Google ti trasforma in un criceto sulla ruota? Ecco il nuovo giochino nella SERP

Anita Innocenti

Le regole del digitale stanno cambiando.

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Un modo subdolo per tenerti incollato allo schermo: un quiz a premi dove, invece dei soldi, vinci medagliette digitali accumulando “badge” ad ogni ricerca.

Google introduce un nuovo mini-gioco nella SERP, trasformando la ricerca in un quiz a premi con badge digitali. L'obiettivo è chiaro: aumentare l'engagement e il tempo di permanenza degli utenti. Questa "gamificazione" della ricerca, che premia la fedeltà, appare una mossa difensiva contro l'avanzata dell'IA come ChatGPT, puntando a massimizzare raccolta dati e visualizzazioni pubblicitarie.

Google ti trasforma in un criceto sulla ruota? ecco il nuovo giochino nella SERP

Google ha deciso che la semplice ricerca non basta più. A quanto pare, l’obiettivo non è solo darti la risposta che cerchi, ma tenerti incollato allo schermo il più a lungo possibile.

E come pensa di farlo?

Con un mini-gioco.

Sì, hai letto bene.

Da qualche tempo, infatti, sta testando una nuova funzionalità che trasforma la ricerca in una specie di quiz a premi, dove invece dei soldi vinci delle medagliette digitali. L’idea è semplice: più cerchi, più rispondi a domande su argomenti specifici, più accumuli “badge”.

A prima vista sembra un’idea carina, quasi innocente.

Ma grattando la superficie, come funziona esattamente questo meccanismo pensato per catturare la tua attenzione?

Come funziona questa nuova ‘distrazione’ di Google

Il meccanismo è subdolo nella sua semplicità. Inizi a cercare un argomento che rientra in una delle quattro categorie scelte da Google – Calcio, Cucina, Shopping e Spettacolo – e, quasi senza accorgertene, ti viene assegnato il primo badge.

Da lì, si apre un mondo di sfide e domande a trabocchetto.

Come descritto da Search Engine Roundtable, puoi collezionare fino a 32 medaglie, otto per ogni categoria, e ci sono pure dei premi “fedeltà” se ti connetti e giochi per più giorni.

Un sistema ben congegnato per creare un’abitudine, per farti tornare non solo perché hai bisogno di un’informazione, ma perché devi completare la tua collezione di riconoscimenti digitali.

Tutto molto lineare, un sistema pensato per farti tornare.

La domanda che sorge spontanea, però, è un’altra:

perché Google ha bisogno di inventarsi questi stratagemmi proprio adesso?

Ma perché Google sta facendo tutto questo?

Diciamocelo chiaramente: non lo fanno per la nostra gioia. Questa mossa sa tanto di risposta difensiva a un mercato che sta cambiando.

Con l’avanzata di alternative basate su intelligenza artificiale come ChatGPT, che forniscono risposte dirette senza fronzoli, Google rischia di perdere il suo bene più prezioso: il tempo che passi sulle sue pagine.

Più tempo significa più dati raccolti e più annunci visualizzati. Questo giochino, quindi, più che un’innovazione sembra uno specchietto per le allodole, un modo per “gamificare” la ricerca e aumentare le metriche di engagement che tanto piacciono agli inserzionisti.

La vera domanda è: questo “arricchimento” dell’esperienza è pensato per dare più valore a te, l’utente, o per rendere te stesso il prodotto, ancora una volta?

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

19 commenti su “Google ti trasforma in un criceto sulla ruota? Ecco il nuovo giochino nella SERP”

  1. Giorgio Martinelli

    Ma che assurdità! Ci trattano come bambini con le figurine. Come se avessimo tempo da perdere a collezionare badge invece di lavorare. Questa corsa alla “gamification” è un sintomo di debolezza, non di potere.

  2. Veronica Napolitano

    Ma dai, un altro trucchetto per farci perdere tempo! Invece di darci risposte rapide, ci fanno collezionare stelline. Capisco che vogliano tenerci qui, ma questo modo mi pare un po’ troppo. Chi ci pensa poi a tutte le cose che potremmo fare?

  3. Ecco, ci mancava solo di diventare criceti digitali per Google. Per un badge, butterei via ore. Che bella prospettiva.

    1. Ma davvero pensano di ingannarci con queste medagliette digitali? Un tentativo trasparente di aumentare il tempo sullo schermo, mascherato da divertimento. Una tattica puerile per chi si accontenta di briciole. E noi dovremmo abboccare?

    2. Riccardo Cattaneo

      Ma quindi, invece di cercare informazioni, ora dobbiamo collezionare “badge” come fossimo bambini? Mi chiedo se questa ossessione per l’engagement non finisca per svuotare di senso la ricerca stessa.

  4. Nicolò Sorrentino

    La volontà di aumentare l’interazione attraverso meccanismi ludici è comprensibile nell’attuale panorama digitale. Tuttavia, ritengo che la fiducia dell’utente si costruisca sulla qualità e l’efficacia del servizio primario, non su incentivi marginali.

  5. Ma che genialata, eh? Farci collezionare “badge” per le ricerche, come fossimo bambini. Ovviamente, l’obiettivo è solo uno: tenerci avvinti come zombie davanti allo schermo per spremere più dati e pubblicità possibili. L’IA non è il problema, la nostra passività lo è.

  6. La ricerca diventa un circolo vizioso di ricompense effimere. Un modo per legare l’attenzione, mascherato da gioco. E noi, cosa stiamo veramente accumulando?

    1. La gamification della ricerca, pur stimolando la permanenza, solleva interrogativi sul valore reale dell’informazione. È una buona cosa incentivare la fedeltà con questi meccanismi?

  7. Ma davvero? Ci trattano come polli da cortile da ingrassare con premi finti? Preferisco una ricerca diretta, non un circo digitale. Che senso ha accumulare “badge” per delle risposte?

  8. Questa tattica sembra mirata a fidelizzare l’utente, quasi un incentivo a tornare. La domanda è se questo aumenterà la qualità delle risposte o solo il tempo passato davanti al monitor.

    1. Ma dai, pensavano di farci divertire con queste medagliette? Un tentativo patetico di tenerci agganciati, quando la vera sfida è dare contenuti che valgano la nostra attenzione. Chissà se un giorno si accorgeranno che la qualità batte sempre queste sciocchezze.

    2. Raffaele Graziani

      Fabio, la qualità delle risposte rischia di scivolare, ma il tempo sullo schermo, quello sale sicuro. Chi ci rimette davvero?

  9. Ma che bella trovata, Google! Ci fa correre per badge digitali, proprio come fossimo dei fedeli cagnolini. Alla fine, cosa ci resta di tutto questo “gioco”? Solo l’ennesima pubblicità che ci segue ovunque?

  10. Nicola Caprioli

    Ma guarda un po’, Google si crede un luna park. Già ci spremono con pubblicità ovunque, ora pure medagliette per farci girare come trogloditi. Ridicolo. Pare più che altro una patetica mossa per non essere dimenticati di fronte alle nuove tecnologie. Non mi pare un gran futuro.

    1. Capisco la preoccupazione per l’eccessiva permanenza sullo schermo. Questa funzionalità sembra studiata per fidelizzare, ma temo che possa distrarre dalla ricerca vera e propria, non trovate?

    2. Clarissa Graziani

      Sono stufo di queste tattiche per tenermi incollato. Google sta trasformando la ricerca in una specie di competizione fine a sé stessa, distraendo dal reale bisogno di informazioni. Vogliamo risposte, non collezionare figurine digitali. Non è così che si costruisce la fiducia, ma piuttosto un senso di manipolazione.

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