L’impatto di Google AI Overviews sul traffico organico e l’alternativa ChatGPT: ecco i dati di Similarweb

Anita Innocenti

Le regole del digitale stanno cambiando.

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L’avvento delle AI Overviews di Google stravolge il panorama del traffico online, con un’impennata delle ricerche “zero-click” e un improvviso calo di visite ai siti degli editori

Le AI Overviews di Google hanno aumentato le ricerche "zero-click" al 69%, penalizzando il traffico organico degli editori. Però, referral da ChatGPT verso i siti di notizie sono cresciuti di 25 volte (Similarweb), mostrando una nuova via per la visibilità online.

La nuova realtà della ricerca: Google risponde, l’utente non clicca più

L’introduzione delle AI Overviews di Google ha cambiato le regole del gioco, e non in meglio per chi vive di traffico organico. I dati, quelli veri, parlano chiaro: le ricerche “zero-click”, ovvero quelle che si concludono direttamente sulla pagina dei risultati senza che l’utente visiti alcun sito, sono schizzate alle stelle. In pratica, per ogni 10 ricerche, quasi 7 si concludono senza che l’utente visiti un solo sito web.

Come riportato in un recente studio di Similarweb, siamo passati da un già preoccupante 56% a un impressionante 69% in un solo anno, da maggio 2024 a maggio 2025. Una crescita del 13% che coincide, guarda caso, proprio con il lancio globale delle risposte generate dall’intelligenza artificiale di Google. La conseguenza diretta? Un crollo del traffico per gli editori, passato da oltre 2,3 miliardi di visite a meno di 1,7 miliardi.

E mentre i dati sul traffico degli editori crollano, cosa dicono a Mountain View?

Che il web è in ottima salute.

Una narrazione che, dati alla mano, suona un po’ stonata, non trovi?

Ma è davvero una novità? la lenta erosione del traffico organico

Sgombriamo il campo da un equivoco: non è un fenomeno nato ieri. Questa è solo l’accelerazione di una tendenza in atto da anni.

Già nel 2024, SparkToro parlava di un 64% di ricerche senza click, un dato che ha visto alti e bassi ma che ha sempre indicato una direzione precisa: Google vuole tenersi gli utenti sulla sua piattaforma, il più a lungo possibile. Le AI Overviews sono semplicemente l’ultimo, e forse più potente, strumento per raggiungere questo obiettivo.

Quello a cui stiamo assistendo è una lenta e inesorabile marcia verso un web dove la visibilità sulla SERP (la pagina dei risultati) non si traduce più automaticamente in una visita al tuo sito.

Secondo un’analisi di Rand Fishkin, la questione è ancora più profonda, perché anche di quel misero 41,5% di ricerche che generano un click, una fetta consistente va a finire su altre proprietà di Google.

Questo significa che per gli editori e le aziende è la fine dei giochi?

Non esattamente.

Perché mentre una porta si chiude, un’altra, inaspettata, sembra essersi spalancata.

L’alternativa che non ti aspetti: ChatGPT diventa il nuovo alleato degli editori

Sembra quasi una barzelletta: mentre Google trattiene gli utenti per sé, è proprio un’altra intelligenza artificiale, ChatGPT, a mandare traffico prezioso agli editori (qui puoi leggere uno studio recente di Ahrefs). Lo stesso report di Similarweb evidenzia un dato sorprendente: i referral da ChatGPT verso i siti di notizie sono cresciuti di 25 volte nell’ultimo anno. Editori come Reuters, NY Post e Business Insider stanno beneficiando di questo nuovo flusso di visitatori, persone che usano l’AI non solo per ottenere una risposta secca, ma anche per approfondire, cercando fonti e articoli originali.

Questo ci mette di fronte a una realtà completamente nuova, come ti ho scritto qui.

Il campo di battaglia per la visibilità non è più solo Google.

Le persone cercano risposte ovunque, e se le piattaforme di intelligenza artificiale imparano a citare le fonti in modo corretto e a indirizzare gli utenti verso contenuti di qualità, potrebbero diventare un canale di acquisizione fondamentale.

La domanda, a questo punto, non è più solo “come arrivo primo su Google?”, ma “come faccio a diventare la fonte autorevole che un’AI sceglie di citare?”.

La partita si è fatta decisamente più complessa.

Anita Innocenti

Sono una copywriter appassionata di search marketing. Scrivo testi pensati per farsi trovare, ma soprattutto per farsi scegliere. Le parole sono il mio strumento per trasformare ricerche in risultati.

6 commenti su “L’impatto di Google AI Overviews sul traffico organico e l’alternativa ChatGPT: ecco i dati di Similarweb”

  1. Alice Rinaldi

    Pare che il Grande Fratello dell’informazione abbia deciso di chiudere le porte, lasciando gli utenti a contemplare i propri orizzonti digitali. Un miraggio, questo traffico.

    1. Giada Mariani

      Google AI Overviews? Più una “visione” che una panoramica. Il traffico organico si ritira, un’ombra sulla nostra nave. ChatGPT, una nuova corrente. Vedremo dove ci porterà.

      1. Alice Rinaldi

        Un palcoscenico di dati che recita una tragedia per il traffico organico, mentre un nuovo attore, ChatGPT, si agita nell’ombra. Il pubblico, sedotto dalla risposta immediata, dimentica i veri interpreti.

  2. Veronica Valentini

    La ricerca cambia pelle, è ora di cavalcare l’onda nuova. Se Google non manda più traffico, trovalo altrove, il futuro è già qui.

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