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GPT-5.1 introduce due modalità distinte, “Instant” e “Thinking”, promettendo un’IA più intuitiva e capace di adattarsi alla complessità delle richieste, con un rilascio graduale che premia gli utenti paganti.
OpenAI ha lanciato GPT-5.1, un aggiornamento intermedio che promette intelligenza e aderenza alle istruzioni con le nuove modalità Instant e Thinking. L'annuncio del 12 novembre 2025 solleva dubbi sulla sua reale innovazione o se sia una strategia per mantenere l'interesse. La distribuzione graduale alimenta la discussione sulla sua effettiva stabilità.
Un’intelligenza artificiale con due volti
La novità più grande?
Hanno sdoppiato il modello.
Ora ti troverai di fronte a due modalità distinte: GPT-5.1 Instant e GPT-5.1 Thinking. Il primo, Instant, te lo vendono come più “caldo”, intelligente e capace di seguire meglio le tue istruzioni. L’obiettivo dichiarato da OpenAI è quello di offrire un’intelligenza artificiale che non sia solo intelligente, ma con cui sia anche piacevole parlare, come descritto sul loro sito ufficiale.
D’altro canto, la modalità Thinking introduce una capacità di ragionamento adattivo: per le richieste semplici avrai risposte veloci, mentre per i problemi complessi si prenderà più tempo, analizzando la questione in modo più approfondito.
Una mossa interessante, che sembra voler dire “ti do la velocità quando ti serve, ma la profondità quando è necessaria”.
Ma al di là delle chiacchiere e del tono “amichevole”, questa nuova versione lavora davvero meglio?
A quanto pare, l’obiettivo non è solo farti sentire a tuo agio.
Più di una semplice conversazione amichevole?
Ti è mai capitato di dare un’istruzione precisa su tono, lunghezza e formato a GPT e vedere che l’IA la ignora bellamente?
Ecco, su questo punto promettono miglioramenti concreti. Secondo le note di rilascio, GPT-5.1 dovrebbe aderire in modo più affidabile ai vincoli che imponi.
Inoltre, quando si attiva la modalità Thinking per un’analisi complessa, il sistema dovrebbe mostrare i suoi passaggi logici in modo più trasparente, evitando quel gergo tecnico che spesso rende le risposte incomprensibili.
In pratica, la promessa è quella di un’IA che non solo esegue meglio gli ordini, ma che ti spiega anche come è arrivata a una certa conclusione. Un passo avanti verso la chiarezza, certo, ma anche un modo per rendere la macchina meno “scatola nera” e le sue decisioni un po’ più verificabili.
Tutto questo suona promettente, o quantomeno interessante. Ma prima che tu corra a provarlo, c’è un calendario da tenere a mente, perché come al solito, la “festa” non è per tutti, almeno non subito.
La strategia di lancio: chi testa e chi aspetta
Il rilascio di GPT-5.1 è partito il 12 novembre, ma con una chiara gerarchia. I primi ad avere accesso sono stati, ovviamente, gli utenti paganti dei piani Pro, Plus, Go e Business. In pratica, i clienti paganti fanno da apripista, testando sul campo la stabilità del sistema prima che diventi lo standard per tutti. Gli abbonati Enterprise ed Education hanno avuto una settimana di accesso anticipato, un contentino prima dell’adozione definitiva.
E chi non paga?
Aspetta.
Per addolcire la pillola, OpenAI ha deciso di mantenere disponibili i vecchi modelli GPT-5 per circa tre mesi, consentendo a chi lavora di confrontare i risultati e adattare i propri flussi di lavoro senza traumi. Una mossa che sembra prudente, ma che solleva un dubbio: questa transizione graduale è una cortesia verso gli utenti o un modo per gestire un aggiornamento di cui non sono ancora del tutto sicuri?
Il messaggio è chiaro: la corsa non si ferma, e chi resta fermo a guardare rischia di mangiare la polvere.
Di nuovo.

L’introduzione di due modalità distinte non fa che confermare la mia avversione per i continui “aggiornamenti” che sembrano più un esercizio di stile che un progresso tangibile. Chissà quanto tempo ci metteranno a dichiarare la loro instabilità.
Due facce per un’IA, come due ali per un sogno.
Queste due “anime” del GPT-5.1, “Instant” e “Thinking”, mi fanno pensare a un camaleonte tecnologico. Chissà se questa mossa, per quanto astuta, non sia solo un modo per mascherare un’insoddisfazione latente, come un maglione nuovo su un vecchio scheletro.
GPT-5.1, due facce della stessa medaglia. Sarà questa la strada per un’IA che non ci faccia sentire alieni?
Due GPT? Roba da psichiatra. Soldi in più per chi paga, ovviamente. L’IA che parla bene, wow. Alla fine è sempre la solita minestra riscaldata, ma con un nome nuovo. Speriamo che almeno questo non imploda subito.
Altra trovata per spremere il pollo. 🙄 Chissà quanto dureranno ‘ste due anime.
Le due modalità mi spaventano un po’. 😱 Speriamo sia stabile.
Due modalità, un’unica, ambiziosa, promessa. Vedremo se questa duplicazione porterà a un’intelligenza più adatta al mercato.
Capisco l’entusiasmo, ma la stabilità di due modalità mi lascia un po’ perplesso.
Due modalità per 5.1: “Instant” e “Thinking”. 🧐 Interessante approccio per adattarsi alle esigenze. Chissà se la fluidità conversazionale promessa si traduce in un’esperienza utente superiore. 🤔
Questa divisione in “Instant” e “Thinking” mi lascia perplessa. Un’IA dovrebbe essere un bisturi preciso, non un coltello svizzero. Temo la perdita di coerenza.
Con due “modalità”, OpenAI sembra aver inventato l’acqua calda. Vedremo se questo sdoppiamento si tradurrà in un’efficacia reale o solo in un nuovo capitolo del già noto marketing.
Due modalità. Due promesse. Chissà se funzionano davvero. O è solo un modo per far uscire altri soldi. La rassegnazione avanza.
Un’IA a due velocità: una per la fretta, l’altra per l’indecisione. La chiamano evoluzione, io la definisco la solita commedia dell’obsolescenza programmata.
Due facce, un solo conto. 🤷♂️ L’imprenditore in me vede solo 🤑.
Solita commedia. Due modalità per un’entità che promette chissà cosa. Chissà se questa “intelligenza” saprà distinguere un cliente da un’operazione bancaria. Illusione digitale.
La distinzione tra modalità “Instant” e “Thinking” in GPT-5.1 pare un’abile mossa di marketing, confezionata per celare un’evoluzione quantomeno discussa. La gradualità del rilascio, poi, alimenta la mia perenne diffidenza, suggerendo una stabilità da testare con cautela prima di glorificare l’ennesima promessa digitale.
Due modalità, un unico prezzo salato. Chissà se questa “intelligenza” saprà distinguere un cane da una poltrona, ma sicuramente distinguerà il portafoglio da cui spillare soldi. E noi ci caschiamo sempre.
Un dualismo digitale per massimizzare il profitto, chiaramente.
Un’IA a doppio volto. Due modalità, stessa minestra precotta. Finestra aperta al prossimo aggiornamento a pagamento, prevedibile. A quando il vero salto?
Ah, GPT-5.1 con due facce? Un’idea brillante per farci pagare di più, immagino. Instant e Thinking, certo. Speriamo solo che “Thinking” non impieghi un secolo a rispondere. Vedremo se sarà così intuitivo come promettono, o solo un altro modo per farci sbavare.