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Contattaci ora →Un problema che ha mandato nel panico gli esperti di marketing, già alle prese con i precedenti malfunzionamenti e il silenzio di Google.
L'8 maggio 2025, i dati in tempo reale di Google Analytics 4 sono improvvisamente crollati, mostrando zero o quasi. L'episodio ha allarmato i professionisti, che hanno subito segnalato il problema. Questo disservizio non è isolato, ma segue precedenti simili a novembre 2024 e poche settimane prima, sollevando seri dubbi sull'affidabilità di GA4 e sull'opportunità di affidare tutto il monitoraggio a un'unica piattaforma.
Un buco nero nei dati che ha allarmato i professionisti del settore
Il problema si è manifestato in modo piuttosto evidente: i report in tempo reale, che di solito mostrano un flusso costante di visitatori, hanno iniziato a segnare numeri irrisori.
Come descritto da Search Engine Roundtable, professionisti come Peter Nikolow hanno condiviso schermate dove il conteggio dei visitatori era crollato da 70-80 a cifre singole, un calo impossibile da giustificare con le normali fluttuazioni di traffico.
E non era un caso isolato.
Da più parti del mondo, altri utenti hanno confermato di vedere lo stesso, identico crollo nei loro pannelli di controllo. Questo ha trasformato una semplice anomalia tecnica in una questione di fiducia.
Se non posso fidarmi dei dati che vedo in questo momento, come posso prendere decisioni rapide per il mio business?
E soprattutto, questa instabilità è un’eccezione o sta diventando la regola?
Non è la prima volta: i precedenti che mettono in dubbio l’affidabilità di GA4
La sensazione di déja-vu non era affatto campata in aria.
Questo episodio, infatti, è solo l’ultimo di una serie di incidenti che hanno minato la credibilità di Google Analytics 4. Solo poche settimane prima si era verificato un problema simile e, andando ancora più a ritroso, a novembre 2024 si era registrato un bug che, secondo le analisi di diverse agenzie, aveva portato a un sottostima del traffico che in alcuni casi arrivava fino al 50%.
A conti fatti, stiamo parlando di un servizio offerto da uno dei colossi tecnologici più grandi al mondo che, a intervalli sempre più ravvicinati, lascia a piedi i suoi utenti su una delle funzionalità più delicate. Di fronte a un disservizio così evidente e ripetuto, la reazione, o meglio, la non-reazione di Google (a parte le solite raccomandazioni) ha gettato ulteriore benzina sul fuoco.
Il silenzio di Google e le conseguenze per chi lavora
Mentre i professionisti del marketing e gli analisti cercavano risposte, il gigante di Mountain View, contattato per un commento, ha scelto la via del silenzio, almeno nelle prime ore critiche. Questa mancanza di comunicazione ufficiale ha lasciato gli utenti in un limbo di incertezza, senza sapere se il problema fosse in via di risoluzione o quanto sarebbe durato.
Le conseguenze non sono state banali: chi gestisce campagne pubblicitarie a performance si è trovato a operare alla cieca, incapace di valutare l’impatto immediato dei propri investimenti.
La verità è che questi continui inciampi sollevano un dubbio di fondo sull’affidabilità di GA4 come unico strumento di monitoraggio.
Forse è arrivato il momento di chiedersi se affidare completamente le proprie analisi a un’unica piattaforma, per quanto potente, sia una strategia sostenibile, o se non sia più saggio, per chi fa questo mestiere, dotarsi di sistemi di controllo alternativi per non rimanere completamente al buio la prossima volta che l’interruttore a Mountain View farà di nuovo i capricci.
E meno male che Google era il futuro. Chi l’avrebbe mai detto che un po’ di codice facesse capricci.
Il velo è squarciato. Si svela la fragilità del gigante. Il dato, un’ombra fugace. Il panico, un coro nel deserto digitale. Una tela di bug, tessuta con fili di incertezza. La dipendenza, una gabbia dorata.
Ah, il glorioso GA4 e i suoi dati “in tempo reale”. Sembra che l’unica cosa in tempo reale sia l’allarme dei professionisti. Un monito a non confidare ciecamente in un solo fornitore di analisi.
Ah, il fascino dei dati in tempo reale! 😅 Sembra che la proverbiale affidabilità sia un po’ come il segnale del mio vecchio modem: a volte c’è, a volte… sparito nel nulla. 🚀 Che il panico sia con noi!
Ma certo, affidiamo le nostre analisi a chi evidentemente è più interessato ai propri capricci che alla stabilità dei servizi. Un colpo di genio, davvero.
Il crollo dei dati in tempo reale: un classico.
Le sirene d’allarme suonano, ma l’oracolo di Mountain View tace.
Che meraviglia questa dipendenza.
Un applauso al silenzio assordante.
L’affidabilità? Parliamone. Si diceva che GA4 fosse il futuro. Ora è un buco nero. Chi ci capisce è bravo.
Un disservizio che fa quasi sorridere. Una piattaforma che prometteva il futuro, ora un enigma. Una parabola di affidabilità.
Google Analytics 4? 🙄 Meglio non mettere tutte le uova in quel paniere. 🥚
La dipendenza da un’unica piattaforma si rivela, con amara ironia, una scommessa azzardata.
Non è un gran che, ‘sto crollo dei dati. La fiducia in GA4 è sottozero, ormai.