Quali fonti prediligono le IA per le loro risposte? Wikipedia, Reddit, YouTube, LinkedIn ma non solo

La crescita di IA e LLM e il calo costante dei motori di ricerca tradizionali obbligano le imprese a ripensare il proprio approccio alla SEO e al content marketing

📌 TAKE AWAYS

  • ChatGPT privilegia Wikipedia (47,9%), mentre Google AI Overviews attinge da Reddit (21%), YouTube (18,8%) e LinkedIn (13%). Perplexity predilige Reddit in modo ancora più marcato (46,7%) e integra recensioni da Yelp e TripAdvisor.
  • L’87% delle aziende utilizza già l’intelligenza artificiale per creare contenuti, incrementando la produzione mensile del 42%. Il 97% delle aziende revisiona e modifica i contenuti generati prima della pubblicazione.
  • Nel “mondo a zero click” l’influenza sostituisce il traffico come vero indicatore di successo. Le IA mirano a trattenere gli utenti all’interno delle proprie interfacce, offrendo risposte esaustive senza bisogno di click esterni. Di conseguenza, l’obiettivo non è più l’aumento del traffico al sito, bensì l’autorevolezza e la frequenza di citazione all’interno delle risposte IA.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la visibilità online: motori di risposta IA e LLM pescano da fonti diverse, riducendo il peso dei click tradizionali.
Le aziende aumentano la produzione di contenuti con l’IA, ma supervisionano sempre la qualità, almeno così dicono.
Oggi conta essere percepiti come fonte autorevole per entrare nelle risposte IA.

Google non è più l’unico oracolo, la visibilità è diventata una bestia mitologica con molte teste:

ChatGPT, AI Overviews, AI Mode, Perplexity e non solo.

Ognuna con i suoi gusti, le sue manie, i suoi “fornitori” di fiducia.

Le persone che dovrebbero comprare i tuoi prodotti o servizi, ora pongono le loro domande direttamente alle IA, ottenendo una risposta completa e immediata.

Lo so, ti stai chiedendo:

chi diavolo cliccherà ancora sul mio sito?

Se la risposta è già lì, bella e pronta, perché dovrebbero fare la fatica di visitare il mio link?

Mi rendo conto: è una minaccia esistenziale per chiunque abbia basato il proprio modello di business sull’attirare click dal web.

I tuoi concorrenti, nel frattempo, non sono rimasti a guardare.

Un report di Ahrefs rivela che l’87% delle aziende usa già l’intelligenza artificiale per creare contenuti, aumentando la produzione mensile di un impressionante 42%.

Non stanno solo lavorando di più, stanno lavorando in modo diverso, più veloce, e si stanno adattando a questo nuovo ecosistema.

E tu? Stai ancora giocando con le vecchie regole mentre il campo da gioco è stato arato e seminato a nuovo, con colture aliene che non riconosci?

Stai ancora lucidando la tua vetrina in una strada dove non passa più nessuno?

Se la risposta è sì, o anche solo “forse”, mettiti comodo. C’è molto di cui parlare.

Dove “pesca” l’IA? Ecco le fonti di ChatGPT, AI Overviews e Perplexity

Per prima cosa, dobbiamo capire da dove arriva l’informazione che queste intelligenze artificiali ti servono come risposta. Non è magia, è un collage di fonti.

Ma quali?

Qui le cose si fanno interessanti, perché ogni IA ha le sue preferenze, un po’ come un cinefilo ha i suoi generi preferiti di film.

Capire questi gusti è il primo passo per non finire nell’oblio.

Un recente studio di Profound di giugno 2025, che ha analizzato 30 milioni di citazioni tra l’agosto 2024 e il giugno 2025, ci offre una mappa precisa di questo nuovo territorio.

Pensa a ChatGPT come a un secchione un po’ nerd, uno studioso che si fida della conoscenza consolidata.

La sua fonte preferita, quasi un’ossessione, è Wikipedia, che da sola rappresenta quasi la metà (il 47,9%) delle sue dieci fonti più citate.

È una dipendenza enciclopedica. A distanza siderale segue Reddit (11,3%), e poi un mix di media autorevoli come Forbes, Reuters e Business Insider.

Report di Profound 5 giugno 2025
Profound

Google AI Overviews, invece, è l’amico più social e integrato. La sua dieta informativa è molto più varia.

Certo, cita Wikipedia, ma senza la venerazione di ChatGPT.

Il suo piatto forte è Reddit (21%), seguito a ruota da YouTube (18,8%).

Report di Profound 5 giugno 2025
Profound

Non è un caso:

Google sta pescando a piene mani dal suo ecosistema (YouTube) e dalle piattaforme dove le persone discutono, chiedono e si consigliano (Reddit, Quora).

Ma attenzione, Google strizza l’occhio anche al mondo professionale, dando un peso notevole a LinkedIn (13%) e a fonti di analisi come Gartner.

La lezione qui?

La tua presenza su YouTube non è più solo un vezzo, ma una necessità strategica.

Essere attivi e autorevoli su LinkedIn e partecipare alle conversazioni su Reddit può proiettare il tuo brand direttamente nelle risposte generate da Google.

Infine, c’è Perplexity, il “populista” del gruppo. Se ChatGPT è un accademico e Google un PR ben inserito, Perplexity è quello che passa le sue serate nei forum.

La sua dipendenza da Reddit è ancora più marcata di quella di ChatGPT per Wikipedia: parliamo del 46,7% delle sue fonti top. È una piattaforma che si nutre di conversazioni, di contenuti generati dagli utenti, di recensioni.

Non a caso, nella sua top 10 troviamo anche Yelp, TripAdvisor e G2.

Report di Profound 5 giugno 2025
Profound

Se il tuo business si basa sulle recensioni o sul passaparola della community, Perplexity è il tuo campo di battaglia. Essere citato, discusso e consigliato su Reddit è la via maestra per entrare nelle sue grazie.

Un’altra ricerca, condotta da Ahrefs l’11 giugno 2025, non solo conferma questa tendenza ma aggiunge un livello di profondità ulteriore.

Ahrefs distingue tra “Mention Share” (quante volte un sito viene citato) e “Impression Share” (il “peso” di quelle citazioni, basato sulla popolarità delle ricerche).

E cosa scopre?

Che YouTube è il re indiscusso su Perplexity e AI Overviews, mentre è quasi assente dai radar di ChatGPT.

Questo ci dice che non basta essere citati; bisogna essere citati dove conta, sugli argomenti che le persone cercano davvero.

Ricerca di Ahrefs 11 giugno 2025
Ahrefs
Ricerca di Ahrefs 11 giugno 2025
Ahrefs
Ricerca di Ahrefs 11 giugno 2025
Ahrefs

La marea impetuosa dell’IA e la calma piatta dei vecchi motori

Ok, quindi ogni IA ha i suoi “fornitori” preferiti.

Ma quanto è grande questo nuovo mercato?

Sta davvero cambiando le abitudini delle persone?

La risposta, secondo un report di Similarweb che analizza i dati fino a giugno 2025, è un sonoro “sì”.

Il settore dell’IA generativa è in piena espansione.

Gli strumenti generalisti, capitanati da ChatGPT, hanno visto una crescita aggregata del 19% negli ultimi mesi. Lo stesso ChatGPT è salito del 23%.

Similarweb report 6 giugno 2025
Similarweb

Ma il dato più impressionante è quello di Google, che con i suoi strumenti IA interni ha registrato un’accelerazione del +95%.

Similarweb report 6 giugno 2025
Similarweb
Similarweb report 6 giugno 2025
Similarweb

È la prova che Big G sta spingendo sull’acceleratore per integrare l’IA ovunque.

E i vecchi motori di ricerca?

Sembrano fermi al palo.

Mentre l’IA sfreccia, il traffico globale sui motori tradizionali è statico o in calo.

Google oscilla tra -1% e -3% su base annua.

Bing, dopo un breve sussulto, è crollato a -10%.

Yahoo continua la sua lenta emorragia con un -16%.

È come guardare una gara tra una scattante auto elettrica e una vecchia berlina a diesel: il risultato è scontato.

La gente si sta spostando. Le risposte immediate e contestualizzate degli assistenti IA stanno diventando un’alternativa sempre più valida alla classica sfilza di link blu.

Proprio per questa ragione, una strategia SEO degna di questo nome deve essere brand-driven e multi-canale come ha ribadito Ivano Di Biasi di SEOZoom, durante la nostra intervista.

Questo è il futuro del search marketing, non si scappa!

L’esercito silenzioso dei contenuti IA: come le aziende stanno reagendo al cambiamento (e tu, invece?)

Se l’IA sta ridisegnando la mappa del potere online, come si stanno muovendo le aziende come la tua? Stanno subendo passivamente o stanno cavalcando l’onda?

Un illuminante report di Ahrefs, pubblicato da Ryan Law l’11 giugno 2025, ci dice che la stragrande maggioranza ha già scelto da che parte stare.

L’uso dell’intelligenza artificiale nel content marketing è ormai una realtà quasi universale: l’87% delle aziende la usa per creare contenuti. E non per vezzo.

Report di Ahrefs dell'11 giugno 2025
Ahrefs

Le aziende che usano l’IA pubblicano in media il 42% di contenuti in più ogni mese (17 articoli contro 12). È un’iniezione di produttività senza precedenti.

ChatGPT è il modello più usato (44%), ma anche Gemini e Claude si stanno ritagliando il loro spazio.

Ma ecco il dato più importante, quello che dovrebbe tranquillizzare i puristi della qualità:

il 97% delle aziende revisiona e modifica i contenuti generati dall’IA prima di pubblicarli.

Solo un misero 4% pubblica contenuti “puri”.

Nessuno, o quasi, sta premendo “pubblica” su un testo vomitato da un robot.

Ci crediamo?

Non voglio mettere in dubbio il sondaggio di Ahrefs, per carità…

Però forse i partecipanti al sondaggio hanno voluto vendersi meglio di come sono.

Onestamente il 4% mi sembra pochino, a giudicare da certi contenuti che si leggono online.

Ma il calo della qualità è perfino comprensibile, visti e considerati i ritmi sempre più ossessivi e frenetici dell’informazione sul web.

Chiusa questa mia parentesi un po’ polemica, ecco un altro dato interessante della ricerca di Ahrefs.

I ricercatori hanno chiesto agli intervistati: per cosa utilizzate l’IA?

Principalmente per il brainstorming (76%), per creare bozze (73%) e per aggiornare vecchi contenuti (67%), hanno risposto.

È un co-pilota, insomma. Non il pilota.

Un assistente instancabile che velocizza il lavoro noioso, lasciando all’essere umano il compito della strategia, della verifica e del tocco finale.

Eccoci nel mondo a zero click: perché inseguire il traffico è la strategia perdente

Così arriviamo al punto focale.

Abbiamo visto dove l’IA prende le informazioni, quanto sta crescendo e come le aziende la usano.

Ora la domanda da un milione di dollari:

cosa ce ne facciamo di tutto questo?

Come si traduce in una strategia vincente per il tuo business?

La risposta potrebbe suonarti come un’eresia: smetti di inseguire il traffico.

fonte SparkToro 11 giugno 2025
SparkToro
fonte SparkToro 11 giugno 2025
SparkToro

In un intervento dell’11 giugno 2025, Rand Fishkin ha definito l’aumento del traffico come una “vanity metric”, una metrica della vanità che ti fa gonfiare l’ego ma non ti aiuta a pagare le bollette.

Perché?

Perché siamo nel mondo a zero click, ecco perché!

Google, Facebook, ChatGPT, Perplexity… tutte queste piattaforme hanno un obiettivo comune: tenere l’utente al loro interno.

Vogliono darti la risposta direttamente, senza mandarti altrove (ce l’ha spiegato anche Lily Ray nell’intervista che ci ha concesso).

Quando cerchi “i migliori ristoranti di pesce a Napoli”, Google AI Overviews non vuole che tu clicchi su dieci siti diversi:

vuole darti una sintesi perfetta, magari con foto, recensioni e un pulsante per prenotare.

Il traffico che una volta sarebbe arrivato al tuo blog di recensioni, ora muore lì.

Quindi, se il traffico non è più l’obiettivo, qual è?

L’influenza.

La tua nuova missione non è portare le persone sul tuo sito a tutti i costi.

La tua missione è fare in modo che il tuo brand sia la fonte autorevole dentro la risposta dell’IA.

Il tuo successo non si misura in quanti click ottieni.

Ma in menzioni, in autorevolezza, in presenza strategica.

Il content marketing tradizionale è ormai superato come ci ha detto Dan Petrovic durante la nostra chiacchierata.

Un consulente SEO che si rispetti oggi deve costruire un’ecosfera di credibilità intorno al tuo brand che le IA non potranno fare a meno di notare e citare.

Per questo motivo devi rivolgerti a un’agenzia SEO che trasformi il tuo brand da semplice sito web a fonte autorevole riconosciuta.

Perché nell’era dell’IA, o sei la fonte, o sei invisibile.

E l’invisibilità, nel business, è un lusso che nessuno può permettersi.

Se vuoi sapere come conquistare la fiducia degli LLM e delle IA, compila il form e contatta la mia agenzia.


Quali fonti prediligono le IA per le loro risposte? Domande & Risposte

Quali fonti utilizzano le principali IA per generare risposte?

Ogni IA ha le sue fonti preferite: ChatGPT attinge soprattutto da Wikipedia (47,9%), Reddit e fonti autorevoli come Forbes e Reuters. Google AI Overviews predilige Reddit (21%), YouTube (18,8%) e LinkedIn (13%). Perplexity si basa quasi per metà su Reddit (46,7%) e integra recensioni da Yelp, TripAdvisor e G2.

Come stanno usando l’intelligenza artificiale le aziende per il content marketing?

L’87% delle aziende usa l’IA per creare contenuti, aumentando la produzione mensile del 42%. Il 97% revisiona e modifica i contenuti prima della pubblicazione. L’IA viene impiegata soprattutto per brainstorming, bozze e aggiornamenti, lasciando la supervisione qualitativa agli umani.

Perché il traffico non è più l’obiettivo principale nella SEO?

Nell’era del ‘zero click’, le AI forniscono risposte complete senza reindirizzare verso i siti web. Il vero obiettivo diventa quindi l’autorevolezza: farsi citare e diventare fonte attendibile per le AI è la nuova chiave di successo nel search marketing.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

4 commenti su “Quali fonti prediligono le IA per le loro risposte? Wikipedia, Reddit, YouTube, LinkedIn ma non solo”

  1. Simone Benedetti

    Interessante! Sarà un bel cambio di gioco per chi lavora con i contenuti. Bisognerà capire come farsi citare bene dalle IA.

    1. Tommaso Moretti

      Riccardo, d’accordo con te. Sarà necessario monitorare attentamente le fonti che le IA considerano più autorevoli e agire di conseguenza.

  2. Antonio Gallo

    Beh, era ora che qualcuno mettesse nero su bianco questa tendenza. Vedremo come cambieranno le priorità per chi fa marketing online. Il traffico non è più l’unica metrica.

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