Google AI Ultra: un lusso per pochi o il futuro dell’IA?

Anita Innocenti

Un abbonamento mensile dal costo elevato che include Veo 3, Project Mariner, 30 TB di spazio cloud, YouTube Premium e l’accesso anticipato a Gemini 2.5 Pro.

Google presenta l'abbonamento AI Ultra a $249.99/mese, offrendo accesso a Veo 3, Project Mariner, 30TB cloud e altri servizi. Il prezzo elevato solleva dibattiti sulla sua accessibilità e utilità per l'utente medio, confrontandolo con AI Pro e l'offerta della concorrenza nel mercato dell'IA.

Google AI ultra: lusso da ricchi o il futuro (caro) che ci tocca?

Pare che a Mountain View abbiano deciso di alzare – e di parecchio, lasciamelo dire – l’asticella per chi vuole il “non plus ultra” della loro intelligenza artificiale.

Ma la domanda che mi pongo, e che forse ti starai facendo anche tu, è:

questo “meglio del meglio” è davvero qualcosa che può servire a noi comuni mortali, o è solo l’ennesima trovata per farci sognare tecnologie che poi, diciamocelo francamente, finiranno per usare in quattro gatti disposti a svenarsi?

Un pacchetto “all inclusive” che costa un occhio della testa (o forse due)

Parliamo chiaro:

Sto parlando del nuovo abbonamento “AI Ultra”.

Immagina una specie di pacchetto vacanze di lusso per la tua produttività digitale che ti viene a costare la modica cifra di 249,99 dollari al mese. Sì, hai letto bene, non è un errore di battitura. Per questa sommetta, Google ti mette sul piatto la possibilità di generare video con Veo 3 completi di audio nativo – roba da far invidia a un regista – e di gestire fino a dieci attività AI in contemporanea con un prototipo dal nome altisonante, Project Mariner.

Aggiungici pure 30 TB di spazio cloud (che, se dovessi comprarli a parte, ti costerebbero già 150 verdoni) e un abbonamento a YouTube Premium. Ah, dimenticavo, c’è anche l’accesso anticipato a Gemini 2.5 Pro con la sua modalità “Deep Think” e l’integrazione con Chrome. Insomma, un vero e proprio arsenale da far girare la testa.

Il “vecchio” piano AI Premium, che nel frattempo hanno ribattezzato AI Pro, ora sembra quasi un’offerta da discount a “soli” 19,99 dollari, con Veo 2 e 2TB di spazio.

Un salto quantico, non c’è che dire.

Ma la domanda sorge spontanea, come l’erba cattiva: chi diavolo ha davvero bisogno di tutta questa potenza di fuoco, e soprattutto, chi è disposto a sborsare cifre del genere ogni singolo mese, quando magari basterebbe molto meno per fare quello che serve?

E mentre noi comuni mortali ci facciamo due conti in tasca, chissà quali strategie si nascondono dietro queste mosse da parte dei colossi tecnologici.

La grande corsa all’oro dell’ia: google contro tutti (e forse contro il buon senso?)

Perché, vedi, Google non è certo l’unica a voler mettere le mani su questa nuova miniera d’oro chiamata intelligenza artificiale generativa. Anzi, la concorrenza è più agguerrita che mai. Come sottolinea argutamente TechCrunch, sul mercato ci sono già pezzi da novanta come ChatGPT Pro di OpenAI, che si ferma a 200 dollari, e Claude Max di Anthropic.

Certo, Google prova a fare la differenza infilando nel calderone altri suoi servizi, tipo lo storage e YouTube, un po’ come quando compri il menù completo al fast food sperando di risparmiare. Josh Woodward, che non è l’ultimo arrivato ma un Vice Presidente di Google Labs e Gemini, ci racconta che AI Ultra è pensato per quegli utenti che vogliono “l’assoluta avanguardia dell’IA da Google”.

Parole che suonano bene, per carità.

Ma non è che, sotto sotto, stanno semplicemente cercando di legarci ancora più stretti al loro ecosistema, facendoci pagare un sovrapprezzo per funzionalità che, magari, tra un annetto diventeranno la normalità e costeranno la metà?

E la gente, quella che poi dovrebbe aprire il portafoglio, come l’ha presa tutta questa storia?

Beh, diciamo che non si sono viste scene di giubilo collettivo. C’è chi, giustamente, storce il naso di fronte a un prezzo che è dodici volte e mezzo quello del piano AI Pro, ma dall’altra parte, soprattutto tra i professionisti e le aziende più strutturate, c’è già chi sembra pronto a fare carte false per accaparrarselo.

E tu, da che parte della barricata ti schiereresti?

Soldi, promesse e disponibilità: ma questo futuro scintillante fa davvero per te?

Se per caso ti è venuta l’acquolina in bocca e stai già pensando di mettere mano al portafoglio per questo AI Ultra, sappi che, per ora, devi risiedere negli Stati Uniti, anche se da Google fanno sapere che l’espansione globale è nei loro piani. Hanno pure lanciato un’offerta speciale a 124,99 dollari al mese fino ad agosto 2025, quasi a volerci addolcire una pillola che altrimenti sarebbe amarissima.

Però, attenzione ai dettagli, perché se sei un utente Workspace, gli add-on di Gemini te li devi comprare a parte, come se la spesa non fosse già abbastanza salata.

Certo, per un’azienda che lavora con i video a livello professionale o per un creator che vuole davvero fare il salto di qualità, potrebbe anche essere un investimento sensato.

Ma per l’utente medio, per il piccolo imprenditore che magari usa già qualche strumento AI per semplificarsi la vita, questo AI Ultra non rischia di trasformarsi nell’ennesimo miraggio tecnologico, costosissimo e, alla fine della fiera, sfruttato solo in minima parte?

Viene quasi da chiedersi se questa corsa sfrenata a pacchetti sempre più premium, sempre più esclusivi, non stia pericolosamente lasciando indietro proprio quelle persone e quelle piccole realtà che l’intelligenza artificiale, almeno in teoria, dovrebbe aiutare di più a crescere e competere.

Staremo a vedere, ma il dubbio, lasciamelo dire, resta.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

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