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Google lancia il supporto ai dati strutturati per le varianti prodotto ed è una grande occasione

Cover image approfondimento sui dati strutturati e le varianti di prodotto

Provare a fare e-commerce senza dare le giuste indicazioni a Google con i dati strutturati è un po’ come andare in macchina con tua moglie a farti da navigatore (magari dovevi andare a Milano, ma non si sa come ci arrivi passando prima per Kuala Lumpur 🤔).

Quando devi garantirti visibilità negli spazi di Google con il tuo e-commerce, sarebbe meglio arrivarci per direttissima, in modo chiaro e ordinato, senza rischiare deviazioni di 6894 km, o addirittura non arrivare affatto.

L’occasione per giocarti ulteriori chance di visibilità in quegli spazi, te la offre ancora una volta Google. Da ora, infatti, il supporto ai dati strutturati si allarga a tutte le differenti varianti dei tuoi prodotti. 

Ma cosa significa? Lascia che te lo spieghi e ti mostri soprattutto i vantaggi se hai un e-commerce.

Dati strutturati per i prodotti: mai stati un optional, ora lo sono ancora meno

Facciamo un veloce passo indietro: era il 2011 quando Google ha introdotto per la prima volta il supporto ai dati strutturati. Se non si è trattato dello sgancio di una bomba, beh, ci è mancato poco. 

Fu l’inizio di quella che può essere considerata una piccola rivoluzione, un cambiamento che ha trasformato il modo in cui alcuni contenuti venivano interpretati e presentati nei risultati di ricerca.

I dati strutturati hanno permesso ai siti web di comunicare meglio a Google “cosa è cosa” all’interno di una pagina web. 

L’impatto di questa grande novità si è fatto sentire davvero tanto in ambito e-commerce.

Questo perché la possibilità di dare concretamente indicazioni a Google sul contenuto delle pagine prodotto si traduce in migliori chance di posizionamento e CTR (click sui tuoi risultati).

Ad oggi si possono inserire attraverso i dati strutturati molte informazioni che poi Google può mostrare ordinatamente nei suoi snippet. Parliamo di informazioni molto utili come:

  • Prezzi dei prodotti
  • Disponibilità in stock
  • Policy di restituzione articoli
  • Recensioni
  • Dettagli sulla spedizione
  • Pro e contro

Guarda questa immagine per farti un’idea di cosa accade nei risultati di ricerca grazie ai dati strutturati:

dati strutturati come si vedono in serp

Per farti un esempio, cercando questo specifico modello di cuffie, già dagli snippet di Google con i dati strutturati ho potuto ricevere informazioni chiave per un potenziale acquisto.

Ho capito Robbè, ma ora cosa cambia, qual è sta ultra-mega novità che mi devi dì?

Arriva il supporto alle “varianti prodotto”: la chiave per dare agli utenti esattamente quello che vogliono

Eccoci arrivati al punto di oggi. Google ha ufficialmente aperto le porte a una nuova opportunità che va ad aggiungersi agli elementi che ti ho mostrato prima.

Da ora si possono marcare a schema le varianti di uno stesso prodotto.

Significa che inserendo nel codice delle tue pagine specifici markup Google potrà mostrare anche le sotto-varianti di ciò che hai in vendita, quali:

  • Colore;
  • Dimensione;
  • Materiali;
  • Prestazioni;
  • Funzionalità;
  • etc…

Prova a pensare a un t-shirt con tutte le sue varianti di dimensioni o colori. Pensa ai tanti prodotti di elettronica dove uno stesso modello può avere caratteristiche molto diverse (processore, archiviazione, ram).

Pensa a tua suocera! Che finalmente potrai mettere in vendita su Google mostrando i diversi lati di lei, anche quelli dolci e pucciosi e non solo quelli che ti rompono l’anima nel profondo.

Da ora Google sarà in grado di migliorare insieme a te l’esperienza degli utenti che cercano prodotti, mostrando direttamente in SERP molte più possibilità di acquisto… 

Dopotutto, te lo suggerisce anche il buon vecchio Larry Page:

Cerca di superare sempre le aspettative dei tuoi clienti

– Larry Page –

Cosa ha aggiunto Google nel dettaglio?

Google ha inserito nel suo vocabolario il tipo ProductGroup di Schema.org.

Questa mossa permette di raggruppare tutte le varianti di un prodotto sotto un unico grande ombrello da considerare come “prodotto padre”. 

Ogni variante di prodotto diventa identificabile grazie a tre nuove proprietà da inserire nei punti giusti del codice HTML delle tue pagine: 

🤖PROPRIETÀ✅FUNZIONE
hasVariantper nidificare le varianti del prodotto all’interno di un “ProductGroup”
variesByper elencare le caratteristiche identificative delle varianti
productGroupIDID univoco di ogni variante all’interno del markup, ad esempio attraverso le proprietà SKU o GTIN

E non è tutto, Google ha aggiunto anche la proprietà isVariantOf. Questa è particolarmente utile per le varianti che hanno il loro spazio dedicato con URL a parte

È come se Google dicesse: “Ti aiuto a mettere in mostra ogni singola variante del tuo prodotto, in modo che sia facile da trovare e da acquistare”.

Per te, caro mio proprietario di e-commerce, questo aggiornamento significa che ogni variante del prodotto dovrà avere nei dati strutturati un ID univoco.

Se stai pensando che ora dovrai sbatterti ulteriormente, lascia che ti dica perché ne vale la pena.

Le mie considerazione sul perché questa novità è rilevante

Da quando Google ha avviato questo percorso di dialogo diretto con i siti web grazie ai dati strutturati, mi è parsa subito chiara l’opportunità che vi si celava per chi fa e-commerce.

Il markup degli elementi di una pagina può impattare la visibilità del tuo brand e dei tuoi prodotti in SERP, le pagine dei risultati di ricerca, con conseguenze tangibili su traffico e vendite nell’e-commerce.

È proprio questo il motivo per cui non dovresti trascurare tale ottimizzazione.

importanza dell'uso dei dati strutturati nell'e-commerce

Dopotutto non lo dico solo io e quattro amici al bar

Ci sono analisi e dati concreti (e se mi conosci sai quanto ami mettere al centro di tutto proprio i dati), che da anni testimoniano il notevole contributo dei dati strutturati.

Studi da fonti autorevoli parlano di incrementi di click alle pagine fino al 30% in più.

Niente male, niente male davvero. 

Sono numeri che in certi contesti e situazioni possono spostare gli equilibri, perché parliamo di un potenziale 30% in più di visitatori che gironzolano nel tuo negozio, non esattamente briciole.

Capisci perché penso che, se non l’hai ancora fatto, è davvero il momento di schiacciare sull’acceleratore e intervenire sulle pagine della tua piattaforma con i dati strutturati?

Google continua a sfornare novità in quella direzione, capaci di trasformarsi in reali opportunità per chi saprà intervenire facendo le cose per bene, senza improvvisazione!

🏅Takeaways

  1. I dati strutturati sono importanti per i motori di ricerca e per gli utenti
  2. Da ora Google potrà mostrare nei risultati di ricerca anche le varianti di uno stesso prodotto cercato da un utente, rendendo più specifici e qualitativi i risultati
  3. Le varianti dei prodotti aiutano l’utente a selezionare quelli più adatti alle loro esigenze, migliorando l’esperienza
  4. Tutte le pagine prodotto del tuo e-commerce dovrebbero essere ottimizzate con dati strutturati per avere maggiori chance di posizionamento su Google

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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