Perché il mio sito non è indicizzato su Google? Perché il mio sito non compare nei motori di ricerca? O ancora… Google non trova il mio sito!
Ti rassicuro subito: queste sono domande molto tipiche. Ma se vuoi guadagnare traffico dai motori di ricerca, ricevere contatti e magari vendere i tuoi prodotti o servizi, devi assicurarti che le tue pagine vengano indicizzate correttamente.
Come ho scritto nella Guida SEO che trovi cliccando qui, indicizzare un sito è indispensabile: proprio per questo ora ti mostrerò – step by step – come indicizzare il tuo sito verificando che tutto sia ok, come agevolare l’indicizzazione ai crawler di Google e, dulcis in fundo, come curare l’indicizzazione proprio come farebbe un vero esperto SEO super skillato, attraverso dritte preziosissime che mi sono costate centinaia di ore di lavoro e ricerca.
Secondo un interessante ricerca condotta da Aj Kohn su blindfiveyearsold.com, indicizzare un sito bene e costantemente è determinante perché le pagine “fresche” sono fonte di maggiore attenzione da parte di Google.
Indicizzare pagine nuove sul tuo sito ti garantisce di godere della speciale attenzione che Google offre ai nuovi contenuti. Tradotto? Devi indicizzare le tue pagine correttamente, perché se questo non accade stai letteralmente buttando nel cesso ore e ore del tuo tempo.
- #Indicizzare TUTTE le pagine di un sito non è affatto cosa scontata
- Per indicizzare un sito devi distinguere tra indicizzazione e posizionamento
- Indicizzare un sito con contenuti Google AMP
- Verifica l’indicizzazione del sito su Google in 2 minuti
- Invia una pagina all’indice di Google in meno di 2 minuti
- Scopri “istantaneamente” se il lavoro fatto per indicizzare le tue pagine ha avuto successo
- Usa i link interni per far indicizzare meglio e più agevolmente il tuo sito
- #Come io (Roberto) uso i link per aiutare il crawler ad indicizzare il mio sito
- #Oltre che ad indicizzare meglio il sito, i link interni ti aiutano a raccontarlo
- #Cerca di linkare più in profondità che puoi
- TIPS: Oltre ad agevolare il crawler quando va ad indicizzare le tue pagine, i link interni DEVONO creare valore
- Non devi indicizzare tutte le pagine, solo quelle giuste
#Indicizzare TUTTE le pagine di un sito non è affatto cosa scontata
Quando Larry e Sergey hanno messo su questo gran bel motore di ricerca che è Google, i due si sono posti sin dall’inizio il problema dell’indicizzazione. In effetti, ancora oggi, gran parte del lavoro di indicizzazione viene fatto senza nemmeno che i siti e i loro proprietari se ne accorgano.
Leggi di più sui fondatori di Google nell’articolo: Chi ha fondato Google
Ma questo significa forse che indicizzare un sito è una cosa scontata? NO.
Per quanto Google possa essere bravo ad indicizzare un sito, tu devi comunque assicurarti che quest’ultimo venga indicizzato al meglio, scongiurando una situazione poco simpatica del tipo: il Google crawler si perde pagine sulle quali magari hai lavorato ore.
Come scoprirai ora, quest’aspetto è tutto fuorché banale.
Indicizzare un sito su Google è 100% gratis, tu non devi fare niente e si tratta solo di assicurarti di aver messo a sua disposizione quanto necessario al momento della scansione.
Come vedrai ora ci sono però dei piccoli accorgimenti ai quali occorre prestare attenzione visto che potrebbero far saltare o, peggio ancora, complicare questo processo naturale attuato da Google e dagli altri motori di ricerca come Yahoo, Bing etc…
Vuoi indicizzare un sito WordPress? Vuoi indicizzare un sito Joomla? Cambia poco o niente, eccoti come si fa.
Per indicizzare un sito devi distinguere tra indicizzazione e posizionamento
Questo è un punto chiave: indicizzare un sito o posizionarne uno? Fidati di me quando ti dico che non puoi indicizzare correttamente il tuoi sito se prima non conosci la differenza tra indicizzazione e posizionamento.
Per “indicizzare” intendiamo l’attività d’inserimento nell’indice del motore di ricerca, e quest’attività non ha niente a che spartire con il posizionamento.
L’indicizzazione è infatti un processo di scansione e inserimento delle pagine sull’indice. Solo dopo quel momento il motore di ricerca attribuirà un posizionamento per una determinata parola chiave.
Se vuoi approfondire quest’aspetto ti suggerisco di leggerti la guida SEO step by step. Dentro trovi tutti i più importanti principi SEO, compresi i fattori di ranking più importanti.
Ehi, sia chiaro… non potrai mai posizionare alcun sito se prima non capisci come fare per indicizzare al meglio ogni sua pagina.
Proprio ora Google sta là, intento ad indicizzare correttamente le tue pagine. Ma hai già verificato se se ne stia perdendo qualcuna?
Indicizzare un sito con contenuti Google AMP
Se ti stai chiedendo come indicizzare un sito con dei contenuti Google AMP, sappi che c’è una buona notizia: non dovrai praticamente fare nulla. Il protocollo Google AMP non richiede né l’invio di una sitemap né tanto meno procedure di segnalazione specifiche. Sarà il crawler, in piena autotomia, a scovare e indicizzare le pagine AMP sul tuo sito.
Vuoi saperne di più su Google AMP e su come può aiutarti a rendere le tue pagine super veloci? Leggi l’articolo: Google AMP, perché dovresti usarlo anche se non sei un giornalista
Verifica l’indicizzazione del sito su Google in 2 minuti
Capita spesso che, sebbene tu abbia inviato la sitemap per intero, Google non la voglia indicizzare completamente. Per verificare bastano 2 minuti, ecco come controllare se Google sta riuscendo ad indicizzare il tuo sito per intero:
Minuto 1: Per prima cosa devi aprire il tuo account Google Search Console e fare click sulla barra sinistra.
Vai su “Scansione -> Sitemap” dove troverai le pagine che lui dovrebbe indicizzare.
Minuto 2: A questo punto devi controllare se il numero di pagine è esatto. Corrisponde a tutte quelle che vuoi indicizzare?
Come vedi nell’esempio riportato qui sopra, solo una parte delle URL del sito sono state effettivamente indicizzate. Dove stanno le altre?
In questo caso specifico si tratta di pagine di sistema volutamente omesse (dopo ti faccio vedere come devi fare per omettere alcune pagine dall’indicizzazione). Ma se nel tuo caso trovi pagine non indicizzate che, al contrario, vorresti far indicizzare a Google, beh, occorre farsi qualche domanda e darsi qualche risposta, non trovi?
Ma quindi che devi fare quando le pagine non si vogliono proprio indicizzare? Stai qui, ora te lo dico…
#I contenuti duplicati non ti stanno di certo aiutano ad indicizzare le tue pagine!
Per prima cosa devi verificare SEMPRE che la pagina da indicizzare non contenga problematiche riconducibili a contenuti duplicati (un caso classico). Per fare questo, il tool che ti consiglio si chiama Siteliner.com.
Inserisci la URL del tuo sito sulla barra di ricerca e premi GO!Una volta caricata la pagina devi spostare il tuo sguardo sulla barra a sinistra, dove trovi la voce “Duplicate content”. Qui dentro puoi verificare la percentuale di contenuti duplicati trovati nell’intero sito.
Questa percentuale non dovrebbe mai superare il 5%. Nel caso non sia così devi capire dove sta il problema – abbastanza spesso i colpevoli sono quei blocchi che si ripetono nel layout del tuo tema principale, quello che insomma genera le pagine che vuoi indicizzare…
Se questo è il tuo caso, trova i contenuti duplicati e rimuovili, o perlomeno modificali significativamente ad esempio sostituendo il testo con un immagine.
Golden rule: Indicizzare è il contrario di duplicare
Per liberare le pagine che vuoi indicizzare dai contenuti duplicati sostituendo i blocchi in immagine puoi usare un piccolo e interessante plugin per il tuo Browser: NIMBUS (io lo uso praticamente sino a consumarlo tutti i giorni :D)
Supponiamo che questo box qui sotto in giallo, ora puro codice HTML, contenga il testo duplicato che sta compromettendo le pagine che vuoi indicizzare.
Ehi, ciao! Io sono un maledetto widget che si ripete su ogni pagina, contengo un sacco di testo e contribuisco, insieme agli altri widget come me, ad incrementare la percentuale di contenuti duplicati sul sito.
Vai su Chrome extension o, nel caso di Firefox, sullo store dei componenti aggiuntivi, scarica ed installa il plugin.
Una volta fatto questo potrai fare degli screenshot 1:1 di qualunque cosa appaia sul tuo browser. Fanne uno del contenuto duplicato direttamente dalle pagine che vuoi indicizzare. Clicca sull’icona del plugin per poi scegliere “Selected area” ovvero “Area selezionata”.
A questo punto seleziona l’area del tuo schermo che vuoi trasformare in immagine, salva il file e mettilo al posto del blocco di codice! Guarda questo qui sotto che ora è un’immagine. Sapresti riconoscere forse la differenza con l’originale?
Ecco, facendo così puoi liberare la pagina che vuoi indicizzare dal cruccio dei contenuti duplicati.
Ehi, ma che fare con quelle parti del sito che non si possono trasformare in immagini?
Torniamo ai nostri contenuti duplicati. Sempre su Siteliner.com fai uno scroll verso il basso sino ad individuare la voce “Your Duplicate Content”.
Una rapida occhiata e, grazie al grafico, vedrai quanto contenuto duplicato hai sul sito… Ma stai fermo qui, la magia deve ancora arrivare!
#Scova il contenuto duplicato sulle pagine che vuoi indicizzare
Fai il tuo click su “here” – come nell’immagine qui sopra – e ti troverai davanti ad una schermata che riassume tutte le pagine. Da qui, facendo click sulla URL, potrai entrare nel dettaglio di ognuna.
Ed eccoti il colpo da maestro: ora puoi vedere, evidenziato per colore, il punto esatto nel quale si trova il contenuto duplicato proprio nella pagina che devi indicizzare. Bella mossa, no?
A questo punto sai esattamente dove scovare i problemi con i contenuti duplicati nelle pagine che non si vogliono indicizzare, quindi puoi agire per rimuoverli.
Ora è arrivato il momento d’inviare la pagina all’indice di Google. Non vorrai mica aspettare giorni o magari settimane prima che lui si accorga di tutto il lavoro fatto e si degni d’indicizzare le tue pagine, giusto?
Invia una pagina all’indice di Google in meno di 2 minuti
Minuto 1: Vai sul servizio di URL indexing submission di Google (puoi anche non aver fatto il login). Inserisci la URL che vuoi venga indicizzata, sblocca il captcha con un click e premi su “invia richiesta”.
Ancora minuto 1: Tutto fatto, Google ha ora acquisito la tua URL e la valuterà nel giro dei prossimi minuti!
Quasi minuto 2: Visto che c’è ancora tempo ne approfitto per segnalarti che questa pratica è benvenuta anche quando ottieni un link da una pagina esterna al tuo sito. Se infatti inserisci la sua URL per inviarla all’indice, Google si accorgerà prima del link, consegnandoti in breve (e senza dover aspettare) tutti i benefici che ne conseguono per la tua link building.
Devi tenere presente che ovviamente questo sistema ti permette di aggiornare ed indicizzare una sola pagina per volta. Se invece vuoi indicizzare l’intero sito in un colpo solo ti consiglio di leggere l’articolo “Come apparire su Google” nel quale ti racconto come indicizzare l’intera sitemap.
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Scopri “istantaneamente” se il lavoro fatto per indicizzare le tue pagine ha avuto successo
Come dovresti sapere, Search Console non si aggiorna minuto per minuto. Al contrario, l’indice di Google si aggiorna millisecondo per millisecondo!
La buona notizia è che, proprio grazie a questo, puoi verificare “in tempo reale” se le modifiche fatte per permettere a Google d’indicizzare le tue pagine hanno sortito gli effetti sperati.
Non occorre altro che utilizzare un operatore di Google, nello specifico l’operatore “site:”
#Come verificare se Google è riuscito ad indicizzare una pagina specifica
Grazie all’utilizzo dell’operatore “site:” puoi conoscere il numero esatto delle pagine che il crawler è riuscito ad indicizzare sul tuo sito, ma includendo una singola URL puoi andare ancora più nel dettaglio. Supponiamo che tu voglia verificare se Google è riuscito ad indicizzare una pagina specifica.
L’operatore “site” dice al motore di ricerca: “Mostrami esclusivamente i risultati di ricerca provenienti da questo sito”.
Se dunque aggiungiamo l’operatore “inurl:”, che a sua volta implica una richiesta del tipo “mostrami solo risultati che contengono nella URL ciò che segue dopo i due punti”, potremmo sapere se Google è riuscito ad indicizzare una pagina specifica oppure no.
Come vedi nell’immagine qui sotto, in questo caso Google non ha potuto indicizzare la pagina “pagina-che-non-esiste” ed infatti questo è ciò che vedrai quando lui non riesce ad indicizzare le tue pagine.
Questo invece è ciò che dovresti vedere quando Google è riuscito ad indicizzare la tua pagina correttamente. Tutto chiaro?
Gli operatori di Google rappresentano uno strumento davvero molto interessante. Se vuoi interrogare il motore di ricerca per scopi precisi, esattamente come in questo caso, devi andare a vederli assolutamente.
Qui trovi la referenza ufficiale.
Usa i link interni per far indicizzare meglio e più agevolmente il tuo sito
Per indicizzare un sito i link interni sono importantissimi, perché aiutano il crawler a navigare a fondo nel tuo sito e a scoprire prima ed in modo più agevole le pagine da indicizzare.
#Come io (Roberto) uso i link per aiutare il crawler ad indicizzare il mio sito
Io personalmente aggiungo i link ad ogni nuovo articolo puntando verso gli articoli scritti in precedenza, e mi capita spesso di tornare su articoli vecchi per aggiungerne verso articoli nuovi.
Su questa pratica ci sono parecchie discussioni. Meglio i link automatici, magari gestiti con un plugin, o quelli manuali?
Secondo me i link interni è sempre bene inserirli contestuali e manualmente. Google, in tema di link interni, dice di “evitare troppe parole chiave“
Questo lascia intuire che linkare sempre la stessa parola non è una pratica corretta. Ma allora che dire di Wikipedia?
Come puoi vedere con i tuoi occhi, Wikipedia inserisce un link ogni volta che si presenta la medesima parola con corrispondenza esatta e mi sembra evidente che Google non ha grossi problemi ad indicizzare tutte quelle pagine, no?
#Oltre che ad indicizzare meglio il sito, i link interni ti aiutano a raccontarlo
A mio avviso è semplicemente una questione di strategia e non credo che ad oggi esista una qualche penalizzazione algoritmica di questo tipo.
Tralasciando per un secondo il voler indicizzare al meglio il sito, lavorare manualmente con i link ci permette di linkare parole, sinonimi e intere frasi così da aiutare e favorire l’apprendimento di Google verso i temi e le tematiche trattate.
Ricordati che più Mister G capisce quanto vale il tuo lavoro, tanto più ti premierà portandoti traffico. Mica roba da poco, insomma…
#Cerca di linkare più in profondità che puoi
Non devi indicizzare solo la homepage! Evita quindi di mandare tutti i link verso la homepage perché con grande probabilità non ti servirà proprio a nulla.
L’idea di posizionare la tua homepage per una parola chiave specifica è infatti parecchio limitante, nonostante continui ad essere l’obiettivo di tanti.
Decisamente meglio è posizionare le pagine interne, visto che ci permettono un lavoro più flessibile e preciso. Per questo devi vedere i link interni come quella cosa che aiuta il Google crawler ad indicizzare le tue pagine.
Dunque basta link verso la tua home, ok?
Al contrario, tanto più sarà fitta (e coerente) la rete di link all’interno del tuo sito, tanto più il crawler potrà sguazzarci, sentirsi soddisfatto, indicizzare TUTTE le tue pagine e premiare il tuo sito web.
TIPS: Oltre ad agevolare il crawler quando va ad indicizzare le tue pagine, i link interni DEVONO creare valore
Se un link non viene cliccato allora è meglio che non ci sia! Se i link interni hanno un obiettivo, questo è quello di permettere ai tuoi utenti di navigare dentro il tuo sito… e più lo faranno, più Google vedrà il tuo sito di buon occhio.
Evita di inserire link che non sono attinenti giusto perché vuoi metterli per forza, ok? Ricorda che Google premia prima di tutto il tempo di permanenza e l’interazione con il tuo sito, ed è esattamente su quello che ti devi concentrare. In caso contrario non c’è link building che tenga, perché senza interazione le tue pagine, anche se indicizzate e posizionate, non varranno mai alcunché.
Non devi indicizzare tutte le pagine, solo quelle giuste
Ebbene sì, non devi indicizzare tutte le pagine.
Metti il caso che nel tuo sito ci sia un area personale o più semplicemente delle cartelle che contengono file come fogli di stile, pagine di prova, vecchie versioni del tuo sito etc… mica vorrai indicizzare anche quelle, no?
Sei ancora in dubbio? Beh, sappi che non esagero quando ti dico che se permetti a Google di indicizzare queste pagine sei rovinato!
Facciamo l’ipotesi che tu abbia una vecchia copia del tuo sito sul server, come spesso capita, per backup personale. Metti che Google la veda (si, è molto bravo a scovare i contenuti) e vada ad indicizzare quella versione del sito…catastrofe! Significherebbe dirgli che il tuo nuovo sito è un ammasso di contenuti duplicati!
#Per dirgli di non indicizzare le pagine devi usare il file robots.txt
Puoi verificare il tuo robots.txt cliccando qui, dove troverai il Robots.txt Tester. Si tratta dello strumento che ti permetterà di verificare lo stato delle pagine attive e delle pagine da non indicizzare.
#Noindex o disallow?
La risposta è semplice. Il primo comando (noindex) blocca l’indicizzazione attraverso meta tag, dicendo al crawler: “Ehi, tu, non devi indicizzare questa pagina”. Il secondo è invece più indicato per impedire l’accesso alla cartella.
Se dunque tu volessi bloccare la vecchia versione html/php del tuo sito ancora presente sul server, avresti due possibilità.
- Bloccare l’accesso alla cartella che contiene i file
- Segnalare sul meta tag di ogni pagina, una per una, tutte le pagine che non vuoi indicizzare.
Vuoi approfondire questo aspetto e capirne di più su crawler, robots, sitemap etc? Vai alla guida SEO.
Come hai letto, per indicizzare un sito “come farebbe un SEO” occorre tenere sotto controllo alcuni punti chiave… quindi ora non hai che da darci dentro!
Ancora qualche domanda? Ecco le risposte rapide alle domande frequenti che ricevo più spesso
Come vedere se un sito è indicizzato?
Per verificare l’indicizzazione del tuo sito su Google puoi utilizzare l’apposito operatore “SITE:”
Digitando sul motore di ricerca “SITE:ILTUOSITO.IT ” Google ti mostrerà infatti solo le pagine correttamente indicizzate.
Come indicizzare un sito WordPress su Google?
Se vuoi indicizzare il tuo sito WordPress su Google, devi verificare che quest’ultimo non si trovi davanti ad un blocco di tipo meta sul file robots o sul file htaccess.
In condizioni normali Google riesce infatti a indicizzare il sito. Nel caso tu invece intenda POSIZIONARE il tuo sito, ti consiglio di dare una letta all’articolo nel quale ti parlo della mia guida per SEO alle prime armi.
Come posso indicizzare velocemente una pagina nell’indice di Google?
Inviando l’URL completo tramite Search Console. L’indicizzazione sarà pressoché immediata. Se non hai idea di come si faccia puoi leggere tutto questo articolo, ti viene infatti spiegato passo passo.
Come indicizzare il proprio sito?
L’indicizzazione del tuo sito, in condizioni normali, non richiede alcun intervento. Se invece nel porti questa domanda stai confondendo indicizzazione e posizionamento, ti consiglio di rileggere l’articolo.
Ora che sai esattamente come indicizzare un sito ti faccio una domanda: hai scoperto se Google è riuscito ad indicizzare tutte le pagine che volevi?