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Contattaci ora →Un’arma a doppio taglio: più controllo per l’utente o troppo potere per Big G?
Gmail introduce un nuovo pulsante 'Gestisci iscrizioni' che semplifica enormemente la disiscrizione dalle newsletter. Questa funzione, apparentemente un favore all'utente, rappresenta una sfida per l'email marketing. La mossa fa parte di un piano più ampio di Google per il 2025 che include l'IA antispam, sollevando dubbi sul reale controllo dell'utente rispetto alla delega all'algoritmo.
Gmail ci regala un pulsante “pulisci tutto”: ma è davvero un regalo?
Apri la tua casella di posta e cosa vedi?
Probabilmente un muro di email, una lista infinita di newsletter che non ricordi nemmeno di aver sottoscritto. Non sei solo: come descritto da Yespo.io, la media supera i 1.000 messaggi non letti per utente. In questo caos, Google si presenta con una soluzione apparentemente semplice e geniale: un nuovo pulsante “Gestisci iscrizioni” ora disponibile anche sulla versione web di Gmail.
L’idea è quella di darti uno strumento unico per fare pulizia, un po’ come avere un telecomando per zittire tutte le voci pubblicitarie in un colpo solo, come osserva Android Authority.
Ma dietro questa apparente generosità, cosa si nasconde davvero?
Perché dare agli utenti un’arma così potente per tagliare i ponti con le aziende, proprio ora?
La nuova sfida per chi fa marketing
Questo strumento, presentato come un favore all’utente, è in realtà un guanto di sfida lanciato a chiunque faccia email marketing. Fino a ieri, disiscriversi da una newsletter poteva essere un piccolo percorso a ostacoli: trovare il link in fondo al testo, cliccare, a volte confermare su una pagina esterna.
Oggi, Google mette tutto su un piatto d’argento. Questo significa che la soglia di tolleranza degli utenti si abbassa drasticamente. Non basta più inviare la solita newsletter promozionale sperando che rimanga lì, ignorata ma innocua.
O offri qualcosa di valore reale, qualcosa che il tuo cliente vuole davvero leggere, oppure finisci nel cestino con un solo click.
E se ti dicessi che questo è solo un pezzo di un puzzle molto più grande?
Google non sta solo mettendo ordine nella tua posta, sta riscrivendo le regole del gioco per tutti.
Il quadro generale: controllo, non solo pulizia
Questa mossa non è isolata. Fa parte di un’iniziativa più ampia che Google sta portando avanti per il 2025, che include un potenziamento dei suoi filtri antispam tramite intelligenza artificiale.
L’obiettivo dichiarato è proteggerti e semplificarti la vita, ma l’effetto collaterale è che Google sta diventando l’arbitro supremo di ciò che merita di arrivare nella tua casella di posta e ciò che invece va scartato.
Mettendo insieme i pezzi, emerge un quadro chiaro: da un lato, rende più facile per te eliminare ciò che non vuoi; dall’altro, potenzia i suoi sistemi per decidere al posto tuo.
La domanda da porsi, quindi, è se stiamo davvero ottenendo più controllo o se, piuttosto, stiamo delegando sempre di più a un algoritmo la decisione su cosa sia importante per noi.
Un potere enorme, che finisce nelle mani di una sola azienda.
Un faro nel mare di email! O un colpo di falce sul marketing? Temo più il secondo.
Un cadeau avvelenato. Google decide il destino delle nostre caselle. Il marketing offline è la prossima vittima?
Google ci dà un tasto “cancella tutto”, un po’ come dire che il marketing via email è diventato un parco giochi per algoritmi. Chissà che succederà.
La disiscrizione semplificata è un filtro naturale. Chi comunica valore non teme il pulsante. È un invito a fare meglio, non a fermarsi.
Google che fa un favore? Sorprendente. Ora vedremo quali campagne riusciranno a sopravvivere a questo “aiutino”.
Un tocco di bacchetta magica per l’utente. Ma per noi, un castello di carte. Chi ha il controllo della posta, ora? L’algoritmo. Un bel dramma digitale.
Un nuovo strumento per l’utente, ma per il marketing è una revisione necessaria delle priorità. La qualità dei contenuti è la nuova moneta. Chi è fuori dal gioco… è fuori.