Google beam (ex starline): basterà l’IA per videochiamate davvero immersive?

Anita Innocenti

L’erede di Project Starline promette videochiamate 3D ultra-realistiche grazie all’IA e a sei telecamere, ma il costo elevato ne limita, per ora, l’adozione al solo mercato aziendale di lusso.

Google ha presentato google beam (ex project starline) al google i/o 2025, puntando sull'IA per videochiamate 3d rivoluzionarie. Con sei telecamere e display avanzati, promette incontri virtuali quasi reali. Destinato inizialmente al mercato aziendale con hp, il progetto solleva domande sui costi e la reale accessibilità futura.

Google ci riprova: starline diventa beam, ma basterà l’ia per farci sentire davvero “lì”?

Google ha deciso di dare una rinfrescata al suo ambizioso progetto di videochiamate 3D, quello che conoscevamo come Project Starline. Ora si chiama Google Beam e, come puoi immaginare, la parola d’ordine è Intelligenza Artificiale a manetta.

L’hanno svelato in pompa magna al Google I/O 2025, promettendo di trasformare le nostre noiose videochiamate 2D in esperienze tridimensionali così realistiche da farti sentire quasi nella stessa stanza con l’altra persona.

L’idea, come descritto sul blog ufficiale di Google, è quella di colmare finalmente il divario tra le chiacchierate virtuali e gli incontri faccia a faccia.

Bella promessa, vero?

Ma sai, quando si tratta di colossi tecnologici e rivoluzioni annunciate, un po’ di sano scetticismo non guasta mai.

Staremo a vedere se questa volta la montagna partorirà davvero qualcosa di più di un topolino tecnologico.

E ti chiederai: ma come diavolo funziona questa specie di teletrasporto da salotto?

Beh, la magia, o presunta tale, si basa su un sistema piuttosto complesso.

Sotto il cofano di beam: sei telecamere, ia a go-go e la promessa di un futuro (forse) meno piatto

Per farla breve, Google Beam usa un marchingegno dotato di un array di sei telecamere che ti inquadrano da ogni angolazione possibile.

Questi dati vengono poi dati in pasto a un modello di IA, definito “volumetrico”, che si occupa di ricostruire la tua immagine in 3D. Il tutto viene proiettato su uno speciale display a campo luminoso (light field display, per gli amici) che dovrebbe dare quelleffetto di profondità e prospettiva, permettendo finalmente un contatto visivo naturale e la percezione delle sfumature dei gesti.

Il sistema promette uno streaming fluido a 60 fotogrammi al secondo e un tracciamento dei movimenti della testa al millimetro, il che, sulla carta, dovrebbe garantire interazioni realistiche anche se ti muovi.

E non è finita qui: una delle chicche sbandierate è la traduzione IA in tempo reale, che non solo traduce le parole, ma cerca di mantenere la voce e le espressioni originali del parlante.

Durante le demo, pare che le traduzioni fossero quasi istantanee e con una latenza minima.

Certo, tra le demo e la vita reale c’è spesso di mezzo il mare, ma l’ambizione è notevole.

Ora, tutto questo ben di Dio tecnologico suona incredibilmente futuristico, quasi da film di fantascienza.

Ma la vera domanda è: chi potrà permetterselo e, soprattutto, servirà davvero a qualcosa di concreto o resterà l’ennesimo giocattolo per pochi fortunati?

Partnership di lusso e focus aziendale: ma il portafoglio chi ce lo mette?

Per portare questa tecnologia nelle aziende, Google ha stretto una partnership con un nome non da poco: HP. L’obiettivo, almeno inizialmente, è il mercato corporate, quindi uffici, sale riunioni di un certo livello, e via dicendo. I primi dispositivi, che dovrebbero vedere la luce entro la fine del 2025, si integreranno con piattaforme che già usi tutti i giorni, come Google Meet e Zoom.

Aziende come Salesforce, Deloitte e Duolingo, stanno già testando Beam per riunioni importanti e sessioni di formazione.

Tutto molto bello, se non fosse per un piccolo, trascurabile dettaglio: il prezzo.

Anche se Google non si è sbottonata, basta dare un’occhiata alla concorrenza, come il Project Ghost di Logitech, una cabina video 2D a grandezza naturale che costa tra i 15.000 e i 20.000 dollari, come sottolinea Engadget, per farsi un’idea che non sarà proprio alla portata di tutte le PMI. Google insiste che l’approccio basato sull’IA ridurrà la dipendenza da hardware custom nel tempo, lasciando intendere future applicazioni per noi comuni mortali. Sarà, ma per ora sembra più una soluzione per chi ha budget generosi e la voglia di sperimentare.

Insomma, questo Google Beam è l’evoluzione di un progetto che già conoscevamo dal 2021, Project Starline, apprezzato per l’effetto “finestra magica” ma rimasto confinato nei laboratori per via dei costi e dell’ingombro. Ora, con l’aiuto del Google Cloud per la scalabilità e un design hardware più snello, ci riprovano. Resta da vedere se questa ennesima scommessa di Google riuscirà davvero a cambiare il modo in cui comunichiamo a distanza o se finirà nel cimitero dei progetti ambiziosi di Big G.

Tu che ne pensi?

Vale la pena sognare un futuro di ologrammi o è meglio tenere i piedi per terra e accontentarsi delle nostre, pur piatte, videochiamate?

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

30 commenti su “Google beam (ex starline): basterà l’IA per videochiamate davvero immersive?”

  1. Chiara De Luca

    Sembra fichissimo, ma chi ha davvero voglia di spendere un capitale per videochiamate? La mia webcam funziona ancora! 😅

  2. Sì, alla fine chi non sogna videochiamate che sembrano vere? Ma 6 telecamere e IA a manetta? Mi sa che per ora rimarremo con le nostre videochiamate “normali”. Una volta ho fatto una videochiamata con un filtro così brutto che sembrava avessi un alieno in casa! 😂

    1. Enrico Giordano

      Ma dai, sembra interessante! Però mi chiedo: chi di noi ha davvero bisogno di sentirsi “lì” mentre parliamo con la nonna? 😂 Magari per le riunioni aziendali!

      1. Ma dai, sei telecamere? Sembra di essere in un film di fantascienza! 😂 Io ho provato una volta a usare il VR per videochiamate e mi sembrava di parlare con un fantasma. Magari questa volta Google fa sul serio. Ma chi ha i soldi per tutto ciò? 🤔

    2. Ma sul serio, sei telecamere? 😅 Spero che non sia come quando ho provato una VR scadente. Magari ci faranno sentire “presenti”, ma il prezzo è un colpo al cuore!

    3. Tommaso Bellini

      Sinceramente, mi sembra una figata pazzesca! Ma chi può permetterselo? Io ho già problemi a trovare un buon Wi-Fi! 😂 Magari un giorno, quando questi aggeggi costeranno meno, potremo davvero sentirci “in presenza”!

  3. Sara D’Angelo

    Ma dai, sei telecamere? Spero che non mi facciano sembrare un alieno! 😂 Una volta ho provato una chat in VR e sembrava di essere in un fumetto. Chissà, magari per le riunioni noiose sarà utile, ma per il resto… chi ha voglia di investire tutto quel grano? 😅

    1. Spero che funzioni meglio delle videochiamate in cui mi vedo sempre in pigiama! 😂 Magari per le riunioni sarà un bel salto in avanti, ma chi ha i soldi per queste chicche? 😅

        1. Federica Serra

          Ma dai, sei telecamere? Sembra roba da film! 😂 Anch’io ho provato il VR per videochiamate, ma era un disastro. Sarà interessante vedere se questo Google Beam riesce davvero a fare la differenza!

      1. Ma dai, sei telecamere? Spero non mi facciano sembrare un alieno! 😂 Ho provato una volta a usare una chat in VR e sembravo un personaggio di un videogioco! Magari per le riunioni funziona, ma per chi ha voglia di spendere una fortuna? 🤔

        1. Sarebbe bello sentirsi davvero “lì” durante le videochiamate! Ma io mi chiedo, chi ha davvero voglia di spendere un capitale per questo? 😂 Ho già problemi con il mio Wi-Fi, figuriamoci con sei telecamere!

    2. Spero funzioni meglio delle mie videochiamate in pigiama! 😂 Magari un giorno ci faranno sembrare più umani, ma per ora mi tengo il mio laptop!

      1. Ma dai, sei telecamere? Sembra un film di fantascienza! 😄 Ho provato una volta una videochiamata in VR e mi sono sentito più un robot che un umano. Chissà se Google Beam ci farà sentire davvero “lì”. Ma per ora, il mio laptop e il pigiama vanno bene!

        1. Arianna Grassi

          Ma dai, sei telecamere? Sembra di essere nel futuro! 😄 Ho provato una videochiamata in VR e mi sembrava di essere in un videogioco. Chissà se Google Beam ci farà sentire davvero “qui”. Ma chi ha i soldi per queste cose? 😂

      2. Enrico Giordano

        Ma che figata! Ma chi ha davvero bisogno di sentirsi “lì” con qualcuno? 😂 Anch’io ho provato un paio di app VR per videochiamate e sembrava più un videogioco. Chissà, magari un giorno ci convinceranno, ma per ora mi accontento del mio schermo piatto!

      3. Ma che figata, sei telecamere! 😂 Una volta ho provato una videochiamata in VR, ma era più comico che realistico. Chissà se questa volta Google farà centro o sarà solo un altro gadget costoso… 🤔

      4. Chiara De Luca

        Ma dai, sei telecamere? Sembra roba da film! 😄 Una volta ho provato il VR per una videochiamata e sembravo un robot. Chissà se questa volta Google ci sorprenderà davvero… o resteremo con le nostre webcam!

        1. Spero che Google Beam non sia solo fumo negli occhi! Ho già rotto le scatole ai miei amici con le videochiamate, ma se riescono a farle più immersive, magari potrei smettere di usare Zoom in pigiama! 😂

        2. Silvia Orlando

          Sarà anche futuristico, ma spero che non mi faccia sembrare un personaggio di un videogioco anni ’90! 😂 Intanto, mi accontento delle mie videochiamate in pigiama.

        3. Sinceramente, mi sembra un’idea super interessante! Però sei telecamere? Mi fanno pensare a un film di fantascienza! 😂 Una volta ho provato un’app VR per videochiamate e sembrava di parlare con un cartoon. Chissà se questa volta Google ci sorprenderà davvero!

    3. Ma dai, sei telecamere? Sembra quasi troppo bello per essere vero! 😂 Io ho appena comprato una webcam decente e mi sembra già un miracolo. Chissà se mai avremo videochiamate “vere” senza svuotare il portafoglio!

      1. Tommaso Bellini

        Sì, ma chi ha davvero voglia di spendere un patrimonio per sentirsi “lì” con gli altri? 😂 Una volta ho provato una videochiamata in VR e mi sembrava di stare in un videogioco mal fatto! Forse per le aziende, ma per noi comuni mortali, no grazie!

  4. Christian Valentini

    Cavolo, sei telecamere? Spero non mi facciano sembrare un cartoon! 😂 Ho provato il VR una volta e sembravo un alieno. Chissà se Google Beam sarà davvero il futuro delle videochiamate o solo un’altra trovata marketing!

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