazione ci dà un altro dato di addestramento: per questa ricerca, un umano ha creduto che quel risultato fosse più rilevante”.
In pratica, il tuo sito non viene giudicato solo da un algoritmo freddo, ma dall’insieme di micro-decisioni di migliaia di utenti reali. Se il tuo contenuto risolve un problema, la gente lo cliccherà e ci resterà.
E Google lo noterà.
Punto secondo: il PageRank è stato ridimensionato.
Ricordi la vecchia storia dei link?
Per anni sono stati il Vangelo della SEO: più link autorevoli ricevevi, più eri importante per Google.
Bene, quel tempo è cambiato.
I documenti del processo rivelano una frase lapidaria: “la maggior parte dei segnali di qualità di Google deriva dalla pagina web stessa”.
I link contano ancora, certo, ma molto meno del contenuto della pagina, della sua struttura e, soprattutto, di come gli utenti ci interagiscono. È la qualità intrinseca che vince, non solo la popolarità “esterna”.
Infine, un’altra conferma: i dati di navigazione di Chrome vengono usati per il ranking.
La popolarità di una pagina non deriva più solo dai link, ma anche da quante persone la visitano direttamente, la salvano nei preferiti, ci interagiscono. “Dio” Google ti osserva (quasi) sempre, e usa questi dati per capire cosa è davvero utile e popolare.
Menzioni o citazioni? La doppia battaglia per la visibilità IA
Torniamo allo studio di Semrush del 3 settembre 2025, perché rivela un’altra dinamica di cui devi tenere conto.
Esiste un enorme divario tra i brand più menzionati dall’IA e quelli usati come fonte attendibile.
Essere il marchio di cui si parla non significa essere la fonte di cui l’AI si fida per dare una risposta fattuale.
Pensa a un utente che chiede “qual è il miglior software CRM?”
L’IA, per rispondere, andrà a pescare opinioni, recensioni e confronti da Reddit o da siti specializzati.
Qui, ovviamente, il tuo obiettivo è essere menzionato in termini positivi.
Ma se l’utente chiede quanto costa il piano base del tuo software, l’IA cercherà una fonte ufficiale, chiara e verificabile.
E quale sarà?
Beh, il tuo sito! Sempre che sia ben strutturato e presenti i dati in modo preciso, come ci ha chiarito Andrea Volpini durante la nostra intervista.
Sono due strategie diverse, hai visto?
La prima si basa sulla reputazione e sul sentiment nella community.
La seconda sulla produzione di contenuti tecnici, precisi e facilmente “digeribili” da una macchina.
La maggior parte delle aziende si concentra solo su una, perdendo metà delle opportunità. Lo studio mostra che, a seconda del settore, solo dal 6% al 27% dei brand più menzionati sono anche le fonti più citate.
Chi riesce a padroneggiare entrambi i fronti, dominerà il mercato.
La rivoluzione è già cominciata: AI Overviews, (presto anche AI Mode) e motori di ricerca che ragionano con l’intelligenza artificiale stanno riscrivendo le regole del gioco.
Non è più tempo di restare a guardare.
Se vuoi vincere questa sfida devi imparare a governare questi strumenti, prima che siano loro a decidere il destino del tuo business.
In questo scenario, avere al tuo fianco un consulente SEO esperto è l’unico modo per affrontare rischi e opportunità senza perdere terreno.
Solo così puoi trasformare l’incertezza in un vantaggio reale e giocarti le tue carte al meglio in un mondo dominato dall’intelligenza artificiale.
Non buttare la SEO con l’acqua sporca dell’IA
A questo punto potresti pensare: “Ok, ho capito. Mollo tutto e mi concentro su Reddit e Wikipedia”. Calma. Sarebbe un errore colossale.
E a dircelo, ancora una volta, sono i numeri. A questo proposito, Brodie Clark, un noto esperto SEO, ha condiviso dei dati di Similarweb di agosto 2025 che fanno riflettere.
Il 95,3% degli utenti di ChatGPT ha visitato anche Google.
Al contrario, solo il 14,3% degli utenti di Google ha visitato ChatGPT.
La traduzione per il tuo business è semplice: i tuoi clienti sono ancora massicciamente su Google.
ChatGPT è un canale in crescita esplosiva, un’alternativa affascinante, ma non è (ancora) il sostituto del motore di ricerca per eccellenza. Ignorare Google per inseguire il “nuovo oggetto scintillante” è un lusso che non puoi permetterti.
E a mettere il sigillo su questa verità è stato Gary Illyes, uno degli uomini più importanti di Google Search. Intervenuto al Search Central Live Asia Pacific 2025, ha detto una cosa tanto semplice quanto rivoluzionaria:
AI Mode e AI Overviews (le risposte generate dall’IA in cima ai risultati) non sono motori paralleli.
Sono estensioni di Google Search. Usano la stessa identica infrastruttura per la scansione, l’indicizzazione e il ranking.
Questo demolisce l’idea di dover studiare una fantomatica “GEO” (Generative Engine Optimization). Le fondamenta del gioco restano le stesse.
Costruisci l’autorità nell’era dell’IA
Se sei arrivato fin qui, la confusione ha lasciato il posto a una prospettiva chiara: il campo di gioco della visibilità si è espanso in modo irreversibile.
Si tratta sempre più di gestire la propria reputazione e autorevolezza all’interno di un network informativo complesso, dove le intelligenze artificiali agiscono da potenti intermediari.
Questo nuovo paradigma non annulla le regole precedenti, ma le integra in un disegno più ampio. La creazione di contenuti di altissimo livello, capaci di soddisfare e trattenere gli utenti di Google, resta il fondamento non negoziabile.
È il prezzo d’ingresso.
Ma il vantaggio competitivo si costruisce altrove: nel presidiare con acume strategico le piattaforme comunitarie come Reddit, nel curare la propria “voce” su fonti collaborative come Wikipedia e nel saper presentare le informazioni fattuali con una precisione quasi tecnica, affinché gli algoritmi possano interpretarle senza ambiguità, come ci ha detto Andrea Volpini.
La sfida, quindi, si sdoppia. Da un lato, occorre guadagnare le menzioni che nascono dal sentiment positivo e dalla discussione organica.
Dall’altro, bisogna conquistare le citazioni, diventando una fonte di dati così affidabile da essere scelta come riferimento diretto dall’IA.
Siamo oltre la SEO tecnica, come ci ha detto Patrick Stox di Ahrefs nel corso della nostra chiacchierata.
Tutte queste tattiche rappresentano un’integrazione sofisticata di digital PR, gestione della community e architettura dell’informazione.
Affrontare questa evoluzione richiede un salto di qualità.
È il momento di trasformare queste informazioni in un piano d’azione concreto, affidandosi a un’agenzia SEO che sappia come muoversi affinché il tuo brand non si limiti a resistere al cambiamento o mettere qualche pezza qui e là, ma lo sfrutti per costruire un vantaggio decisivo sulla concorrenza.
Se vuoi iniziare già da oggi a rendere il tuo brand visibile anche per le IA e i nuovi motori di risposta contatta qui la mia agenzia.
Le IA premiano fonti neutre e interazioni reali: Domande Frequenti
Perché le intelligenze artificiali come ChatGPT citano più spesso Wikipedia e Reddit rispetto ai siti aziendali?
Le IA privilegiano fonti percepite come neutre, collettive e fattuali. Wikipedia e Reddit, con i loro contenuti collaborativi e discussioni autentiche, vengono considerati più oggettivi rispetto ai blog aziendali dal taglio promozionale.
Cosa hanno rivelato i documenti interni di Google durante il processo con il Dipartimento di Giustizia USA?
I documenti hanno mostrato che il PageRank ha perso centralità: oggi contano di più la qualità intrinseca delle pagine e le interazioni reali degli utenti. Inoltre, Google utilizza anche i dati di navigazione di Chrome per valutare la popolarità e l’utilità dei contenuti.
Qual è la differenza tra menzioni e citazioni per la visibilità nell’era dell’IA?
Le menzioni riguardano la reputazione e il sentiment della community, mentre le citazioni indicano le fonti ufficiali usate dalle IA per fornire dati precisi. Per avere successo occorre presidiare le piattaforme comunitarie e, allo stesso tempo, rendere il proprio sito una fonte affidabile.