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Crollo di traffico organico: scopri perché il tuo sito arranca (e come rimediare)

Cosa succede se un bel giorno entri nella tua Search Console e riscontri un crollo nel traffico organico?

La prima reazione di solito è una soltanto: PANICO.

Se il traffico organico è sostanziale per il tuo business (e normalmente lo è), meno visitatori significa meno conversioni, meno vendite, meno soldi.

Ma la cosa peggiore è non sapere perché.

Che diavolo è successo?

Come mai tutto il tuo duro lavoro è andato in fumo?

in questi casi la sensazione di smarrimento è simile a quella che hai quando rientri nel tuo appartamento e scopri che ci sono stati i ladri. Solo che, nel caso del traffico, non puoi chiamare la polizia!

E allora cosa fai?

Cerchi disperatamente sul web una causa, una spiegazione. Ne trovi una che sembra fare al caso tuo. Verifichi. No, non va bene. Cerchi ancora, ne trovi un’altra. La provi. Non funziona. Ne provi un’altra. Ancora niente. E intanto il tuo sito arranca…

Fidati, conosco benissimo questa situazione. La conosco semplicemente perché alla fine, sconfortate, le persone cercano l’aiuto di un consulente SEO, uno come me.

Lascia che ti sveli un segreto. Quando i clienti mi contattano per porre rimedio ad un crollo improvviso di traffico, quasi sempre hanno un’ipotesi in mente che spiega perché Google li ha penalizzati. E nel 90% dei casi l’ipotesi si rivela sbagliata.

Ho scritto questo articolo proprio per confortare i poveri sfortunati che hanno trovato una brutta sorpresina in Search Console (lo spunto me l’ha dato questo magnifico post dello stesso Mr. Google). In base all’andamento del traffico e alla “forma” che assume il tuo crollo, è infatti possibile capire a quale tipo di problematica devi indagare: problemi tecnici, perdita di ranking, penalizzazione manuale…

E questo è già un enorme passo in avanti per arrivare a risolvere!

Vediamo allora cosa ti può rivelare l’andamento del tuo traffico, e come questa informazione può aiutarti a risollevare il tuo siti web.

Perché il traffico organico è crollato? Le cause principali

Quando il traffico organico cade a picco, il colpevole è di solito da ricercare tra questi fattori:

  1. Cambiamenti nell’interesse di ricerca
  2. Cambiamenti algoritmici
  3. Problemi tecnici
  4. Problemi di sicurezza
  5. Azioni manuali

Ti chiedi cosa significhino queste espressioni?

Tranquillo, ora andiamo ad approfondirle. Capiremo inoltre come leggere il grafico sull’andamento del traffico per individuare qual è il problema… e come tentare di risolverlo.

1) Cambiamenti nell’interesse di ricerca (es. stagionalità)

Se il traffico del tuo sito web diminuisce improvvisamente, la prima cosa che dovresti verificare è il trend d’interesse sulle tue query.

Il mercato è cambiato e il tuo prodotto (o l’informazione che fornisci) ha perso appeal? Sicuramente il tuo traffico ne risentirà.

Una situazione ancora più comune riguarda le fluttuazioni di interesse legate alla stagionalità. È facile intuire che le infradito e i braccioli saranno cercati più in estate che in inverno, ma lo stesso ragionamento può valere anche per prodotti e servizi insospettabili.

Se il tuo crollo è legato alla stagionalità delle query, probabilmente il tuo grafico di lungo periodo si presenterà più o meno così:

grafico stagionalità delle ricerche

(Ovviamente per verificare questo tipo di trend devi prendere in considerazione un periodo di tempo lungo sulla Search Console. Il mio suggerimento è impostare un range di almeno 6 mesi).

In ogni caso, c’è un modo semplice per capire se le modifiche del tuo traffico sono legate a un effettivo calo d’interesse per le tue query, temporaneo o meno. Basta andare su Google Trends!

Facciamo un esempio. Supponiamo che tu abbia un blog che parla di diete.

Se inseriamo la query “dieta” su Google Trends notiamo un andamento del traffico ondulatorio, con dei picchi a gennaio (dopo le abbuffate natalizie) e verso la fine della primavera.

Nel periodo delle festività, invece, l’interesse di ricerca si abbassa miseramente. Insomma, c’è un tempo per ingozzarsi e uno per pentirsi 🙂

ricerca query su google trends

Mettiamo ora a confronto due topic sempre legati alle diete, ovvero “paleo dieta” e “dieta chetogenetica” (anche nota come “dieta keto”).

Come vedi l’interesse nel corso del tempo è ben diverso. Nel corso degli anni le ricerche legate alla paleodieta sono lentamente calate, mentre quelle legate alla dieta keto sono letteralmente esplose – anche se negli ultimi mesi sono in diminuzione.

L’ambito delle diete, come molti altri, è estremamente soggetto alle tendenze e alle mode. Se operi in un settore come questo devi quindi stare con gli occhi bene aperti per cogliere i primi segnali di diminuzione del traffico… e iniziare a lavorare sul tuo piano editoriale per scalare altre SERP promettenti.

2) Cambiamenti algoritmici

Ah, i temutissimi aggiornamenti di Google!

Gli update dell’algoritmo di Google provocano spesso terremoti nelle SERP. Ma oltre ai core update, che hanno l’effetto di veri e propri tsunami, ci sono tutte le piccole scosse di assestamento causate dagli aggiornamenti minori.

Se il tuo sito è vittima di un cambiamento algoritmico, il grafico del traffico presenterà una forma simile a questa:

Come fare allora a intercettare i mutamenti algoritmici?

Beh, restando informato. Puoi fare riferimento ai canali ufficiali di Google (Google Search News, il canale Youtube e il profilo Twitter) o seguire blog specializzati in SEO come questo che stai leggendo 🙂

In quanto alla soluzione, sicuramente dipende molto dal problema.

Il mio consiglio spassionato in questi casi è di rivolgerti ad un esperto SEO.

Ad ogni modo, ti lascio qui un articolo che potrebbe interessarti sulle ultime novità dell’algoritmo Google:

Google MUM, Il nuovo algoritmo a base di AI che forse ucciderà la SEO

3) Problemi tecnici

Ragazzi, qui si apre un mondo.

Parliamo di problemi tecnici quando il tuo sito presenta errori che impediscono a Google di scansionare, indicizzare o distribuire le tue pagine agli utenti.

Alcuni esempi?

  • Problemi legati al server
  • Problemi legati al robots.txt
  • Errori 404

Gli errori tecnici possono essere presenti su tutto il sito o sulla singola pagina (ad esempio un tag noindex nel posto sbagliato che impedisce al motore di ricerca di scansionare una determinata pagina). Di conseguenza, l’andamento del grafico può assumere forme diverse:

Come risolvere questo tipo di problematiche?

Per prima cosa fai un bel giro sulle varie sezioni di Search Console e verifica se ci sono delle segnalazioni.

Se il problema persiste, però, non hai scampo: ti tocca fare riferimento a un consulente SEO.

4) Problemi di sicurezza

Se Google identifica sul tuo sito una minaccia alla sicurezza, potrebbe inserire banner di allerta o pagine interstiziali che avvisano gli utenti. Ovviamente questi elementi funzionano come dissuasori che allontanano le persone dalla tua pagina, causando di conseguenza una diminuzione del traffico.

Ma cos’è che Google reputa come pericoli alla sicurezza? Eccoti alcuni esempi:

  • Mancanza o malfunzionamento del protocollo HTTPS
  • Contenuti compromessi (contenuti nascosti o contenuti spam aggiunti dagli hacker, reindirizzamenti sospetti)
  • Presenza di malware
  • Social Engineering (siti considerati ingannevoli o di phishing)

Come vedi, si tratta di motivazioni molto tecniche che spesso incorrono quando è in corso un attacco hacker o di black SEO. Se non sei un esperto, ti suggerisco assolutamente di far controllare il sito da un tecnico (IT manager, esperto di cybersecuriry, consulente SEO).

5) Azioni Manuali

 Le azioni manuali altro non sono che le penalizzazioni di Google. In pratica Big G in persona scende in campo e ti bacchetta, togliendo visibilità al tuo sito.

Quando puoi rientrare nelle penalizzazioni manuali?

Semplicemente quando non rispetti le linee guida di Google su siti web e contenuti, ovvero quando Google reputa che tu stia cercando di manipolare le SERP.

Se il motore di ricerca pensa che tu stia facendo link building in maniera ossessiva, che i tuoi contenuti siano troppo scarni, che utilizzi software automatici per generare query e contenuti, che tu faccia spam (e molto altro) ti beccherai una bella punizione in termini di visibilità e traffico.

A segnalarti l’azione manuale ci pensa il grafico del traffico, che descrive un bel crollo verticale:

Ma anche la Search Console ti viene in aiuto. Nel Rapporto Azioni Manuali puoi infatti verificare se c’è stato un intervento di Google che ha colpito il tuo ranking (e quindi il tuo traffico).

Se ti interessa approfondire quali sono le penalizzazioni più comuni e come porre rimedio, ti rimando a questo articolo:

Sito penalizzato da Google? Ecco perché potrebbe essere successo e ciò che devi fare per risolvere.

Prevenire è meglio che curare

Diciamoci la verità: un crollo repentino del traffico è il peggiore incubo di chi con i siti web ci fa business.

Certo, puoi sempre ricostruire la visibilità perduta, ma bisogna investirci tempo e soldi…soldi che nel frattempo stai perdendo per via delle mancate visite e conversioni!

Per questo io dico sempre che bisogna giocare d’anticipo. La SEO somiglia un po’ al giardinaggio: è un’attività a cui devi dedicare amore e costanza. Altrimenti hai voglia a salvare le tue preziose piantine quando sono già invase dai parassiti!

La primissima cosa che puoi fare per evitare di trovarti nelle peste poi è monitorare costantemente il tuo traffico. Devi fare un tracking accurato delle tue keyword di progetto, quelle che ti portano più utenti. In questo modo puoi avere delle avvisaglie di eventuali cambiamenti e riuscire a intervenire al momento giusto.

Ok Roberto, ma come la mettiamo con gli aggiornamenti dell’algoritmo? Non posso prevedere quelli, no?

Scusa ma non sono d’accordo.

Google non si sveglia una mattina e all’improvviso decide di rivoluzionare tutto. Per chi li sa vedere, ci sono segnali molto precisi che indicano la direzione in cui si evolverà il motore di ricerca. Se segui le linee guida e le indicazioni fornite da Google stesso e non ti metti a rischio facendo cose penalizzanti è molto difficile che un cambiamento algoritmico ti lasci in braghe di tela.

Se ti serve qualcuno che ti traduca gli indizi lasciati da Google in un linguaggio umano, ti suggerisco di iscriverti alla mia newsletter.

Se invece hai subito un brusco calo di traffico e non sai più dove sbattere la testa, batti un colpo 😉

Roberto Serra

Mi chiamo Roberto Serra e sono un digital marketer con una forte passione per la SEO: Mi occupo di posizionamento sui motori di ricerca, strategia digitale e creazione di contenuti.

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