La grande bugia dei chip: Microsoft non ha corrente per l’IA e la narrativa Nvidia scricchiola

Anita Innocenti

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Mentre Nvidia continua a spingere sulla scarsità di chip, Microsoft ammette di avere un problema più grande: non sa dove collegarli per mancanza di energia elettrica nei data center

Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha rivelato la scomoda verità: il vero limite per l'AI non sono i chip, ma la carenza di energia. Questa confessione mina la narrativa di scarsità di Nvidia, sollevando dubbi sulla sostenibilità della corsa all'AI. Miliardi in data center sono bloccati da infrastrutture inadeguate, frenando l'innovazione globale.

La grande bugia dei chip: a Microsoft manca la corrente (e nessuno te lo diceva)

Mentre tutti erano impegnati a discutere della corsa sfrenata all’acquisto di GPU, convinti che il vero limite dell’intelligenza artificiale fosse la disponibilità di chip, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha sganciato la bomba.

Con una schiettezza disarmante, ha rivelato una verità molto più banale e, per questo, ancora più preoccupante: il vero problema non è avere i processori, ma trovare una presa di corrente abbastanza grande a cui collegarli.

Una confessione che, a ben vedere, non mette in imbarazzo solo Microsoft.

Anzi, fa tremare le fondamenta di un’altra narrativa, quella venduta per anni dal re indiscusso delle GPU.

Il vero collo di bottiglia non sono i chip, è la spina

Diciamocelo, la situazione ha del paradossale.

Microsoft, uno dei colossi che sta investendo miliardi sull’IA, ha magazzini pieni di costose GPU Nvidia che non può utilizzare. Il motivo? Non ci sono abbastanza data center pronti, o “warm shells” come li chiama Nadella, dotati della potenza elettrica necessaria per farli funzionare. “Potresti avere un mucchio di chip in magazzino che non puoi collegare. Di fatto, questo è il mio problema oggi”, ha candidamente ammesso durante il podcast BG2.

In pratica, hanno comprato Ferrari potentissime ma si sono dimenticati di costruire le strade e i distributori di benzina.

Questo cambia completamente le carte in tavola. La discussione si sposta dalla capacità di calcolo del singolo chip alla capacità, molto più terrena, della rete elettrica di sostenere questa fame insaziabile di energia.

Ma se il problema è così evidente per Microsoft, come mai per mesi abbiamo sentito solo una campana?

La narrativa di Nvidia inizia a scricchiolare?

Per anni, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha martellato sul concetto di una scarsità di chip quasi perenne, alimentando una corsa all’oro che ha fatto schizzare alle stelle i profitti della sua azienda.

Eppure, le parole di Nadella dipingono una realtà ben diversa: il cliente più grande di Nvidia sta dicendo, in sostanza, “grazie, per ora siamo a posto con i chip, ci manca tutto il resto”.

Chi ha ragione?

Chi vende le pale o chi sta cercando l’oro?

A gettare altra benzina sul fuoco ci pensa Sam Altman di OpenAI, che durante lo stesso incontro ha addirittura previsto un futuro surplus di potenza di calcolo entro 2-6 anni.

Una divergenza di vedute così netta tra partner strategici solleva più di un dubbio.

Stiamo assistendo a un semplice riallineamento del mercato o la bolla dell’hardware per l’IA sta mostrando le prime crepe, costruita su una domanda pompata ad arte e su infrastrutture inadeguate?

Ma al di là delle dichiarazioni dei CEO, che spesso servono a rassicurare gli investitori, c’è un dato di fatto che parla più di mille parole.

Quando l’infrastruttura frena l’innovazione (e i tuoi investimenti)

La carenza di energia non è un problema astratto, ma un ostacolo concreto che sta già producendo effetti tangibili. Parliamo di ben 64 miliardi di dollari in progetti per data center bloccati o rallentati solo negli Stati Uniti.

Numeri che ci dicono una cosa semplice: l’espansione dell’intelligenza artificiale sta andando a sbattere contro i limiti fisici del nostro mondo. La costruzione di nuove centrali elettriche e l’adeguamento delle reti richiedono anni, se non decenni, un tempo biblico rispetto alla velocità con cui si evolve il software.

Questo costringe a porsi una domanda scomoda:

Le valutazioni stratosferiche di molte aziende basate sull’IA tengono conto di questo colossale “dettaglio” infrastrutturale?

O si basano sulla promessa di una crescita infinita che, semplicemente, non ha abbastanza energia per alimentarsi?

La vera sfida per il futuro dell’IA, a quanto pare, non si giocherà solo sugli algoritmi, ma sulla capacità di trovare un modo per tenere le luci accese.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

18 commenti su “La grande bugia dei chip: Microsoft non ha corrente per l’IA e la narrativa Nvidia scricchiola”

  1. Ovvio. Mentre tutti si affannano per i chip, la vera barzelletta è che manca la corrente. La tecnologia avanza, ma le prese elettriche rimangono un miraggio futuristico. Prevedo un futuro scintillante… di buio totale.

    1. Veronica Napolitano

      Ma guarda te. Corsa ai chip, che ridicoli. La corrente non ce l’hanno. Tipico. Pensano ai gadget, mica a far funzionare la roba. Ci riempiono di promesse, poi boom, buio. Sempre la solita storia.

  2. Geniale, Satya! La solita fuffa sull’hardware. A pensarci bene, la corrente è quella che ci fotte, sempre. Speriamo solo che qualche hacker non ci tolga pure quella. Sogni d’oro.

  3. Francesco De Angelis

    Veramente illuminante, Satya Nadella! 💡 La vera sfida per l’AI non sono i chip, ma l’energia. La narrativa Nvidia vacilla. ⚡️ Come possiamo costruire un futuro sostenibile se le infrastrutture energetiche restano indietro? 🤔

    1. Ma certo, Francesco! Nadella ha messo il dito nella piaga. La vera sfida è rendere l’AI sostenibile, non solo potente.

  4. Danilo Graziani

    La narrativa della scarsità di chip è un castello di carte. Ora emerge la vera voragine: l’energia. Investire in circuiti senza un adeguato apporto di corrente è come costruire un motore senza benzina. Qualcuno penserà ancora che sia un problema di GPU?

    1. Sabrina Coppola

      Nadella spara a zero sulla scarsità di chip, rivelando che il vero drago da domare è l’energia. Chi l’avrebbe mai detto che la magia dell’IA dipenda dalla presa di corrente? Siamo seri.

  5. La corsa ai chip è un miraggio, una nave fantasma che naviga su un mare di elettricità insufficiente. E noi, poveri marinai, a credere alla tempesta, non alla quiete dei cavi.

    1. Raffaele Graziani

      Ah, ma allora la corrente è il vero collo di bottiglia! Pensavo fosse solo la mia bolletta a fare i capricci. Nvidia vende aria fritta?

    2. Ah, la solita commedia all’italiana, ma con i server. Pensavano di costruire la Torre di Babele con chip e cavi, ma hanno dimenticato la centrale elettrica. Certo, perché l’IA ha bisogno di corrente, mica di polvere da sparo. Chi l’avrebbe mai detto?

  6. Che sorpresa. Nvidia che pompa la scarsità, e Microsoft che scopre che non ha corrente. Tipico. Tutti a rincorrere il treno, nessuno che controlla la linea. Mica male, eh?

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