Google Ads in tilt, la dashboard ufficiale dice che va tutto bene

Anita Innocenti

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Mentre la dashboard di Google rassicura, l’API di Google Ads va in tilt, paralizzando le campagne e mettendo in allarme gli esperti del settore.

Google Ads sta affrontando significativi problemi all'API e all'interfaccia web, paralizzando strumenti di automazione e l'accesso per molti utenti. Nonostante ciò, la dashboard ufficiale mostra "tutto ok". Esperti confermano i disservizi. Microsoft ha sconsigliato l'importazione di campagne da Google Ads a causa dell'inaffidabilità del sistema, sottolineando una crescente instabilità.

Google Ads in tilt, e la dashboard ufficiale dorme sonni tranquilli

Stavi provando a controllare le tue campagne e hai notato che qualcosa non andava?

Non sei il solo.

Da qualche ora, il mondo di Google Ads sembra essersi preso una pausa non richiesta. L’API, ovvero il “motore” che permette a tanti strumenti di automazione di funzionare, è andata in tilt, insieme a parti dell’interfaccia che, a quanto pare, per alcuni utenti è diventata semplicemente una pagina bianca.

La parte più curiosa?

Mentre professionisti e agenzie si strappano i capelli, la dashboard ufficiale sullo stato dei servizi di Google continua a mostrare un rassicurante “tutto ok”.

E mentre le campagne di mezzo mondo sono in balia di un sistema che non risponde, c’è chi non sta a guardare in silenzio e inizia a suonare l’allarme.

Le voci dal campo: quando i big del settore non ci stanno

Quando a parlare sono persone del calibro di Fred Vallaeys, uno che in Google ha lavorato per anni prima di fondare Optmyzr, capisci che il problema è serio. È stato lui a lanciare l’allarme, spiegando come il malfunzionamento dell’API stia di fatto paralizzando gli strumenti di automazione. Ma il problema, come detto, non riguarda solo gli addetti ai lavori più tecnici. Molti hanno confermato che anche la semplice interfaccia web di Google Ads sta dando problemi.

In pratica, l’intero sistema sembra instabile.

Ma la vera mazzata, se così vogliamo chiamarla, arriva da un concorrente diretto. E quando un colosso come Microsoft ti dice di fermare tutto perché non si fida del suo rivale, forse è il caso di drizzare le orecchie.

Microsoft mette in guardia: non toccate l’importazione da Google

Sai bene che Microsoft Advertising ti permette di importare le campagne direttamente da Google Ads. Una funzione comoda, che fa risparmiare un sacco di tempo.

Peccato che si basi proprio su quell’API che al momento è, per usare un eufemismo, inaffidabile.

Il messaggio di Microsoft, per bocca della sua Ads Liaison Navah Hopkins, è stato chiarissimo e diretto: per ora, è meglio fare le modifiche a mano e lasciare in pace le importazioni automatiche da Google finché la situazione non si stabilizza.

Questo piccolo cortocircuito, però, ci lascia con una domanda scomoda:

Quanto è solida un’architettura che crolla così, mettendo in difficoltà non solo i propri utenti ma anche i sistemi dei concorrenti che, ironia della sorte, si appoggiano proprio a lei?

La verità è che questo episodio non è un fulmine a ciel sereno, ma l’ennesima spia di un sistema che scricchiola sempre più spesso, lasciando noi professionisti e imprenditori a gestire le conseguenze.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

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