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Email marketing software? Questi quelli per andare sul sicuro

Iniziare con l’email marketing non costa molto né è un’impresa molto difficile.

In questo articolo ho scelto i più noti Email Marketing Software selezionando quelli che offrono ampia assistenza clienti e articoli consistenti sulla risoluzione dei problemi comuni. Piani accessibili e servizi di on-boarding per i nuovi clienti.

Ecco il verdetto.

logo mailchimp newsletter software

Mailchimp

Mailchimp è un provider di servizi e-mail (ESP), costruito per aiutare le imprese con le e-mail e il marketing online.

Fondata nel 2001 è cresciuta fino a diventare uno dei più noti servizi di newsletter.

Partiamo da alcune statistiche interessanti:

  • Mailchimp invia 10.794 email ogni secondo;
  • I suoi clienti hanno generato più di 321.538.039 dollari di entrate, utilizzando i consigli offerti proprio da Mailchimp;
  • Ha oltre 11 milioni di clienti attivi con un pubblico totale di 4 miliardi;
  • Vanta una quota del 60% del settore e-mail.

Con questo software è possibile inviare newsletter e email automatizzate, costruire liste tramite un form generabile direttamente dal sito e importare contatti conosciuti.

Per quanto è noto pare ovvio che si tratta di un software abbastanza attraente per le aziende che intendono iniziare con l’email marketing.

La domanda però resta la seguente: le sue caratteristiche fanno davvero per te?

Dritti alla ciccia: perché usare Mailchimp?

Nonostante i suoi recenti cambiamenti non proprio ideali, questo software vanta diversi pro.

  • Rapporti dettagliati. Mailchimp ha un ottimo sistema di reporting per monitorare le prestazioni delle tue newsletter e ti permette d’integrare agevolmente Google Analytics, Geotracking, Social media e click maps. Questa soluzione va certamente bene se hai una piccola lista, ma è innegabile che le cose cambino se questa cresce.
  • L’editor è abbastanza veloce, semplice e funziona in modalità drag and drop. In sintesi è molto facile creare email carine che si distinguano e che possano coinvolgere il tuo pubblico. Hanno anche un sacco di modelli ben progettati (anche se molto limitati nelle quantità e non sempre moderni).
  • La funzione di preview. Prima d’inviare una campagna, Mailchimp ti permette di testare il contenuto in modo da non inviare email con dati mancanti o link non funzionanti. Gli strumenti di anteprima e di test di Mailchimp aiutano ad assicurarsi che le immagini vengano caricate correttamente e che tutti i collegamenti ipertestuali e i pulsanti della tua campagna funzionino. A riguardo ricorda: è considerata buona pratica inviare alcune email di prova a te stesso, per assicurarti che tutto funzioni. In questo la funzione Inbox Preview di Mailchimp ti consentirà di vedere come apparirà la tua email su diversi client e dispositivi.

Cosa non mi piace di Mailchimp

  • Scordati l’affiliazione. MailChimp ha una politica rigorosa che proibisce il marketing d’affiliazione secondo le sue condizioni d’uso. Le regole sono un po’ oscure, ma applicano sanzioni severe (compresa la cancellazione dell’account), quindi se sei in questo settore è meglio starne alla larga.
  • Il nuovo modello di prezzi di Mailchimp impone nuovi limiti al loro piano gratuito. Ora, il tuo limite di 2000 contatti include tutti i contatti, compresi gli utenti rimossi e quelli che non hanno confermato l’opt-in. Se sai che il tuo numero totale di contatti sarà inferiore a questo, allora il piano gratuito di Mailchimp è ancora abbastanza decente.
  • Supporto scarso. Accesso al supporto scarso – leggi assente – se stai nel piano free: Il piano gratuito di Mailchimp è generoso in alcuni modi, ma una cosa che davvero frustra gli utenti è il fatto che non c’è nessun supporto email o live chat disponibile. Questo è infatti disponibile solo sul piano Essentials e superiori. A causa delle limitazioni che Mailchimp mette sul numero di liste che puoi creare, dovrai essere molto organizzato nel modo di gestire i tuoi contatti.
  • L’onnipresente, fastidioso e temibile avviso “Omnivore”. Su Mailchimp Omnivore controlla le tue liste di email al momento dell’importazione, prevede se la lista avrà un alto tasso di rimbalzo e identifica se ci sono indirizzi email che potrebbero essere trappole per lo spam o comunque generare reclami per abusi. Mentre l’obiettivo delle campagne di email marketing è quello di avere un alto tasso di apertura e di click, i problemi con la lista diminuiscono la deliverability e influenzano negativamente la reputazione del mittente. Se l’indirizzo IP del tuo server è segnalato dai filtri antispam, altri server possono finire per bloccare le email inviate da quello stesso nome di dominio, assumendo che sia spam. Mailchimp è responsabile dell’invio di ogni e-mail, quindi protegge la sua reputazione e la tua. Per tutte queste ragioni, se anche tu riceverai un avviso di Omnivore da Mailchimp, dovrai prima dare un’occhiata alla lista di email che ha scatenato l’avviso. Se è così, è fondamentale filtrare questi indirizzi.

    A riguardo puoi anche usare uno strumento di pulizia delle liste di email online, come ZeroBounce o Bounceless per sostenere i vostri sforzi, ma dimenticati l’assistenza. Quella sta solo sui piani a pagamento.

È innegabile che grazie alle loro politiche di Marketing, in tanti vengono attratti dall’piano gratuito perché propone la maggior parte delle funzionalità.

Tuttavia, una volta che la tua attività supera i 2.000 contatti, ti renderai presto conto che non avrai più bisogno di questo piano e dovrai passare a quello a pagamento.

A quel punto dovrai chiederti: tra quelli a pagamento, Mailchimp è quello giusto per me? Nel mio caso, ad esempio, ho trovato un altro software più adatto alle mie esigenze.

In ambito di automazione poi, queste sono molto limitate e questo è oggettivamente un grave svantaggio per un fornitore di servizi e-mail affermato come il loro.

Mentre offre opzioni di base come le risposte automatiche e le email di feedback, non riesce a costruire automazioni personalizzate o il tipo di segmentazione di cui avrai bisogno nella maggior parte dei casi.

Altro aspetto che non mi ha convinto riguarda i loro piani tariffari, piuttosto rigidi con aumenti di spesa immediati se vai oltre le quote consentite.

Insomma, bene ma non benissimo.

logo active campaign newsletter software

Active campaign

ActiveCampaign definisce la categoria, aiuta oltre 130.000 aziende in 170 paesi a coinvolgere in modo significativo i propri clienti.

La piattaforma offre alle aziende di tutte le dimensioni l’accesso a centinaia di automazioni predefinite che combinano e-mail marketing, automazione e CRM per una potente segmentazione e personalizzazione su social, e-mail, messaggistica, chat e testo.

Le caratteristiche più importanti di ActiveCampaign

Parliamo di un software di automazione per l’email marketing con l’aggiunta del CRM di vendita.

Ecco le funzioni a mio avviso più notevoli:

  • Inviare newsletter via e-mail: Il software di marketing e-mail ActiveCampaign viene fornito con modelli dall’aspetto abbastanza professionale e un generatore di trascinamento “drag & drop“ che però non sempre si comporta bene (dopo mi ci soffermo).
  • Creare campagne automatizzate: La vera forza di ActiveCampaign è il costruttore di automazioni che rende facile mettere insieme campagne automatizzate. Quest’ultimo ti consente di costruire automazioni partendo da modelli per poi renderle veramente tue.
  • Chat sul tuo sito: ActiveCampaign Messages riunisce la tua email, il CRM e la chat / messaggi sul sito per creare una migliore esperienza per i tuoi visitatori. In sostanza ti offre un sistema di chat (che però rallenta di brutto il sito) che consentirà ai tuoi visitatori di contattarti generando al contempo segnali utili da usare nelle automazioni.

Cosa mi piace di Active Campaign

Le automazioni di ActiveCampaign sono facili da capire e visualizzare. Questo perché hanno un editor visivo, drag-and-drop sufficientemente intuitivo anche per i non esperti.

Non ci giro in tondo… è stato il primo servizio in cui mi sono imbattuto che aveva un editor di questo tipo.

Nel momento in cui ho visto il costruttore di automazioni di ActiveCampaign, me ne sono inevitabilmente innamorato. Molti altri servizi ora hanno editor visivi molto interessanti ma storicamente dobbiamo rendergli merito per l’ottimo lavoro.

C’è però una cosa che mi è piaciuta davvero tanto.

Con questo strumento puoi fissare obiettivi per infiniti aspetti del tuo lavoro per poi monitorarli.

Probabilmente stai facendo email marketing perché hai qualche obiettivo che vuoi raggiungere con i tuoi potenziali clienti. Con ActiveCampaign, puoi monitorare il successo dei tuoi sforzi proprio tramite il monitoraggio degli obiettivi. Sulla piattaforma è possibile impostare obiettivi praticamente per qualsiasi cosa come ad esempio la registrazione ad un webinar o l’acquisto di un prodotto.

Dispone poi di tonnellate di integrazioni.

Quando ho iniziato con loro, erano in aumento, ora ne hanno più che mai. Molto interessante e pratica poi la gestione delle variabili di messaggio.

Questa è non a caso la mia caratteristica preferita in ActiveCampaign.

In sintesi puoi creare una libreria di testo semplice o frammenti HTML da riutilizzare nelle tue campagne. Per esempio, se vuoi cambiare un codice coupon in un’automazione su base regolare, puoi farlo.

Questo in altri software si trasformava in un grande mal di testa, con AC invece è facile.

In conclusione poi ha livelli avanzati e modulari di servizio, è dunque facile passare da un piano di livello X a quello con caratteristiche aggiuntive come il lead scoring, un CRM, SMS marketing e chat in pochi click.

Ciò che mi ha dato fastidio di ActiveCampaign:

In primis l’esperienza di editing delle email goffa.

Non scherzo, mi fa uscire di testa.

Sono stato viziato con l’editor di email di MailChef che è indubbiamente il più facile da usare.

Al contrario quello di ActiveCampaign ha alcune stranezze che mi rallentano. Per dirtela in due parole sembra di essere tornati sul Commodore 64 quando per avviare un gioco partivi dal dover conoscere il linguaggio “Basic” (Ciao Amico, ti ho voluto bene ed è stato bello, abbiamo passato momenti indimenticabili insieme).

Modificare più email in un’automazione è poi un’impresa titanica. Molte piattaforme di email marketing hanno scorciatoie per fare determinate cose, come identificare i lead inattivi, regolare le preferenze di abbonamento o fornire lead magnet.

Su ActiveCampaign, devi costruire tutto da zero e questo rende la curva di apprendimento più ripida.

Tra tutte però c’è una cosa che mi ha dato ai nervi facendomi passare ad un’altra piattaforma: le prestazioni incredibilmente lente.

Quando sono entrato in ActiveCampaign per la prima volta, le prestazioni erano dolorosamente, tremendamente, clamorosamente lente.

Rispetto al passato le prestazioni sono migliorate ma di tanto in tanto si piantava tutto, soprattutto nella visualizzazione dei rapporti.

In sintesi conosco davvero pochissime persone che riescono a sfruttare le potenzialità di questa piattaforma e banalmente, se non sei disposto a dedicare del tempo per imparare la programmazione con ActiveCampaign, potresti trovarti meglio con una piattaforma più semplice.

Non sempre occorre sviluppare tonnellate di automazioni super complesse, questo non serve a tutti e spesso improvvisarsi in ciò può trasformarsi in un grosso collo di bottiglia.

Logo newsletter software sendinblue

SendinBlue

SendinBlue è uno strumento di email marketing basato sul cloud adatto a organizzazioni di tutte le dimensioni.

Come i suoi competitors offre automazioni, campagne e-mail, e-mail transazionali garantendo ANCHE funzionalità di messaggistica SMS.

La suite permette agli utenti di creare e-mail mobile-responsive utilizzando strumenti di progettazione proprietari, ha un piano gratuito ben strutturato e include la parte di automation, il supporto telefonico (per i primi 60 giorni) oltre che l’invio di 300 email al giorno.

Molto interessante il fatto che a differenza di altri provider, questo si fa pagare in base al numero di email che invii piuttosto che al numero di contatti.

Se non invii molte mail potrebbe dunque essere molto vantaggioso.

Cosa ti potrebbe convincere ad usare SendinBlue

  • Piani a basso costo: La prima cosa che certamente coglierà la tua attenzione è il prezzo. È innegabile infatti che Sendinblue detenga alcuni dei prezzi più competitivi sul mercato, con piani a partire da circa 20€ per 10.000 email + contatti illimitati.
  • Automazioni: Questo aspetto è molto importante per un servizio di newsletter venduto a questo prezzo: Sendinblue vanta una funzione di automazione completamente attrezzata basata sul flusso di lavoro. È possibile innescare azioni utilizzando l’email del tuo visitatore o il suo comportamento sul sito web. Sulla base di ciò SendinBlue ti permette di assegnare punteggi, inviare messaggi transazionali e così via.
  • Marketing tramite SMS: Questa feature è relativamente unica per Sendinblue, dato che non molti strumenti di newsletter la offrono.

Ciò che non mi è piaciuto di SendinBlue

SendinBlue non è per tutti e ha diversi problemi che vanno dall’usabilità (mi si è piantato un sacco di volte) all’efficienza.

Ti dico quelli che ho notato più di tutti:

  • Indirizzi IP dedicati solo nella versione Premium, leggi basse possibilità che le mail giungano a destinazione se usi account differenti.
  • I login per diversi utenti sono solo nel piano Premium. A meno che tu non voglia pagare per i piani Premium o Enterprise, non puoi impostare login per diversi utenti e questo può rendere difficile la gestione di un piccolo team per piccoli mittenti.
  • Non è un sistema di automazione evoluto. Ci sono un sacco di possibilità d’automazione delle email, ma se vuoi fare autoresponder elaborati (e ti garantisco che vorrai/dovrai farlo) non si presterà nel 90% dei casi.
  • Il loro piano gratuito ha un limite d’invio giornaliero di 300 email, quasi mai sufficiente.
  • I loro template sono datati e non ce ne sono molti tra cui scegliere.
  • Sistema lento e pieno di bug: spesso l’applicazione è lenta quando carica le pagine e durante i miei test si è piantata diverse volte.

Iscriversi è stato facile e ho passato la giornata a personalizzare tutto per farlo come volevo, poi sono andato ad aggiungere il modulo al mio sito WordPress. Sendinblue mi ha detto di inviare un’email chiedendo una ‘verifica’, così l’ho fatto e sono stato rapidamente respinto.

Dopo aver chiesto cosa posso fare per ottenere la verifica (non hanno mai chiesto nulla da me per verificare me o la mia azienda btw) mi è stato detto che la ragione per cui sono stato rifiutato è perché uno dei loro passi è quello di valutare la tua ‘reputazione online’ e il mio ‘punteggio’ era troppo basso.

Capiamoci, se cerchi il mio nome su Google viene fuori diversa roba… Non ho idea di cosa diavolo stiano parlando. Non c’è alcuna ragione per dire che ho un basso ‘punteggio sociale’.

Quindi, per farla breve, apparentemente Sendinblue ti sottopone a un test che non sapevi di fare al momento della richiesta di verifica e usa una sorta di sistema di classificazione interno per rifiutare chi vogliono.

A mio parere, questo è abbastanza folle ma cercando in giro ho trovato anche di peggio.

In tanti si trovano infatti d’accordo su come il servizio clienti sia pressoché inesistente. SendInBlue si presenta come conveniente per le piccole imprese, e fa pagare solo ciò di cui si ha bisogno, con un facile accesso agli aggiornamenti. Quello che però lamentano in tanti è che quando poi arrivi ad aggiornare pagherai per un pacchetto completamente nuovo e più costoso di quello di cui avevi bisogno.

In sintesi, bene ma non benissimo…

newsletter software logo mailup

MailUp

MailUp è una soluzione semplice e pratica per campagne di marketing tramite email, SMS e app di messaggistica.

Scelto da oltre 10.000 clienti in tutto il mondo, offre funzionalità di automazione avanzate e una buona tecnologia adatta alle più disparate strategie di marketing.

Il suo costruttore di email drag & drop crea flussi di lavoro multicanale in pochi secondi e monitora le performance delle campagne attraverso report approfonditi.

Italiana di nascita è stata fondata nel 2003.

Cosa mi piace di MailUp

  • Puoi mandare SMS: Come Sendinblue consente d’inviare SMS (ricorda però che hai bisogno di credito per farlo) e rende possibile importare un singolo contatto o un file .xls o .csv.
  • Strumenti di automazione del marketing: MailUp fornisce funzioni avanzate per inviare automaticamente campagne personalizzate e I flussi di lavoro di MailUp permettono alle aziende d’impostare una serie di email automatizzate e personalizzate in base alle attività dei destinatari, con semplici operazioni di drag & drop.
  • Reportistica gestita molto bene: I report statistici e le funzionalità avanzate di reporting ti aiutano ad analizzare i dati e pianificare la tua strategia. Puoi visualizzare i rapporti per destinatario, messaggio o per criteri diversi trovando sempre facilmente le informazioni che stai cercando.

Cosa non mi piace di Mailup

  • Doppio supporto. Gratis di base e a pagamento poi: MailUp offre due tipi di servizio di supporto ed il servizio di supporto e-mail, incluso nel canone annuale, si rivolge esclusivamente alle problematiche legate alle funzioni principali del software. La seconda modalità al contrario della prima costa e offre supporto esteso a consigli rapidi su codice HTML, deliverability, composizione dei messaggi, scrittura e qualità delle comunicazioni. A riguardo Il prezzo varia a seconda della velocità del contratto.
  • A dire di tanti in rete cancellano l’account senza avvisare: tra le numerose lamentele in tal senso un’utente, pur ammettendo di aver avuto problemi con la carta di credito, lamenta la perdita di oltre 100.000 indirizzi da un giorno all’altro dopo oltre sei anni di contratto! A me personalmente non è capitato ma se è vero che tre indizi fanno una prova, in questo caso, dato che se ne leggono tante, il dubbio è più che lecito.

MailUp è un software intuitivo che semplifica la gestione dei contatti e delle campagne, con funzionalità eccellenti e un compositore di email con modelli professionali che possono essere personalizzati in qualsiasi stile tu voglia.

Personalmente non ne sono rimasto soddisfatto e durante il test (fatto sulla versione free) ho trovato la piattaforma non particolarmente intuitiva.

newsletter software logo emailchef

Abbiamo una NewEntry tra i big: EmailChef

Il software di email marketing EmailChef è un’applicazione facile da usare, finalmente incentrata sul cliente sia per quanto concerne gli aspetti di usabilità, sia per quanto concerne l’ampia knowledge base ed il supporto.

Si tratta di un popolare provider di email marketing popolare tra le imprese di ogni dimensione la cui piattaforma è stata progettata (in Italia) con lo scopo di aiutarle a progettare ed inviare campagne e-mail. I prezzi sono competitivi e si prestano ad un upgrade facile e non eccessivamente esoso già dopo qualche settimana di prova.

Perché mi piace assai…

  • Finalmente si aprla di Lead Generation: Per una campagna di email marketing di successo avrai bisogno di elenchi di email di alta qualità e il primo compito di qualsiasi email marketer è infatti quello di creare un elenco di indirizzi basato su autorizzazioni. eMailChef ti aiuta a farlo facilmente, fornendo una serie di strumenti per attirare nuovi lead, creare elenchi di e-mail illimitati, segmentarli come desideri, aggiungere campi personalizzati e altro ancora.
  • Editor super veloce: Assolutamente degno di nota è poi l’editor, facile da usare (anche qui drag & drop) dal quale è possibile creare newsletter professionali ed eleganti perfettamente responsive. L’editor è davvero ben fatto e se non sei novizio potrai realizzare email anche molto elaborate senza avere bisogno di toccare una singola riga di codice. A mio avviso questo editor è il migliore sia per quanto concerne la velocità sia per gli aspetti legati alla semplicità d’uso.
  • Template belli e facilmente modificabili: I modelli di newsletter disponibili e pronti all’uso sono tanti e davvero ben fatti. L’editor offre un’ampia selezione di blocchi ed elementi adattivi tra cui scegliere e questi possono essere eliminati e riorganizzati con estrema praticità. Anche in questo caso se conosci il codice, puoi anche cambiare il CSS/HTML. È consentito aggiungerne di nuovi, come testo, immagini e inviti all’azione, e personalizzare ogni elemento. Molto interessante inoltre il fatto che grazie all’ottimo lavoro fatto dai grafici poi la lista dei blocchi si arricchisce poi continuamente.
  • Deliverability straordinaria: Non importa quanto buona possa essere una newsletter, se non raggiunge le caselle di posta è semplicemente inutile: ecco perché è così importante avere la massima deliverability. eMailChef si basa su un potente server dedicato per la posta in uscita, (basato su IP fidati e in white-list) mantenendo un rapporto costante con i principali ISP di tutto il mondo. Questo approccio si traduce nella possibilità d’inviare mail in massa a un numero illimitato di destinatari conservando la certezza che ogni messaggio sarà consegnato agli indirizzi previsti. Tra tutti i test fatti è stato l’unico ad avere il 100% di deliverability.
  • Rispetto delle norme GDPR: trattandosi di un software italiano possiamo star tranquilli su tutti gli aspetti legati alla GDPR.

Le cose NO di eMailChef

Nessun porting automatico delle automazioni: Premetto che sono passato da Active Campaign a eMailChef, in questo la ricostruzione delle automazioni non è stata semplicissima. Onestamente ammetto che trattandosi di due piattaforme diverse ci può stare però mi sarei aspettato un passaggio più fluido.

Se ti occupi di Email Marketing e non ti interessa creare infinite automazioni complicate, il mio consiglio è di provare eMailchef. Sono sicuro che sarai sicuramente impressionato dalle sue caratteristiche.

Fornisce tutti gli strumenti necessari richiesti per l’Email Marketing. Ha un’interfaccia facile da usare e piacevole tramite la quale si può fare Email Marketing con semplicità.

L’editor è a mio avviso il migliore in commercio e c’è anche un gestore interno di foto per rendere la creazione di modelli ancora più facile. Le automazioni seppur non iper-avanzate tmi permettono d’impostare eMailchef per inviare automaticamente campagne e annunci.

Il supporto clienti poi è in Italiano e per quanto mi riguarda lo reputo ottimo, mi hanno sempre aiutato rapidamente e con efficacia.

Il miglior software per l’email Marketing in conclusione.

Scegliere il perfetto software di email marketing non è certamente una scienza missilistica. Sopra ogni altra cosa, significa trovare una piattaforma su cui ti trovi bene a lavorare.

Che questa piattaforma sia una delle alternative menzionate in questo articolo oppure no, assicurati di scegliere una soluzione che sia conveniente da usare e soprattutto FACILE per ciò che serve a TE.

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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