Le regole del digitale stanno cambiando.
O sei visibile o sei fuori. Noi ti aiutiamo a raggiungere i clienti giusti — quando ti stanno cercando.
Contattaci ora →
Gmail semplifica la cancellazione dalle newsletter, ma questa novità potrebbe avvantaggiare Google a discapito delle aziende che fanno email marketing.
Google ha introdotto in Gmail la funzione 'Gestisci Iscrizioni'. Permette agli utenti di cancellarsi facilmente da newsletter e promozioni. Presentata come aiuto per l'utente, l'articolo suggerisce sia mossa strategica di Google per limitare comunicazioni di terzi, creando sfide per i marketer focalizzati sulla costruzione della relazione.
Gmail ci dà un nuovo giocattolo: “Gestisci iscrizioni”. Ma è davvero un regalo?
Hai presente quella sensazione di annegamento ogni volta che apri la tua casella di posta?
Quel muro di email promozionali, newsletter dimenticate e avvisi che si accumulano senza pietà?
Ecco, Google ha appena lanciato quella che, a prima vista, sembra la soluzione definitiva: una nuova funzione chiamata “Gestisci iscrizioni”, ora in distribuzione su web e app. L’idea è semplice: un unico posto dove vedere tutte le tue iscrizioni e cancellarti con un clic. Una mossa che Google presenta come un grande favore per l’utente, stanco di una casella di posta fuori controllo.
Ma come sai, quando una Big Tech ti offre qualcosa di “gratuito” e “utile”, è sempre bene chiedersi cosa ci sia scritto in piccolo.
Come funziona (e cosa non ti dicono)
Accedere a questo nuovo pannello di controllo è fin troppo facile: lo trovi nella barra laterale, quasi nascosto sotto la voce “Cestino”, come a suggerire dove finiranno molte delle tue newsletter. Una volta dentro, Gmail ti mostra una lista di tutti i mittenti a cui sei iscritto, ordinati per chi ti scrive di più. Per ognuno, un bel pulsante “Annulla Iscrizione” che fa tutto il lavoro sporco per te.
Niente più caccia al link di cancellazione nascosto in fondo all’email.
Come riportato su TechCrunch, Chris Doan, director of product di Gmail, descrive il problema con parole che conosci bene: “È facile sentirsi sopraffatti dal volume di email che intasano la posta in arrivo”. Una dichiarazione impeccabile, quasi commovente.
Peccato che questa “pulizia” non sia solo una questione di ordine, ma un cambiamento radicale delle regole del gioco. E questo Google si guarda bene dal sottolinearlo.
Un favore all’utente o una stretta ai marketer?
Mettiamoci nei panni di chi, come te, usa l’email marketing non per “intasare” caselle di posta, ma per costruire una relazione con i clienti. Rendere la cancellazione così immediata e centralizzata significa una cosa sola: la soglia di tolleranza degli utenti crolla a zero.
Un’email che non colpisce subito, un oggetto un po’ debole, una frequenza non perfetta, e zac, sei fuori dalla lista.
Per sempre.
Questo costringe chi fa marketing a una corsa all’eccellenza che, se da un lato è giusta, dall’altro favorisce chi ha più risorse per produrre contenuti di altissima qualità, mettendo in difficoltà le realtà più piccole.
Come descritto da Bird.com, la conseguenza è che le liste si “ripuliscono”, lasciando solo gli utenti più fedeli.
Ma a quale prezzo?
Al prezzo di una pressione costante per creare il contenuto perfetto, sapendo che il minimo passo falso può costarti un contatto prezioso, cancellato con la stessa facilità con cui si cestina lo spam.
E mentre i marketer si affannano, chi ci guadagna davvero?
L’obiettivo finale: la tua attenzione
La verità è che questa mossa non è un fulmine isolato. Fa parte di una strategia più ampia. Prima il pulsante “Annulla Iscrizione” reso più visibile, ora un intero pannello di controllo.
Google sta, di fatto, addestrando gli utenti a essere sempre meno tolleranti verso le comunicazioni che non provengono dal suo circuito.
Con una casella di posta più “pulita” da newsletter e promozioni di terze parti, cosa pensi che risalterà di più?
Esatto: gli annunci di Google, perfettamente integrati e sempre più difficili da distinguere dalle email vere e proprie.
Non si tratta solo di migliorare l’esperienza dell’utente. Si tratta di bonificare il terreno per coltivare meglio i propri interessi.
Questa funzione è un’arma a doppio taglio: da un lato ti aiuta a fare ordine nel tuo caos digitale, dall’altro rende molto più difficile per le aziende come la tua raggiungere i clienti in modo organico.
È la solita storia: Google ti dà uno strumento, ma in cambio ridefinisce il campo di gioco a suo favore.
E a te non resta che imparare le nuove regole, e farlo in fretta.